Oggi vi parliamo di Farmagia, il gioco perfetto per gli amanti dei simulatori di fattoria che non disdegnano però l’allevamento e l’addestramento di creature magiche, e il loro utilizzo in intense battaglie. Se siete dei giocatori che si identificano in questa descrizione, allora Farmagia è un’esperienza da non perdere. Sviluppato da Marvelous e pubblicato in Occidente da XSEED Games, il gioco si distingue già a partire dal trailer e dalle immagini iniziali per il design dei personaggi. Opera inconfondibile di Hiro Mashima, il celebre autore di Fairy Tail e di Edens Zero. Il suo stile unico impreziosisce personaggi e ambientazioni, regalando ai fan del fumetto un mondo ricco di fascino e avventura.
Benvenuti a Felicidad
La trama di Farmagia è abbastanza semplice e si svolge in modo lineare. Il regno di Felicidad è sconvolto dalla morte del suo sovrano, il Magus, e dall’arrivo di Glaza, un despota che instaura un governo tirannico. Il protagonista, Ten, insieme ai suoi compagni e guidando un esercito di mostri, si impegna a liberare Felicidad, affrontando avventure, accumulando risorse e allevando mostri nella propria fattoria. Fino a questo punto, la narrazione è molto classica, caratterizzata da un tono drammatico e avvincente, e arricchita da cliché tipici del genere.
La storia principale è articolata in dodici capitoli, ognuno dei quali si concentra su un diverso personaggio del gruppo di amici di Ten. Nonostante la struttura narrativa sia piuttosto prevedibile, riesce a intrecciare efficacemente l’evoluzione della storia con quella dei personaggi, risultando in un’avventura coesa e piacevolmente divertente.
Farmagia presenta una struttura che alterna parti in 2D e 3D, tipico dei classici JRPG. Le sezioni in 2D sono riservate ai dialoghi tra i personaggi e alle visite nei luoghi come il Magic Shop o il Castello di Avrion, che si trova nella città principale di Centvelt. Invece, le sezioni in 3D sono dedicate alla gestione della fattoria e all’esplorazione dei dungeon. Il gioco vi darà anche una scelta su chi dei protagonisti disponibili utilizzare per partire in avventure e missioni di vario genere.
Il gameplay di Farmagia
Un elemento cruciale di Farmagia è proprio l’allevamento e l’addestramento dei mostri nella propria fattoria. Dopo averli piantati e cresciuti, è necessario addestrarli per potenziare le loro statistiche e abilità, fondamentali per trionfare nei combattimenti. Questo aspetto distintivo rappresenta al contempo un punto di forza e una debolezza del gioco, che analizzeremo poco più avanti.
Il gameplay si sviluppa attraverso un ciclo ben definito. Data una missione, vi troverete a coltivare i vostri mostri, prepararvi per la battaglia e infine affrontare il boss del livello. La fase di coltivazione è intuitiva e semplice: selezionate i semi, arate la terra, annaffiate, fertilizzate e attendete semplicemente il momento della raccolta. All’inizio è fondamentale piazzare strategicamente i semi, dato che ostacoli permanenti potrebbero ridurre lo spazio utile, soprattutto per le piante più grandi. Progredendo nel gioco però, supererete tranquillamente questo piccolo ostacolo. Non dimenticatevi inoltre di sradicare le erbacce per mantenere il terreno in salute. Come si fa però a ottenere nuovi semi e risorse per ingrandire l’arsenale? Questo vi porta alla successiva fase del gameplay.
Le missioni assegnate vi condurranno infatti attraverso labirinti pieni di insidie alla ricerca di oggetti necessari. I labirinti sono divisi in zone, e attraversando portali magici si passa da un’area all’altra fino a confrontarsi con il boss finale. Purtroppo, la semplicità degli ambienti può risultare ripetitiva. Ma attenzione, i labirinti non sono vuoti: sono popolati da creature ostili che vi sfideranno. Non vi batterete però in prima persona, ma comanderete i vostri mostri, che si scontreranno con i nemici in combattimenti frenetici. Questi mostri possono attaccare da vicino o da lontano, supportare o proteggervi dal game over. Caricando le abilità con combinazioni di attacchi, possono anche unirsi per scatenare devastanti Unite Blitz e Fusion Summons.
I nemici sconfitti lasceranno inoltre cadere semi da coltivare nella vostra fattoria. Infine, nei labirinti si trovano oggetti per sbloccare missioni secondarie e materiali per premiare e potenziare i vostri mostri. È presente anche un negozio che fornirà ulteriori materiali, ma sarà limitato e, avanzando nel gioco, si renderà necessario raccogliere risorse sempre più rare, spingendovi a esplorare e completare i labirinti più e più volte.
Non tutte le ciambelle riescono con il buco
Questo per dire che, sfortunatamente, il gioco potrebbe diventare molto ripetitivo nel tempo. Specialmente dopo aver appreso le diverse tattiche dei nemici e avendo a disposizione un numero limitato di mostri da affrontare. Tuttavia, è importante ricordare che Farmagia non è meramente un gioco di combattimento. La storia principale è concepita come una visual novel e l’approccio stilistico di Mashima sarà sicuramente coinvolgente per molti, valorizzando i dialoghi in stile anime tra i personaggi che abitano Felicidad.
Sfortunatamente però, un altro punto a sfavore è la fattoria, che si presenta visivamente spoglia e poco ispirata. Nonostante la presenza di un’interessante varietà di mostri, l’ambiente generale non va oltre un banale pezzo di terra, scollegato dal resto dell’universo di Farmagia. Se non fosse necessario questo aspetto del gioco, che si riduce a una routine ripetitiva per rafforzare i mostri senza aggiungere quella magia e vivacità attese da un mondo fantasy, potrebbe tranquillamente essere omesso senza rimpianti, vista la sua natura troppo ordinaria.
Uno sguardo al comparto artistico
Farmagia, come accennato prima, si distingue per il suo aspetto grafico, con una grafica raffinata e scenari statici vivaci che contribuiscono a un’immersione totale. L’arte dei personaggi è un ulteriore punto di forza, grazie al talento di Hiro Mashima. Ciascun personaggio infatti vanta un design distintivo, che riflette sia archetipi tradizionali sia originali. La personalità di ogni personaggio emerge chiaramente dal suo aspetto, con il leader Ten che spicca per il suo spirito vivace e la capacità di mantenere alto il morale del gruppo anche nelle situazioni più complesse.
La varietà dei mostri però lascia un po’ a desiderare. Anche se le creature sono intriganti, la mancanza di diversità è evidente. Si finisce spesso per affrontare mostri che sono semplicemente versioni ricolorate di uno stesso modello, tanto che a volte è complicato riconoscere le differenze tra le varie versioni.
La strada verso il Platino
La collezione di trofei di Farmagia comprende un totale di 61 coppe, ripartite in ben 54 di bronzo, 5 d’argento, 1 coppe d’oro e il prestigioso Platino. Riguardo l’ambita coppa blu possiamo dire che il viaggio non sarà cortissimo: ci vorranno circa 50 ore per raggiungere l’obiettivo finale, a seconda di quanto siete fortunati con il drop dei semi.
Molte delle coppe le otterrete finendo la trama e sconfiggendo i vari boss di capitolo, molte altre invece dipendo da semplici azioni di miscellanea, l’unico trofeo più lungo e collegato a un po’ di grind sarà quello che otterrete completando la collezione di compagni di battaglia, incluse tutte le sottospecie. Fatto questo… DING!