Oggi vi parleremo di Frontier Hunter: Erza’s Wheel of Fortune, titolo sviluppato da icesitruuna, un piccolo team di sviluppatori indipendenti. Il titolo ci ha portato alla mente Bloodstained: Ritual of the Night di 505 Games ma i due titoli non riescono a essere così simili come speravamo. A ogni modo, se siete curiosi di saperne di più non vi resta che proseguire nella lettura della nostra recensione di Frontier Hunter: Erza’s Wheel of Fortune.
The story so far
Frontier Hunter segue la saga di Tower Hunter: Erza’s Trial, ambientandosi a due anni di distanza dal suo predecessore. Erza, un tempo guidata verso il conseguimento della prestigiosa licenza di cacciatore imperiale, ora si trova a servire proprio le forze dell’Impero, sfruttando le sue incredibili abilità. La sua bravura è diventata un bene inestimabile per l’Impero, tanto che Erza è stata selezionata per una missione di vitale importanza.
L’Impero, sotto la guida di un imperatore sagace e competente, aspira a estendere i propri confini oltre la barriera della tempesta magnetica. Erza, insieme alla sua vice Ciara e un equipaggio d’élite, a bordo di una nave volante all’avanguardia, si appresta a intraprendere un viaggio in territori mai esplorati prima. Alla scoperta della frontiera più remota del mondo.
Il titolo vi invita a scoprire un mondo ignoto, situato ben oltre i confini mappati. Non vi dovete aspettare però un’avventura carica di misteri e terrore. La narrazione mantiene un tono allegro e vivace, nonostante alcune incongruenze e lacune narrative. Il gioco, pur offrendo numerosi dialoghi e sequenze animate che arricchiscono la storia, talvolta tralascia o affronta troppo rapidamente alcuni eventi chiave. Lasciando in sospeso l’identità di diversi boss e concludendo alcune scene in maniera precipitosa e inattesa.
Il gameplay di Frontier Hunter: Erza’s Wheel of Fortune
Nonostante la trama di Frontier Hunter: Erza’s Wheel of Fortune possa non suscitare particolare interesse, il gioco sviluppato da icesitruuna si distingue per un gameplay ricco e sfaccettato. Il gioco si presenta come un action platform in due dimensioni, ma sorprende per la sua meccanica di combattimento che ricorda quella dei picchiaduro classici. Si, avete letto bene e no, non siamo impazziti.
Il personaggio principale, insieme ad altri due eroi selezionabili durante il gioco, è capace di eseguire mosse speciali simili a quelle di Ryu di Street Fighter. Questo sistema di combattimento offre una profondità e una soddisfazione notevoli, anche se però può risultare complesso per chi si avvicina a questo genere per la prima volta.
Un gioco non si basa però solamente sul suo sistema di combattimento, e gli sviluppatori di questo titolo non si sono accomodati per nulla sugli allori. Hanno arricchito il gioco con un complesso sistema di crafting e raccolta risorse che è veramente notevole. Sebbene siamo soliti apprezzare i giochi che offrono molteplici contenuti, in questo caso, l’abbondanza potrebbe esser stata eccessiva. Per chiarire: sconfiggendo i nemici, si otterranno numerosi materiali utilizzabili per creare cibo, armi, e altro ancora. Tuttavia, il gioco non fornisce indicazioni chiare su come utilizzare queste risorse, lasciando ai giocatori il compito di scoprirlo autonomamente. Questo però non è sempre facile o intuitivo. Questo eccesso di attività può distogliere l’attenzione dal nucleo del gioco, sommergendo il giocatore in un mare di opzioni senza una guida chiara da seguire.
Un punto a favore di Frontier Hunter però, risiede anche nell’esplorazione, che si snoda attraverso vasti territori popolati da nemici vari e insidiosi, richiedendo astuzia e strategia per essere superati. È essenziale esaminare ogni angolo delle aree per scoprire i numerosi collezionabili e le abilità celate in scrigni, che custodiscono anche oggetti di varia rarità.
La meccanica di movimento poi rappresenta uno degli aspetti più riusciti del gioco. La possibilità di schivare, saltare, attaccare e scivolare, con inoltre la capacità di interrompere le animazioni, conferisce una profondità sorprendente al gameplay. Ciò consente ai giocatori di sopravvivere anche con un minimo di punti vita. A titolo di confronto, il sistema di movimento di Frontier Hunter è similare a quello di Hollow Knight. I giocatori quindi dovranno essere rapidi e precisi nell’esecuzione di molti dei salti, richiedendo input accurati per azioni complesse.
Uno sguardo al comparto artistico e tecnico
Frontier Hunter si distingue per la sua grafica in stile 2.5D che fonde illustrazioni in stile manwha con un generoso pizzico di fan service, come evidenziato dalla scena in cui la protagonista si ritrova sotto la doccia. Il tutto inserito in contesti e meccaniche di gioco tridimensionali.
Nonostante il design non brilli per originalità o innovazione, risultando piuttosto ordinario, il gioco offre comunque una resa visiva piacevole. Frontier Hunter brilla particolarmente nella realizzazione di attacchi speciali e nella creazione di scenari suggestivi, che catturano l’attenzione del giocatore con un “effetto wow” che non manca di sorprendere.
Abbiamo anche particolarmente apprezzato come l’equipaggiamento indossato dai personaggi sia effettivamente visibile su di essi, con cambiamenti che persistono persino nelle cutscene. Tuttavia, la fluidità delle animazioni lascia a desiderare, sia per i protagonisti che per gli avversari, dando l’impressione che manchino alcuni frame o che non sia stata prestata sufficiente attenzione ai movimenti, risultando così grezzi e meno curati.
In sintesi, la direzione artistica presenta delle basi promettenti, tuttavia non raggiunge il livello di raffinatezza necessario per elevarsi a un’opera veramente apprezzabile. Analogamente, la componente sonora, pur essendo elaborata con attenzione, non lascia un’impressione duratura, risultando piuttosto trascurabile.
La strada verso il Platino
La collezione di trofei di Frontier Hunter: Erza’s Wheel of Fortune comprende un totale di ben 59 coppe, ripartite in 50 di bronzo, 7 d’argento, una sola coppa d’oro e il prestigioso Platino. Per completare la trama principale, è previsto un investimento di tempo di circa 7/8 ore. Tuttavia, per ottenere l’agognato Platino, sarà necessario dedicare un periodo di tempo considerevolmente maggiore.
Durante il progresso nella storia, vi saranno si assegnati numerosi trofei, in particolare dopo aver sconfitto vari boss. Per acquisire molti dei rimanenti trofei, dovrete però affrontare nuovamente questi boss a un livello di difficoltà superiore. Tutto ciò richiederà un impegno aggiuntivo per rafforzare adeguatamente ciascuno dei tre personaggi protagonisti. Nulla comunque d’impossibile per i cacciatori più esperti.
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