Gear.Club Unlimited 2 Ultimate Edition – Recensione

Sviluppatore: Microids, Eden Games Publisher: Microids Piattaforma: PS5 Genere: Corse Giocatori: 1-4 PEGI: 3 Prezzo: 39,99 € Italiano:

Sviluppato da Eden Games con il supporto di Microids, Gear.Club Unlimited 2 arriva da distante, molto distante. Nato su mobile con il nome Gear.Club diversi anni fa, ha subito un primo porting su Nintendo Switch e, solo ora, su console PlayStation mediante l’edizione definitiva. Abbiamo corso in lungo e in largo nella Ultimate Edition di Gear.Club Unlimited 2 per la nostra recensione e questo è quello che pensiamo.

Gear.Club 2 Unlimited 2 Ultimate Edition - Recensione

Benvenuti in un mondo ibrido

Impossibile nascondere le origini mobile del titolo, evidenti sin dalla schermata iniziale del gioco. L’ingresso nel tutorial, con una figura femminile che appare di lato a darci supporto, è un chiaro biglietto da visita. Non ci sono editor personaggio o selezioni particolari, si viene subito inseriti nel tutorial per andare a prendere mano con i controlli di base.

Gear.Club Unlimited 2 vanta degli aiuti di guida davvero potenti che possono portare addirittura alla completa automatizzazione del sistema di guida. In pratica l’unica cosa da fare sarà (quasi) solo guardarsi intorno ed evitare gli avversari. Chiaramente questa è una blasfemia se andiamo a cercare il piacere della competizione, che è esattamente quello che vogliamo.

Un Gran Turismo in formato tascabile

Non fraintendetemi, so bene che può sembrare una forzatura. Ma Gear.Club 2 ha preso molto dal primo Gran Turismo, a partire dalla disposizione degli eventi sulla mappa, dalla presenza di concessionari e della propria officina nel centro. Il fulcro portante del gioco è la Carriera. Partiamo – come al solito – dal basso, come figlio (e collaudatore) del proprietario di una squadra corse a dimostrare le nostre abilità di guida. Dovremo sederci al volante e sbaragliare puntualmente la concorrenza, scalando le classifiche e vincendo tutti gli eventi a nostra disposizione.

Sono disponibili ben quattro classi di auto, a partire dalle utilitarie sportive come la Fiat 500 Abarth per arrivare ai mostri sacri del motorsport come la Bugatti Chiron. Ogni auto avrà un costo e la necessità di essere elaborata per competere nelle serie superiori. Per guadagnare basterà vincere le gare, con i soldi potremo potenziare la nostra officina e la relativa attrezzatura. Potremo ottenere miglioramenti sempre più efficaci, in un circolo virtuoso che punta alle vette massime delle competizioni.

Facile da apprendere, meno da padroneggiare

Il modello di guida è un interessante ibrido tra l’arcade totale e la “simulazione”. Mettiamo le virgolette perché nulla è realmente degno di questo nome, a partire dalla mancante possibilità di personalizzare l’assetto dell’auto, ma il risultato è comunque apprezzabile. Partendo dal presupposto che gli aiuti di guida tolgono il piacere del gioco, è necessario prendere un po’ la mano con la sensibilità della fisica per capire come andare a sfruttarla al meglio.

Le collisioni sono in stile Gran Turismo, per capirsi. Se si va a sbattere contro i bordi del tracciato o gli avversari, l’eventualità peggiore è solo un testacoda. E, grazie alla funzione flashback, ci si metterà agilmente una pezza. Diventa quindi evidente che sono sfruttabili a nostro favore, sia per staccate un po’ troppo lunghe sia per scorrere lungo i curvoni veloci che richiederebbero più tempo per frenare e impostare la traiettoria invece di andare con ignoranza a gas spalancato. Nel caso si volesse iniziare a guidare di fino, cosa che consiglio, è necessario andare a fare delle forzature.

Ad esempio, frenare mentre si sta accelerando è una buona idea, e in generale mollare il gas quasi del tutto non lo è mai. La perdita di velocità è impetuosa e spesso la potenza scarsa delle auto (specie all’inizio del gioco) è più un malus che altro. Le traiettorie morbide sono da premiare, ma anche tagliare le curve è spesso una ottima opportunità, pur tenendo a mente che, in teoria, uscire dal tracciato significa perdere tempo.

A me questa curva sembra già vista…

Gear.Club 2 vanta una mappa piuttosto vasta, non esplorabile in modalità open world, ma le differenti ambientazioni, dalla montagna alle foreste, passando per i canyon e le colline soffrono di un problema di fondo: la ripetitività. Sembra infatti, come era in DiRT 4, che esistano delle micro sezioni predefinite di strada e che poi queste vengano in maniera forse casuale combinate per creare le piste. Il risultato è che spesso gli stessi asset si trovano in maniera abbastanza cospicua e, dopo poche gare, sembra di aver già visto tutta la mappa. Il caso più evidente è quello di svolte da effettuare passando per delle rotatorie, sempre a tre uscite e sempre con la stessa traiettoria. Bene, ma non benissimo.

Fotorealismo? Quasi

I modelli delle auto sono oggettivamente ben realizzati, con una cura del dettaglio notevole e un editor di personalizzazione del veicolo altrettanto buono. Grazie a quest’ultimo è possibile arrivare a livelli di complessità delle livree che non hanno nulla da invidiare a nessuno. Nello showroom è possibile aprire le portiere dell’auto e dare uno sguardo all’interno dell’abitacolo. In gara, invece, questa possibilità manca, in maniera abbastanza inspiegabile, andando a limitarsi a due visuali posteriori e un paio anteriori.

Il comparto tecnico è degno di nota ma soffre, su PlayStation 5, di inspiegabili fastidi alle visuali, con pop-up, frame rate ballerino e anche tearing abbastanza incomprensibili, tenendo a mente l’enorme potenza della console. Nonostante tutto, il gioco è abbastanza fluido e non si tratta di nulla che non sia sistemabile mediante una patch di ottimizzazione. Saltuariamente capitano dei glitch, come ad esempio una emissione continua di scintille dall’auto in seguito a una collisione, ma si tratta di piccoli difetti minori.

Trofeisticamente parlando: vincere tutto è il nostro obiettivo

La lista trofei di Gear.Club 2 Unlimited – Ultimate Edition non è particolarmente ostica ma richiederà una certa dedizione per il suo completamento. Composta da ventinove bronzi, dieci argenti e tre ori (oltre all’immancabile platino), la lista richiederà di completare la carriera e sconfiggere tutti gli avversari, ottenere certe azioni in gioco come il raggiungimento di 400 km/h e personalizzare l’auto in svariate maniere. Sono stimate circa una ventina di ore in tutto, ma è dipendente dall’abilità specialmente nelle gare di durata.

VERDETTO

Gear.Club 2 Unlimited Ultimate Edition è un porting da piattaforma mobile di un titolo adatto ai giocatori casual. Le inevitabili semplificazioni richieste dal gioco vanno a creare un prodotto comunque valido e alla portata di tutti. I difetti tecnici su PlayStation 5 sono in via di risoluzione e in generale il titolo si presenta ricco di contenuti e godibile. Si tratta di un buon contendente per chi cerca un gioco immediato, facile e senza troppi vezzi o tendenze alla simulazione. In definitiva, un prodotto che vale la pena provare.

Guida ai Voti

Andrea Pasqualin
Classe '90, nato e cresciuto tra benzina e gasolio, è il classico "petrolhead". Si è umilmente autoproclamato "Re dell'Universo Racing presso PlayStationBit". Platinatore incallito, attualmente è il redattore della rubrica "Racconti di Caccia", si dedica inoltre a ricerche su Platini facili e/o ultra rari, per bullarsi con gli amici. Appassionato di tutto quello che corre e vola, sta vivendo il suo sogno scrivendo di videogiochi e pensandoci dalla mattina alla sera. Nei momenti liberi guida la sua moto supersportiva e si diverte a spaventare le vecchiette ai semafori.