Grand Theft Auto 5 è stato un successo mondiale secondo i dati di vendita e le opinioni positive di critica e giocatori, ma questo già lo sapevamo visto che non si parla d’altro. Dopo aver elogiato il comparto in singolo, diamo un’occhiata a “GTA Online”, modalità multiplayer con un nome a parte, come se si volesse distaccare dalle fasi in singolo, per creare due giochi totalmente separati. Purtroppo Rockstar ha dovuto rilasciare due patch in pochi giorni che non hanno risolto i problemi di questo online problematico… possibile che dopo tutte le vendite non sia stato previsto un tale afflusso online? Possibile che Rockstar si sia fatta trovare così impreparata da non riuscire ad offrire un servizio soddisfacente a quasi una settimana dal lancio?
Le intenzioni non bastano
Le intenzioni di Rockstar sulla carta erano assolutamente originali e innovative, ma senza una buona organizzazione non si arriva da nessuna parte. Questa volta infatti, Rockstar è sembrata quasi presa in contropiede: nonostante avesse rimandato il lancio della modalità di 15 giorni dopo l’uscita di GTA V, ad oggi i server sono inaccessibili, pieni di bug e rallentati dalla quantità spropositata di utenti che prova a collegarsi. Nella recensione vi abbiamo parlato dell’enorme flusso di denaro che questo gioco ha mosso, e proprio per questo ci si aspettava quanto meno di poter provare il multiplayer e non di avere tra le mani un gioco che ad oggi risulta davvero frustrante. Rockstar sta lavorando alacremente per regalare ai giocatori un’esperienza di gioco dignitosa. Rimane purtroppo l’insoddisfazione, nonostante tutte le attenuanti del caso.
Chiudendo questo “triste” capitolo, passiamo ad analizzare il gioco per quello che ha da offrire in termini di giocabilità. Prima di tutto c’è da sottolineare lo sforzo di Rockstar, che cerca qualcosa di nuovo per il genere; infatti a parte qualche eccezione, GTA Online è uno dei pochi giochi a combinare lo sparattutto in terza persona all’MMO.
Nel gioco, partiremo con la creazione del personaggio tramite un particolare editor che combinerà i DNA dei nostri nonni e genitori. Nella personalizzazione dovremo anche distribuire le statistiche (guida, mira, resistenza) del nostro avatar. Una volta ultimata la creazione, cominceremo una sorta di tutorial che ci introdurrà nel mondo di GTA Online. A questo punto avremo a disposizione tutta la città con quasi tutte le attività già viste in Grand Theft Auto V (comunque ne sbloccheremo altre con l’aumentare del livello). Oltre ai soliti deatmatch o gare di velocità, potremo affrontare delle piccole missioni affidateci da personaggi già incontrati durante la storia, anche se a dire la verità queste sezioni ci sono sembrate riuscite a metà: se da una parte potrete cooperare con i vostri amici, dall’altra troverete davvero troppo simili i compiti affidati, quasi l’opposto di quanto succedeva in singolo.
A livello di gameplay, il gioco riprende integralmente la struttura dell’offline, rimanendo quindi di altissimo livello. L’unica variazione si può notare nella difficoltà, dato che i nemici controllati dall’IA saranno davvero duri da buttare giù se non punterete alla testa e le attività saranno molto meno redditizie rispetto al single player. Tutto ciò rispecchia in pieno la struttura MMO del comparto online, incluso il sistema di sviluppo del personaggio che risulta integrato in maniera migliore rispetto alla modalità offline. Per quanto riguarda le altre attività, oltre alle missioni già citate, potremo affrontare deatmatch di tutti i tipi: gare su terra, acqua e aria, piccole rapine, sopravvivenze, paracadutismo e tanto altro da sbloccare dopo aver migliorato la propria reputazione. Inoltre potrete giocare a golf, tennis o acquistare grandi attici e invitare i propri amici per fare festa. La personalizzazione dei veicoli e dei personaggi è ripresa e ampliata rispetto al comparto offline, integrando anche alcune feature dedicate alla propria crew; potremo stampare l’emblema delle nostra banda sulle nostre t-shirt o sul cofano del nostro bolide.
