RubricheBit CollectionLa serie di Assassin's Creed - Bit Collection - Nr. 6

La serie di Assassin’s Creed – Bit Collection – Nr. 6

Benvenuti a tutti, innanzitutto. Benvenuti nella nuova rubrica di PlayStation Bit, denominata Bit Collection, che vi terrà compagnia ogni venerdì, e che si affiancherà alle Bit Chronichles, curate dal nostro Francesco Audino e la cui uscita prevista è solitamente il martedì.
Che cos’è questa rubrica, vi starete chiedendo. Bene, è presto detto. Dal momento che le voci riguardanti una eventuale PlayStation 4 si stanno facendo sempre più insistenti (come ben sapete, se ci seguite sempre), il sottoscritto ha pensato bene di fare una “summa” di quanto visto in questi anni di “nuova generazione”, ed in particolare di PlayStation3, una console che ritengo averci dato molto, a dispetto di quanto dica la maggior parte del luoghi comuni. Non quanto PlayStation 2, magari, ma comunque molto.
Avete capito bene, il grande e nobile scopo che la rubrica si propone è quello di fissare che cosa il giocatore medio DEVE avere giocato in questa generazione – titolo singolo o brand che sia -, in una fighissima diacronia tra il passato, ossia i giochi archiviati, e il futuro, dal momento che ripercorrendo ciò che è accaduto forse riusciremo a farci qualche idea su ciò che accadrà. In campo videloudico, così come in tutti gli altri.
Quanto ci diremo, oltretutto, risulterà utilissimo anche per voi, videogiocatori e nostri lettori, che probabilmente vi siete persi qualche perla, tra un blockbuster e l’altro, e che avrete magari ora l’opportunità di recuperare a un prezzo stracciato.
Cominciamo, dunque, anticipando che almeno in linea di massima la nostra “storia” partirà dalle origini, e seguirà il processo temporale degli eventi.
Non mi resta che invitarvi a commentare, su Facebook, sul forum, su Twitter o direttamente qui sul sito tramite gli appositi commenti, per farci (e farmi) sapere se siete d’accordo, se non lo siete, chi avreste messo voi e chi invece avreste volentieri evitato. Ma anche per farci conoscere la vostra formazione del fantacalcio o cosa avete mangiato a cena, perché no.
Permettetemi tra l’altro di ringraziare il sempre ottimo Pietro Cardaci, ancora una volta responsabile del logo della rubrica, che vedete qualche centimetro sopra. Alzate il cappuccio e datevi un’aria losca: il perché, sotto sotto lo sapete già. E’ il turno di Assassin’s Creed!

D.C.

Serie: Assassin’s Creed

Esponenti della serie: Assassin’s Creed (PC, Xbox 360, PlayStation 3, Telefono cellulare), Assassin’s Creed II (PC, Xbox 360, PlayStation 3, Mac OS X, Telefono cellulare), Assassin’s Creed Bloodlines (PSP), Assassin’s Creed Discovery (iPhone, Nintendo DS), Assassin’s Creed: Brotherhood (PC, Xbox 360, PlayStation 3, Mac OS X), Assassin’s Creed: Revelations (PC, Xbox 360, PlayStation 3), Assassin’s Creed Liberation (PSVita), Assassin’s Creed III (Xbox 360, PlayStation 3, Microsoft Windows, Wii U)

Publisher:  Ubisoft

Developer: Ubisoft Montreal / Gameloft / Griptonite Games

Data di uscita (primo episodio next-gen): 16 Novembre 2007

Genere: Action Adventure

Guide ai trofei di PlayStation Bit (le più belle del web, tra l’altro): Assassin’s Creed II, Assassin’s Creed Brotherhood, Assassin’s Creed Revelations, Assassin’s Creed III

Recensioni di PlayStation Bit (sempre e comunque le più belle, ricordiamolo): Assassin’s Creed Brotherhood

Commento: Non molti di voi sapranno che Assassin’s Creed, in origine, non doveva essere niente di più se non uno spinoff di un’altra grande serie di Ubisoft, Prince of Persia. Già, l’assassino incappucciato non doveva essere che una spalla del principino, un po’ come è Raiden per Snake, più o meno. Il tempo ha però stabilito le sue gerarchie, e mentre il Principe è finito un po’ nella soffitta (ahinoi), prima Altair, in seguito Ezio, dopo ancora Connor, hanno letteralmente conquistato milioni di videogiocatori. Ma facciamo un po’ di chiarezza: Assassin’s Creed ha una trama ambientata in un futuro prossimo, ma spesso – anzi, sempre – volta ad un dualismo con il passato. Questo grazie all’Animus, una speciale ed estremamente tecnologica macchina che permette a chicchessia di rivivere i ricordi dei proprio antenati. I già citati Assassini infatti non sono altri che degli avi di Desmond Miles, un normale ragazzo che vede la sua vita stravolta nel momento in cui viene rapito dalla segretissima Abstergo. E’ impossibile sintetizzare in poche righe la complessa ed affascinante saga di questa serie (casomai foste interessati, andate qui, ma occhio agli spoiler!), e non è nemmeno questa la sede giusta per farlo. Sappiate solo che si tratta di uno dei punti di forza dell’intero brand, insieme alla notevole colonna sonora curata sempre da Jesper Kid, alle ricostruzioni delle città storiche tra cui Damasco, Roma, Venezia, Firenze e Costantinopoli (qualche cialtrone potrà parlare male dell’Italia, ma ragazzi, il Bel Paese ha un potenziale culturale incredibile, siate orgogliosi di dove vivete, e tentate di risollevare questa nazione dalla degenerazione in cui è caduta: per rimanere in tema, INSORGETE) e ad una libertà di azione in pieno stile free roaming che è letteralmente sbocciata nel secondo capitolo, probabilmente il migliore in assoluto per densità narrativa, atmosfera ed ispirazione. Ubisoft, purtroppo, ultimamente sta lucrando troppo su una serie che meriterebbe più rispetto, facendo praticamente uscire un nuovo episodio ogni anno. In quanto (anche) veicolo di arte e cultura, il caro Assassin’s Creed, figlio di questa generazione di console, non poteva non essere omaggiato con una puntata di questa rubrica!
Se volete saperne di più, intanto, sul nuovo capitolo già annunciato, Black Flag, vi consiglio di andare a leggere l’anteprima pubblicata pochi giorni fa su PlayStation Bit!

Trailer (Assassin’s Creed II e III, con brano “Ezio’s Family”, tema del secondo capitolo):

httpvh://www.youtube.com/watch?v=pRjALdKIBAE

httpvh://www.youtube.com/watch?v=wmZ9GnY_Ekg

httpvh://www.youtube.com/watch?v=qfFvOt5GPr8

Capacità acrobatiche e uccisioni letali: AC è anche e soprattutto questo

Articoli correlati

Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.