ArticoliLa vera storia dietro gli zombie di Call of Duty - Speciale

La vera storia dietro gli zombie di Call of Duty – Speciale

Tutti i videogiocatori del mondo, prima o poi, hanno sicuramente sentito parlare dei “famosissimi” zombie di Call of Duty o più precisamente della modalità zombie presente ormai in quasi ogni Call of Duty. Chiunque ci abbia mai giocato, avrà sicuramente apprezzato tale modalità che è diventata in breve tempo un vero e proprio segno distintivo della serie sparatutto più venduta di sempre.

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Conoscendo quindi il successo che la modalità zombie ha riscosso con il tempo, pensiamo proprio che rimarreste a bocca aperta se vi dicessimo che la modalità zombie di Call of Duty ha rischiato seriamente di non essere mai introdotta. Già, e non è finita qua: la modalità zombie non era nemmeno stata programmata nel lancio del primo Call of Duty che l’ha proposta, ovvero World at War.
Il retroscena dietro la modalità zombie e la sua introduzione è stato raccontato proprio da Mark Lamia della Treyarch, che ha rivelato che la modalità zombie fu sviluppata da un piccolo gruppo di programmatori giusto per gioco. Infatti gli zombie non facevano parte del franchise di Call of Duty: dopo il successo di Call of Duty Modern Warfare, alla Treyarch fu dato il compito di sviluppare un gioco ambientato nella seconda guerra mondiale come i precedenti giochi della saga Call of Duty.

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Fu perciò un gruppo di programmatori che, mentre lavoravano su World at War, nel tempo libero sviluppavano la modalità zombie: lo stesso Lamia, che dirigeva la Treyarch, quando scoprì della loro iniziativa era quasi tentato di ordinargli di smettere di perdere tempo prezioso per svilupparla, poiché l’obiettivo del gioco era un altro. Fortunatamente Lamia si trattenne e decise prima di provare la “simpatica” modalità: ne fu così entusiasta, che ha commentato oggigiorno così la sua idea di fermarne lo sviluppo. “Sarebbe stato il più grande errore di tutta la mia carriera”. E non aveva torto.
Ma non è finita qui: una volta che il gruppo di sviluppo della Treyarch aveva capito le potenzialità della modalità zombie, dovette combattere una vera battaglia contro il settore PR e marketing del franchise il quale continuava a dire che la modalità zombie sarebbe stata controproducente e addirittura “una disgrazia per il franchise” o semplicemente di cattivo gusto. I ragazzi della Treyarch però non si arresero (per fortuna diremmo noi) e continuarono lo sviluppo, di pari passo con lo sviluppo di World at War. Inoltre, per cercare di convincere “i piani alti” di non cestinare immediatamente la loro idea sulla modalità zombie, incominciarono a farla provare a sempre più persone sia interne che esterne al team della Treyarch riscuotendo sempre consensi e pareri positivi. Alla fine riuscirono a spuntarla con una via di mezzo: la modalità zombie sarebbe sì stata introdotta nel gioco, ma sarebbe stata resa disponibile sotto forma di simpatico extra.

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Infatti coloro che hanno giocato inizialmente a Call of Duty World at War, si ricorderanno che per giocare alla modalità zombie bisognava prima completare la campagna principale e solo dopo veniva sbloccata come extra. Ovviamente una volta notato l’enorme successo, tramite una patch fu sbloccata e resa disponibile per tutti i videogiocatori senza bisogno di dover completare la campagna principale.

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Simone Di Pomazio
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