Bit Focus – No Man’s Sky è finalmente diventato il gioco che tutti aspettavano?

Rinascita

Quello per cui invece nasce questo articolo è Atlas Rises, l’update rilasciato qualche giorno fa che mette insieme tutti i pezzi di un puzzle fin troppo complicato. 30 ore circa di nuovi contenuti legati a The Awakening, una nuova storia spalmata su tutto l’universo, che vi farà riscoprire tutti gli aspetti di No Man’s Sky spesso sottovalutati e, finalmente, l’accenno a una primissima modalità multiplayer, che in futuro potrebbe diventare molto più importante.

Ad oggi infatti, è possibile cooperare nell’esplorazione dei pianeti con un massimo di 16 giocatori, che nella mappa vengono individuati, non nella loro vera incarnazione ma come sfere luminose. Niente di esoterico, ma comunque un passo avanti.

La grafica è stata migliorata e rivisitata sottotraccia in ogni singolo upgrade, raggiungendo stabilità e pulizia di immagine, con tante nuove caratteristiche come la profondità di campo e i godrays, novità grazie alle quali il comparto tecnico risulta ancora più spettacolare rispetto al passato. Migliorato anche il sistema di volo, la manovrabilità delle astronavi e l’IA che governa le navicelle nemiche e non passa inosservata l’aggiunta di nuovi strumenti in grado di cambiare la geografia di alcune porzioni di territorio.

Ultima ma non ultima, la mappa galattica, rinnovata per rendere ancora più facile lo spostamento e la pianificazione di ogni viaggio interstellare e in più la possibilità di sapere molti più dettagli sulla situazione economico e politica dei sistemi.

Se lo avete odiato, forse non riuscirete mai a farvelo piacere, ma sappiamo che laggiù c’è qualcuno che ride sotto i baffi, e il primo è sicuramente Sean Murray. Chi ha dato fiducia a Hello Games è stato premiato con il duro lavoro del team di sviluppo che in un solo anno di vita ha rilasciato update a dismisura e tre contenuti importanti. Non è un caso che il gioco abbia registrato un’impennata nelle vendite, proprio in seguito ad Atlas Rises.

No Man’s Sky è ancora vivo e vegeto e ora è molto più vicino al gioco che tutti (o la maggior parte) aspettavano un anno fa, vale la pena dargli una nuova possibilità? Per noi, assolutamente sì.

Salvatore Terlizzi
Scopre i videogiochi con Monkey Island e Indiana Jones, per poi rimanere legato a vita al genere delle avventure grafiche. Grazie a PlayStationBit scopre, quasi per caso, la serie Yakuza e finisce per innamorarsene. Ha ancora l'immenso piacere di farsi sorprendere da un settore in continua evoluzione. Ehi guarda laggiù! Sisi, c'è una scimmia a tre teste...

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