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PlayStation 5: tutti i dettagli e le ipotesi sulla nuova console Sony – Speciale

Se due indizi fanno una prova, allora la risposta a questa domanda è sicuramente sì. L’enorme divario generazionale tra PlayStation 3 e 4 non permise a Sony di creare il dovuto supporto per la retrocompatibilità, ma l’ormai annunciata next-gen sembra pronta a questo passo, tanto che Sony stessa avrebbe già brevettato un emulatore da installare su console. L’assenza di un lettore di dischi di cui abbiamo parlato nel precedente paragrafo potrebbe però limitare tale possibilità ai soli prodotti acquistati in digitale, con tutte le conseguenze del caso. Sia il pubblico che gli analisti sembrano comunque concordare sul fatto che la possibilità di giocare prodotti PlayStation 4 su PlayStation 5 sia concreta e (forse) doverosa.

Il lancio di PlayStation 4 è avvenuto nel novembre del 2013, ossia poco più di cinque anni fa; da allora la old gen ha subito un lento declino, culminato con la conferma dell’eliminazione dei titoli PlayStation 3 dal servizio Plus. L’abbandono dell’attuale generazione di console, dunque, è ipotizzabile in un arco di tempo simile, dunque intorno all’anno 2025. Il minor divario tecnologico e la già citata possibile retrocompatibilità potrebbero addirittura velocizzare questo processo. Quel che è certo è che, come da tradizione, il numero di giocatori che acquisteranno la nuova console al day one sarà decisamente limitato, dunque almeno per i primi due anni gli utenti di PlayStation 4 dovrebbero essere più che tranquilli, vista anche la vastità del parco titoli esistenti e la possibilità di qualche ultimo colpo di scena.

Ammesso e non concesso che sia semplicemente DualShock 5 il nome scelto per il controller di PlayStation 5, quello che si sa ormai da tempo è che Sony ha depositato il brevetto per un controller dotato di touch screen. Questa aggiunta andrà con tutta probabilità a sostituire il pannello inserito sul DualShock 4, dotato in parte di funzioni swipe (ad esempio per digitare in maniera rapida sulla tastiera della console) e in parte di funzione analogica, con funzioni legate alla pressione dei due lati del pannello. Quel che sembra certo è invece il mantenimento della funzione di vibrazione, da sempre apprezzatissima dai fan; la scelta di rimuovere tale feature dal primo pad di PlayStation 3 (il Sixaxis) venne aspramente criticata, tanto da spingere Sony a reintrodurre la vibrazione nei successivi modelli di controller.

Il cambio prezzo subito dal servizio PlayStation Plus e l’altalenante qualità dei giochi delle Instant Game Collection stanno facendo serpeggiare le lamentele degli utenti, senza contare la rimozione dei giochi omaggio per PlayStation 3 e Vita. Ipotizzare un rincaro o un peggioramento del servizio con l’arrivo di PlayStation 5 è dunque difficile, se non impossibile; l’ipotesi più accreditata è che il servizio rimarrà sostanzialmente invariato inserendo poi magari gradualmente titoli omaggio per la nuova console come successe su PlayStation 4. Per quanto riguarda PlayStation Now, con il suo lancio ufficiale anche in Italia, è facile pensare che il servizio avrà un ruolo chiave anche nella prossima generazione di console, dunque siamo certi che questa possibilità sarà viva anche su PlayStation 5.

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Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.