Nuovo mese, nuova intervista! Bentornati in Racconti di Caccia, giunto all’episodio #37: PlayStationBit intervista Gege_eugen_1994.
Per chi non ne fosse a conoscenza, PlayStationBit è stato e sarà sempre il punto di riferimento per tutti i cacciatori di trofei italiani. Grazie alle più complete ed esclusive guide presenti sul forum e al gruppo Facebook, a cui si aggiungono le tempestive notizie e recensioni sul sito, ci siamo ritagliati un posto nel cuore dei videogiocatori più appassionati. Proprio per questo, il vostro aiuto è diventato altrettanto fondamentale; grazie a pareri, opinioni, suggerimenti, ma anche solo a domande che stimolano la ricerca di nuove strategie di conquista dei trofei, possiamo arricchire sempre più i walkthrough che accompagnano tutti i gamer lungo la strada verso il prossimo Platino.
Così, per ringraziarvi, abbiamo pensato d’inaugurare la nuovissima rubrica dei Racconti di Caccia; a ogni appuntamento intervisteremo un cacciatore scelto casualmente tra tutti coloro che postano sul gruppo Facebook o sul forum la conquista di un trofeo di Platino particolarmente complesso, oppure interessante, o ancora di un gioco recentissimo. Continuate a scrivere e la prossima volta potreste essere nostri ospiti!
Riprendiamo la rubrica con l’amico Eugenio, alias Gege_eugen_1994, il cui legame con PlayStationBit è forte da tempo, che ha 29 anni e vive in Lombardia. Non dimenticate di recuperare tutte le precedenti interviste!

Classifica italiana dei Cacciatori di Trofei
Ciao e grazie per la disponibilità a questa intervista. Dal tuo profilo si possono apprezzare oltre 1380 platini al momento, vuoi parlarci brevemente dell’ultimo gioco di un certo peso che hai platinato? Cosa ti è piaciuto di più?
Ciao a tutte e tutti e grazie a voi per l’opportunità! L’ultimo gioco ‘grosso’ che ho platinato è stato Fall Guys, e prima di quello Resident Evil 4 Remake. Anzi, a dire la verità li ho platinati entrambi due volte, sia in versione PS4 che in versione PS5, e senza autopop, proprio perchè sono due titoli – ovviamente diversissimi tra di loro – che ho amato molto!
Di Fall Guys ho apprezzato le risate in party con amici, impagabile, di Resident Evil 4 Remake… tutto! Era un qualcosa che aspettavo da quasi vent’anni, da quando con un amico d’infanzia ci chiudevamo di nascosto a giocare a questo titolo che, essendo noi all’epoca dei ragazzini, ci terrorizzava!

Il tuo primo Platino risale al 2017, quando hai completato Final Fantasy XII: The Zodiac Age. Da lì in poi non ti sei più fermato. Come è iniziata la passione per i trofei per te? Cosa ti ha portato poi a completare così tanti titoli e a non stancarti mai?
In realtà ho iniziato anni prima a platinare con un altro profilo, che sinceramente non ricordo nemmeno perchè ho cambiato e che fine abbia fatto! Prendendo poi PS4 nel 2017 ho voluto (ri)partire con quello che è a tutti gli effetti uno dei giochi che più porto nel cuore. FFXII è un capitolo che a molti non è piaciuto affatto, io personalmente lo trovo un videogame clamoroso. I paesaggi che offre, la storia, i personaggi, il combat system con la possibilità di impostare il gambit… adoro tutto di questo gioco!
La mia passione per i videogiochi già era ben presente dai tempi in cui da bimbo giocavo Tomb Raider II in cameretta. Ma anche su Pokémon, con cui ho fuso il GameBoy. Da ragazzino ho giocato con i vari God of War su PS2 e gli Uncharted su PS3 (giusto per citare qualche titolo che mi ha lasciato molto per un motivo o per l’altro). Poi è andata crescendo sempre di più, da mero passatempo il medium videoludico è diventato un qualcosa che per me oggi è imprescindibile, così come lo sono cinema, letteratura e altre forme artistiche e/o culturali.
Sul fatto del non stancarmi mai, semplicemente trovo l’industria videoludica capace oggi di offrire al giocatore così tanta varietà che il tempo non basta mai per arrivare ovunque e fare tutto quel che di bello c’è in giro. Inoltre mi piace tantissimo giocare in compagnia (spesso sono anche in party con amici e ognuno gioca a qualcosa di diverso ma intanto ci si scambia qualche parola e si passa il tempo, dandosi anche consigli, suggerimenti ecc.).

Hai recentemente partecipato al concorso di Platinatori dedicato a chi riusciva a ottenere il punteggio più alto sommando Platini e difficoltà di questi ultimi battendo di gran lunga gli altri contendenti, arrivando secondo. Quanto sei soddisfatto di questo traguardo e in che modo ha eventualmente modificato le tue abitudini?
E’ il secondo contest a cui partecipo ed il secondo a cui arrivo secondo (scusate il gioco di parole). Il solito vincitore (DarkShadow91, che abbiamo appena intervistato), a cui mando un saluto, è un osso durissimo e batterlo è impresa quasi impossibile! Proprio per questo sono comunque molto soddisfatto del mio percorso, alla fine si tratta di un passatempo che va preso in maniera leggera per farsi due risate con chi condivide la stessa passione.
Non ha modificato le mie abitudini perchè sono solito alternare tripla A, indie, shovelware e quant’altro in maniera totalmente randomica che va a periodi. Ovviamente ho provato a utilizzare dei comodi “+1” per tentare di vincere, ma li facevo tranquillamente anche prima del contest e continuerò a farli anche a contest concluso.
Parlaci del miglior tripla A e del miglior indie che tu abbia mai giocato.
Per quanto riguarda i tripla A sicuramente Death Stranding. E’ un gioco che ho preso “alla cieca” e me ne sono innamorato follemente dal primo secondo. Definirlo gioco mi risulta veramente difficile, lo reputo un’opera d’arte immensa, un viaggio mastodontico e un’esperienza che va veramente vissuta, più che giocata. Capisco la riluttanza di alcuni (sì, mi sto riferendo a chi lo definisce Bartolini simulator ride), ma personalmente lo reputo un vero e proprio capolavoro che va approcciato avendo una determinata sensibilità, altrimenti non si riesce ad entrarci in contatto.
Ecco, è proprio questa la sua chiave di lettura, il focus è questo indissolubile legame empatico che si crea tra il giocatore ed il protagonista, e tra il protagonista e un personaggio in particolare. La sua cifra stilistica mi ha totalmente rapito, così come il suo mood e le sue musiche (tant’è vero che rifarò sicuramente la versione Director’s Cut per PS5 da zero senza importare save nè nulla). Ribadisco: Death Stranding non va giocato, va esperito, solo così dischiude la sua immensità.
Per quanto riguarda invece gli indie (che poi sulla definizione di “indie” ci sarebbe da parlarne) non posso non citare giochi come Wytchwood, davvero delizioso, o lo splendido Hades ed il sorprendente Cult of The Lamb. Anche l’intimo Journey e altri titoli che ho amato con tutto me stesso. Ma quello che reputo il miglior indie mai giocato è senza dubbio Nobody Saves the World, peccato che quasi nessuno a cui lo consiglio mi ascolti, ride. E’ un videogame dal gameplay divertentissimo, con un design piacevolissimo, pieno di humor e con un combat system particolarissimo. Davvero una gemma incredibile a cui tutti dovrebbero dare almeno una chance!

Che tipo di giocatore sei? Come ti definiresti in base ai generi che giochi e all’approccio verso la caccia al Platino?
Penso di essere un giocatore abbastanza atipico. A primo impatto sono sicuro che molti di coloro che guardino il mio profilo pensino che sia unicamente interessato alla classifica di Psnprofiles, a causa dei numerosi shovelware presenti in lista. In realtà non è affatto così. Gioco davvero di tutto, spazio dai giochi di moto (ne ho platinati veramente una marea ride) agli fps, un giorno mi si trova su un rhythm game o su di un tps e due ore dopo sto facendo un party game o un simulatore di cucina (qualcuno ha detto Overcooked!? ride) piuttosto che di agricoltura.
Allo stesso modo apprezzo tanto i roguelike (o roguelight che siano) e non disdegno i platform (ho ad esempio platinato la trilogia di Crash). Mi diletto negli action, hack ‘n’ slash e giochi di avventura, di tanto in tanto mi sparo qualche horror eppure mi piacciono tantissimo i jrpg e gli rpg in generale, a turni o meno. Ho inoltre in bacheca una marea di ultra rari legati ai picchiaduro. Da Kung fu Panda in cui detengo il record del mondo del più veloce a platinarlo a Fantasy Strike, Brawlout, Multiversus, Injustice 2 e molti altri.
Mi piacciono molto i giochi online che richiedono decine e decine di ore per il platino spesso a causa del grinding elevato (giusto a titolo di esempio Friday 13th, Ash vs Evil Dead, Bloodhunt, Naraka ecc.) Al contempo passo moltissime ore ogni mese ad aiutare persone (italiane o straniere non fa differenza alcuna) sulla modalità incubo di Zombie Army 4 (a proposito, se avete bisogno scrivetemi! ride) e sul già citato Overcooked (solo su questi ultimi due giochi ho all’attivo circa mille ore). Quindi sì, direi che il mio profilo è abbastanza variegato così come il mio modo di giocare!

Qual è il tuo pensiero generale sui titoli shovelware, cioè sui giochi che hanno una qualità molto bassa ma servono per poter ottenere Platini in maniera veloce e facile? Credi che sia necessario porre un limite alla loro pubblicazione o è giusto che il mercato offra anche questi?
Il mio pensiero riguardo gli shovelware è talmente semplice da risultare banale: sono per la libertà. Esistono, qual è il dramma? Chi vuole farli li fa, gli altri li ignorano, semplice. Ovviamente il 99% di chi li fa è interessato alla classifica, ma basta avere la consapevolezza che siano solo numeri e via, non capisco gli isterismi di cui spesso leggo.
Anche il cinema, così come la letteratura, ha dei capolavori e delle opere commerciali di dubbio gusto. Ognuno scelga ciò che vuole, non siamo tutti uguali.
Nella tua bacheca è possibile vedere alcuni titoli cosiddetti ultra rari, cioè con la percentuale di ottenimento (secondo psnprofiles) inferiore al 5%. Tra questi Power Rangers: Battle for the Grid, Hunter’s Arena, Friday the 13th e altri. Punti volutamente agli ultra rari o è solo una casualità? Cosa pensi della rarità di un Platino, in generale?
Oddio Hunter’s arena, quanti ricordi! Un gioco che ho amato talmente tanto da farlo in doppia versione, cosa che a dire il vero mi capita spessissimo! Tornando alla tua domanda, sinceramente sono molto soddisfatto del numero di ultra rari presenti nel mio profilo, anche perchè come già detto moltissimi sono picchiaduro e io sui picchiaduro mi reputo abbastanza negato.
Compenso però con un’invidiabile dedizione, ho una pazienza davvero infinita per quanto riguarda il grinding su qualunque tipo di gioco e quindi, con costanza, arrivo quasi sempre ad ottenere risultati di cui sono fiero. Spesso finisco per fare ultra rari perchè danno molti punti ai vari contest a cui partecipo, altre volte li cerco apposta, dipende un po’ dal periodo!
La rarità del platino però spesso inganna, chiedere a chi ha provato a fare Hide and dance! credendo fosse un gioco semplice dopo aver letto la % su psnprofiles ride. A volte i giochi hanno trofei rari soltanto perchè estremamente ripetitivi/noiosi, quindi è sempre un dato da valutare sì, ma da prendere con le pinze.

Qual è il tuo approccio all’acquisto dei giochi? Acquisti alla cieca o ti informi prima? Giochi una prima run senza pensieri, o ti affidi da subito a guide? Tendi a condividere le tue scoperte e i tuoi trucchetti, o sei un “cacciatore solitario”?
Per acquistare i giochi vado molto “a naso”, e son contento di ammettere che il 95% delle volte ci azzecco, almeno per quanto riguarda i miei gusti. Di solito guardo letteralmente 30 secondi di gameplay su youtube (forse anche meno ride) e vedo subito se è un qualcosa che può fare al caso mio o meno.
Per quanto riguarda le guide, sono solito dare un’occhiata velocissima online per capire se c’è qualcosa a cui prestare particolare attenzione, come ad esempio i collezionabili se vanno presi in un’unica run, un punto dal quale non si può più tornare indietro e cose così. A volte cerco di prendere i collezionabili già alla prima partita, perchè raccoglierli è una cosa che mi scoccia abbastanza solitamente, ma spesso gioco e basta senza badare a nulla e a fine run vedo cosa tocca recuperare per il platino, diciamo che con più accortezza potrei velocizzare parecchi giochi ma non importa.
Sul condividere o meno, come già detto per me giocare è anche giocare insieme, se posso dare una mano alla community lo faccio sempre con enorme piacere!
Quali sono i titoli che attendi di più per la fine di quest’anno o per l’anno prossimo, e perché?
Sicuramente Spider-Man 2 (uscito durante la pianificazione di questa intervista, il 20 ottobre, ndr), Call of Duty: Modern Warfare III e Hades 2 sono giochi sui quali non vedo l’ora di mettere le mani! Ma a dirla tutta la mia assoluta priorità è Death Stranding 2, per gli ovvi motivi già citati.

Credi che i trofei abbiano influenzato o cambiato il tuo modo di giocare oppure sono solo una soddisfazione aggiuntiva che ti fa piacere ottenere?
Parrà forse strano dirlo ma credo che no, non mi abbiano cambiato più di tanto. Tengo alla classifica e mi fa sicuramente piacere vedere il mio nome tra le zone alte, ma per me giocare è prima di tutto godere del medium videoludico, condivere la mia passione con altri amici e conoscenti (alcuni dei quali conosciuti anche di persona) e, cosa per me centralissima e di vitale importanza, aiutare quante più persone possibili. Il resto è un contorno, perchè per fare 100 shovelware ci posso mettere anche meno di un giorno, quindi il tempo che mi rubano è davvero esiguo, a guardarci bene.
Che significato hanno i videogiochi per te? Per alcuni sono un modo per rilassare la mente, per altri una maniera per vivere storie epiche, altri invece li usano per competere o per estraniarsi dalla realtà, tu cosa ne pensi?
Probabilmente tutto ciò che hai detto insieme! ride. Ciò che mi preme moltissimo e che spesso vedo trascurato (quasi sempre a dire la verità) è prendere il videogioco per quello che è in primo luogo: una forma d’arte e un prodotto culturale.
Ecco perchè (giusto a titolo esemplificativo) reputo un titolo come Edith Finch, che pure mi annoia anche un po’ giocare, una chicca di valore assoluto: perchè ha piena consapevolezza del medium entro il quale è inserito e non si limita ad essere mero intrattenimento, dialogando a pieno con il mondo del fumetto, della fotografia e dell’arte in generale. Il modo in cui è COSTRUITO è geniale, e questo mi pare passi sempre in secondo piano quando non viene ignorato in toto.
Per concludere, alcune domande flash…
- Prima i giochi o prima i trofei?
- Entrambi, ma priorità ai giochi.
- Battle royale sì o battle royale no?
- Sì, perchè no?
- Fisico o digitale?
- Fisico tutta la vita.
- FIFA o PES?
- Nessuno dei due.
- COD o Battlefield?
- Entrambi, ma più COD.
- Storia o gameplay?
- Gameplay, sempre.
Grazie ancora e alla prossima, se vorrai!
Grazie a te e un caro saluto a tutte e tutti! Alla prossima, e buon divertimento!
