88 Heroes – Recensione

Sviluppatore: Bitmap Bureau Publisher: Rising Star Games Piattaforma: PS4 Genere: Platform Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 14,99 € Italiano:

A volte è tutta questione di trovate. Avere la giusta intuizione può fare la differenza tra il successo e il fallimento di un prodotto, in qualunque campo. Solo questa considerazione può rendere conto del riscontro di pubblico esagerato per prodotti apparentemente poco appetibili e curati (canzoni, libri, opere d’arte, videogiochi), a dispetto di grandi produzioni che incontrano il fallimento: una buona trovata, che sappia mascherare la semplicità sotto un make-up fatto di curiosità, senso dell’umorismo, doppi sensi e così via. E’ quanto devono aver pensato i ragazzi di Bitmap Bureau quando, sviluppando 88 Heroes, hanno trasformato un semplice, quasi banale platform in un videogioco più che godibile. Scopriamo come.

Dica ottantotto

Sono le 8:08 dell’8/8/88 e il dottor H8 minaccia di distruggere la Terra con 88 bombe nucleari, a meno che non gli vengano consegnati 88 ottilioni di dollari entro 88 minuti. Per fermare il suo diabolico piano vengono chiamati non uno, bensì… 88 eroi. Se siete bambini, ma ancor più se siete adulti senza troppa puzza sotto il naso e con un bambino ancora sorridente nel vostro animo, vi sfidiamo a non approcciarvi con curiosità ed energia a un titolo con queste premesse. Indipendentemente che poi si riveli buono o meno, 88 Heroes riesce, con questa introduzione, a catturarci.

Avviando la prima partita nella modalità principale di gioco, chiamata manco a dirlo Modalità 88, si scopre che la premessa racconta già tutto. Lo schermo mostra il dottor H8 ripreso alle spalle, di fronte a un megaschermo con cui controlla l’incursione dei supereroi che gli danno la caccia. Noi gestiamo appunto questi paladini della giustizia, un po’ pasticcioni e sgangherati a dire il vero, e dobbiamo superare livelli platform per raggiungere il cattivo. Abbiamo a disposizione 88 eroi (ogni volta che ne muore uno viene sostituito da un altro) scelti casualmente all’inizio di ogni livello, 88 secondi per raggiungere l’uscita e 88 minuti per finire il gioco.

Avevate la mia curiosità, ora avete la mia attenzione

I livelli sono estremamente semplici, ma fanno di questa semplicità la principale arma contro di noi. Complici vari fattori – la grafica e l’impostazione da giochino per bambini, la rapidità nel movimento dei supereroi, il conto alla rovescia inesorabile, la musica di sottofondo che favorisce una certa frenesia – siamo costantemente portati a correre verso la porta di uscita senza prestare troppa attenzione all’ambiente e ai nemici. Peccato che, proprio quando meno ce l’aspettiamo, un ostacolo nascosto sapientemente ci uccide lungo il percorso, costringendoci a ricominciare il livello, a perdere tempo e a rinunciare a un personaggio.

Le possibilità di azione dei supereroi si limitano al movimento, all’accucciata, al salto e a un eventuale potere speciale. Qualcuno può volare, qualcuno può sparare o colpire di spada, qualcuno può teletrasportarsi, fermare il tempo, appendersi e dondolarsi come Spider-Man o mimetizzarsi tra i nemici. Le diverse caratteristiche individuali permettono di approcciarsi a un singolo livello in modi diversi, seguendo strade alternative, ma in linea di massima tutto è fattibile con ogni personaggio.

I livelli sono costituiti da piattaforme su cui saltare e da un’uscita da raggiungere, con un percorso reso arduo da spuntoni, palle chiodate rotanti, torrette, spruzzi di acido e quant’altro. Non mancano diversi tipi di nemici, per nulla difficili da sconfiggere ma, come il resto degli elementi di gioco, assolutamente infidi e da non prendere sotto gamba. Niente ci obbliga a seguire un preciso percorso, né ad affrontare i nemici piuttosto che evitarli. La strategia dipende da noi e dall’eroe che ci è capitato.

Un percorso infido, non difficile

Gli ottantotto livelli si dividono in quattro blocchi; al ventiduesimo e nei suoi multipli dovremo affrontare un boss per procedere alla location successiva, che introduce nuovi nemici e ostacoli. Si tratta di scontri molto semplificati, nei quali basta scoprire la tecnica necessaria e ripeterla fino al successo. D’altronde, lo scopo del gioco è superare l’intera sequenza di livelli nel tempo prestabilito e la difficoltà sta nel tenere a mente la struttura e i punti critici, più che nei singoli scontri con i nemici o i boss.

L’ordine in cui procediamo, infatti, è sempre lo stesso, con percorsi fissi (non generati proceduralmente, per intenderci, come va di moda in molti titoli). L’impressione, pertanto, è che solo la ripetizione del percorso un certo numero di volte possa garantirci di arrivare alla fine per tempo; scordatevi insomma una run liscia e indolore per vedere i titoli di coda. Per quanto simpatico, come si diceva, 88 Heroes vi farà sudare e imprecare.

L’abito non fa il monaco

Controllare i supereroi, per l’appunto, non è semplice come potrebbe sembrare. Un pannello informativo all’inizio di ogni livello ci mostra una breve biografia del personaggio – di solito una caricatura di un eroe famoso e con una bio spassosa – e l’indicazione del suo potere e/o delle sue mosse. In realtà avremo poco tempo per leggere, anche se si tratta di due o tre righe, e proveremo le abilità direttamente sul campo. Il rischio è però quello di incappare in un personaggio senza attacchi e di scoprirlo solo nei pressi di un nemico, o di trovarne uno il cui potere è tanto devastante da uccidere anche l’eroe stesso.

Anche i movimenti rappresentano una sfida. Alcuni eroi corrono e altri procedono a rilento, alcuni saltano a breve distanza e altri raggiungono altezze assurde come se non rispondessero alla legge di gravità, alcuni possono superare in volo gli ostacoli e altri sembrano scivolare sul suolo. Mentre prendiamo confidenza, cosa non facile visto il continuo passaggio da un protagonista all’altro di livello in livello, ci capiterà di morire per una scorretta valutazione, prima ancora di capire che cosa sia accaduto.

L’elemento sfida, unito all’ironia e alla semplicità delle meccaniche, è insomma ciò che rende 88 Heroes un gioco davvero piacevole. Gli sviluppatori ci mostrano beffardamente un risultato che sembra a portata di mano ma che deve fare i conti con il raggiungimento di un equilibrio perfetto tra velocità e pazienza, un connubio apparentemente utopico (specialmente in un videogiocatore). Per fortuna la leggerezza del titolo non annoia e non stanca, anche dopo ripetute morti e tentativi. Non solo, ma le modalità Magnifici 8 e Solitaria aumentano la longevità e il livello di sfida portandoci nell’avventura con, rispettivamente, otto eroi e un eroe (ma con ottantotto vite) a disposizione, a nostra scelta.

Per non trasmettere l’impressione che sia tutto rose e fiori, va segnalato come alcuni eroi siano meglio riusciti di altri. In qualche caso, infatti, le abilità (o la mancanza di abilità) di un personaggio sembrano inventate apposta per complicarci le cose, anziché per favorirci. A lungo andare, inoltre, la scelta di utilizzare un ordine prestabilito nei livelli e una struttura fissa potrebbe portare a uno sgradevole senso di ripetitività, soprattutto per chi, puntando al completamento totale, dovrà rifare tutto il percorso per ben tre volte.

Come ai vecchi tempi

La grafica bidimensionale e pixellosa di 88 Heroes è un piacere per gli occhi, almeno per chi ha vissuto negli anni ’80 e ’90. La sensazione è di rimettere mano a un gioco per le primissime console, ma tutta in senso positivo, al punto da rendere naturale l’utilizzo della croce direzionale piuttosto che la levetta analogica. I livelli di gioco sono costituiti da elementi ripetuti, con sfondi fissi ed estremamente semplificati, e supereroi e nemici riescono ad avere una propria identità e a essere perfettamente riconoscibili nonostante la bassa risoluzione. Anche il comparto audio ricade nella stessa scelta di semplicità e riesce, oltre che a favorire il ritmo di gioco, a farci tornare indietro nel tempo, agli albori della nostra esperienza da videogiocatori.

Trofeisticamente parlando: diamoci s8!

I trofei di 88 Heroes non sono ottantotto, ma solo trentasette: ventitré di bronzo, otto d’argento e cinque d’oro, oltre al Platino. Semplicemente giocando, senza troppe pretese, dovreste sbloccarne un buon 20-30%, mentre per puntare al Platino è necessario finire il gioco rapidamente e limitando le morti e ripetere determinate azioni. Fortunatamente, come spiega la nostra guida, esiste qualche utile stratagemma per semplificare le cose.

VERDETTO

88 livelli platform da completare in massimo 88 secondi ciascuno e in massimo 88 minuti complessivamente, con 88 eroi diversi scelti casualmente dopo ogni morte o all'inizio di ogni nuova sezione... questo è 88 Heroes. Un gioco 2D che ricorda i tempi andati e che fa dell'ironia, della richiesta di velocità e attenzione, di premesse semplici ma di una difficoltà tutt'altro che banale il segreto con cui tenerci attaccati allo schermo. Bitmap Bureau ci regala una piccola perla e ci dimostra che fantasia, coraggio e un briciolo di follia possono trasformare un gioco anonimo in un titolo che si fa ricordare.

Guida ai Voti

Jury Livorati
Classe ’85, divido il tempo tra la moglie e i tre figli e le più svariate passioni. Amo la lettura, la scrittura e i videogiochi e recito dal 2004 con l'Associazione Culturale VecchioBorgo. Eterno bambino, amo la vita e guardo sempre allo step successivo, soprattutto se è più in alto del precedente. Sono grato a PlayStationBit per avermi fatto scoprire la (sana) caccia ai trofei e i Metroidvania.