Anna’s Quest – Recensione

Sviluppatore: Daedalic Entertainment, Krams Design Publisher: Daedalic Entertainment Piattaforma: PS4 Genere: Punta e Clicca Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 19,99 € Italiano:

Dopo una produzione travagliata, presa per mano poi da Daedalic Entertainment, Anna’s Quest ritorna nel 2015 su PC con un accoglienza nemmeno tanto calorosa. Qualche mese fa è arrivato, con un annuncio a sorpresa inviato tramite comunicato stampa, anche su console. Se siete appassionati di avventure grafiche punta e clicca, vi consigliamo caldamente di leggere la recensione per scoprire se Anna’s Quest è il gioco che fa per voi!

Non fermatevi a parlare con il lupo

In Anna’s Quest impersoneremo Anna, una bambina testarda e coraggiosa che per salvare suo nonno da una grave malattia decide di avventurarsi nel bosco per raggiungere il villaggio più vicino. Peccato che il bosco nasconda, come da tradizione, delle insidie che ben presto si paleseranno davanti alla bambina. La strega Winfriede, antagonista della storia, infatti rapirà Anna e la rinchiuderà in una torre. L’ispirazione alle fiabe tradizionali europee come quelle dei fratelli Grimm è evidente, con una narrazione che trasmette allegria e malinconia allo stesso tempo; vita e morte sono entrambe presenti, seppur in una veste camuffata che rende più difficile la lettura a un pubblico più giovane o, più completa, invece, a un pubblico più maturo. Questa doppia possibilità di lettura, forse, è il motivo per cui alcuni personaggi, spesso, non hanno una classificazione netta; bene e male, talvolta, non sono chiaramente distinguibili.

Durante le circa undici ore per completarlo, incontreremo personaggi di ogni tipo: da quelli più bizzarri a quelli più spaventosi, da fantasmi ad animali antropomorfi che si offriranno di darci una mano. Dopo le prime ore di gioco un po’ più forzate, la narrazione comincia a guadagnare punti per poi abbandonarsi a un rush finale di tutto rispetto. I dialoghi, tradotti in italiano, risultano quasi sempre apprezzabili, anche se non tutti i personaggi sono caratterizzati a dovere, sembrando spesso soltanto delle comparse. Ben presto, ci accorgeremo che il compito di trovare una cura per il nonno sarà soltanto la scintilla per accendere tante piccole luci, che rappresentano tutti i diversi pezzi di storia che Anna’s Quest vuole raccontare, unendo grossomodo l’intero cast di personaggi.

La ricerca del grande classico

Anna’s Quest è un’avventura grafica classica che farà felici gli ormai ultra trentenni cresciuti a pane e LucasArts, tanto per citare la più famosa. All’interno di scenari 2D, la protagonista potrà muoversi e interagire con i numerosi oggetti presenti nella maggior parte degli ambienti. Le azioni possibili saranno le classiche raccogli, osserva e interagisci ma con una apprezzata novità: la telecinesi! Il potere di Anna sarà utilizzabile su qualsiasi oggetto presente nel mondo di gioco. Ovviamente, la maggior parte delle volte la protagonista dirà che utilizzarlo è inutile, anche se, vi assicuriamo che vi toglierà qualche piccola soddisfazione nella risoluzione degli enigmi.

Parlando di questi ultimi, Anna’s Quest propone una serie di puzzle né troppo difficili, né troppo stupidi. Se ultimamente l’andazzo delle avventure grafiche è stato quello di proporre enigmi di una semplicità disarmante per cercare di accontentare un pubblico pigro e svogliato, Anna’s Quest cerca sempre di stimolare. Le fasi iniziali, tutorial compreso, saranno essenziali per formare la mentalità del videogiocatore e proseguire, ora dopo ora, verso enigmi sempre più complessi. La parte finale è quella che, almeno secondo noi, nasconde qualche insidia maggiore per via dei puzzle un po’ più orientati verso quel non-sense alla Monkey Island. Quasi mai, però, vi ritroverete a tornare eccessivamente indietro per prendere qualcosa oppure a scervellarvi in un luogo per ore alla ricerca di un oggetto nascosto. Anzi, a volte perderete più tempo per capire che l’oggetto che vi serve è proprio nel vostro inventario.

Dal punto di vista grafico Anna’s Quest offre un mondo di gioco coloratissimo in stile cartoonesco, capace di attirare anche l’attenzione dei più piccoli. Gli scenari sono ben diversificati, anche se non tutti mostrano la stessa cura per i dettagli. Il comparto sonoro è soddisfacente; il doppiaggio in inglese regge bene i dialoghi e le musiche sono quelle tipiche del genere delle avventure grafiche. Sono presenti i testi in lingua italiana.

Trofeisticamente parlando: platinatore di avventure

L’elenco trofei di Anna’s Quest comprende una buona parte di coppe mancabili, ottenibili interagendo in modi diversi con diversi oggetti che incontreremo sulla nostra strada. Al solito, saranno tanti i trofei automatici correlati alla storia, ma conquistare il trofeo di Platino, tutto sommato, sarà semplice e abbastanza rapido. Trovate l’elenco trofei completo sul nostro forum.

VERDETTO

Detto in poche parole Anna's Quest è un'avventura grafica molto soddisfacente. Buona la trama, al netto di alcuni momenti un po' troppo piatti, e ottimi gli enigmi proposti. Per questo motivo, ci sentiamo di consigliare questo prodotto a tutti i nostalgici e agli appassionati delle avventure grafiche punta e clicca.

Guida ai Voti

Salvatore Terlizzi
Scopre i videogiochi con Monkey Island e Indiana Jones, per poi rimanere legato a vita al genere delle avventure grafiche. Grazie a PlayStationBit scopre, quasi per caso, la serie Yakuza e finisce per innamorarsene. Ha ancora l'immenso piacere di farsi sorprendere da un settore in continua evoluzione. Ehi guarda laggiù! Sisi, c'è una scimmia a tre teste...