Azur Lane: Crosswave – Recensione

Sviluppatore: Felistella Publisher: Idea Factory Piattaforma: PS4 Genere: Azione Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 49,99 € Italiano:

I gacha game hanno stravolto le abitudini videoludiche di tutti i possessori di smartphone e simili, riuscendo ad attirare su di sé anche l’attenzione di quella parte d’utenza più casual che fino a una decina di anni fa non sapeva neanche cosa volesse dire “videogiocare”. Accanto a titoli che facevano dello spessore del brand il loro punto di forza, hanno iniziato a fare la loro comparsa una serie di giochi originali. Il denominatore comune era quello di distinguersi dalla massa e nel lontano 2017 Azur Lane riuscì perfettamente nell’arduo compito. Grazie alla sua forte dose di fanservice, il titolo sviluppato da Shanghai Manjuu e Xiamen Yongshi è riuscito a raggiungere il traguardo del milione di giocatori dopo pochissimo tempo.

azur lane crosswave

Una Kansen come amica… e non solo

La formula era semplice: prendere le più famose navi da guerra della storia, trasformarle in waifu e farle combattere tra di loro solo per il piacere di sfidarsi. Dopo tre anni di successi e traguardi, però, il marchio Azur Lane aveva bisogno di fare un ulteriore passo, così da riuscire magari a liberarsi della stringente nomea di giochino per cellulari. Quale miglior occasione quindi se non quella di approdare su PlayStation 4? Affidato all’eterna coppia formata da Idea Factory e Compile Heart e sviluppato dai talentuosi ragazzi di Felistella, Azur Lane: Crosswave è riuscito nell’arduo compito di reincarnare perfettamente lo spirito del titolo mobile (forse anche troppo!), senza però essere in grado di offrire una formula qualitativamente e quantitativamente più che discreta.

Il mondo di Azur Lane è forse l’aspetto che più ha saputo conquistare negli anni la fiducia dei fan. Immaginatevi un pianeta molto simile alla nostra Terra, ricco di oceani e aree terrestri, abitato da un popolo che non ha mai avuto la sfortuna di sperimentare la paura della guerra. Prendetelo e dividetelo in quattro grandi nazioni e affidate la gestione delle loro difese a una flotta di seducenti ragazze dotate di particolari poteri chiamate Kansen e… ecco a voi il magico mondo di Azur Lane! Personalmente, però, il fascino di questo marchio risiede soprattutto nella sua parte più “storica”. Le quattro nazioni citate in precedenza, chiamate rispettivamente Eagle Union, Royal Navy, Iron Blood e Sakura Empire, rappresentano in maniera allegorica le principali quattro potenze che hanno preso parte alla Seconda Guerra Mondiale (Stati Uniti, Inghilterra, Germania e Giappone). Le giovani ragazze protagoniste, infatti, altro non sono che le maliziose personificazioni delle loro storiche navi da guerra che, in tempi non sospetti, solcavano mari e oceani di tutto il mondo.

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Le giovani Kansen sono le prime a voler mantenere un atteggiamento pacifico verso le rivali, ponendo davanti ai propri interessi il bene della propria nazione. Anche in Azur Lane: Crosswave inizialmente le cose sembrano procedere pacificamente; almeno fino all’arrivo di un nuovo e misterioso gruppo chiamato Sirens. Questa organizzazione inizierà a diffondere una strana tecnologia che in poco tempo attirerà l’interesse di tutte le altre nazioni. La crescente brama di potere porterà a un aumento della tensione generale che, per motivi a noi sconosciuti, verrà mascherata con l’organizzazione di particolari “gare”, ufficialmente stabilite solo come mere esercitazioni. Sarà proprio a tal punto che faremo la conoscenza di Shimakaze e Suruga, le nostre due inedite protagoniste, le quali avranno l’importante compito di smascherare il piano malefico messo in piedi dall’improvvisato gruppo e di riportare il mondo di Azur Lane alla consueta tranquillità.

Attraverso sei capitoli piuttosto sbrigativi, il nostro compito sarà quello di accompagnare le nostre giovani Kansen lungo una trama abbozzata, incapace di creare un contesto interessante e relegata a semplice pretesto. Fortunatamente, ad allietare le diverse situazioni ci penseranno alcuni tra i personaggi storici del brand che, malgrado il loro numero ridotto rispetto al titolo mobile, riusciranno lo stesso a brillare grazie al loro ottimo character design. Nonostante un numero considerevole di personaggi utilizzabili, ogni ragazza sarà unica dal punto di vista caratteriale rendendo così il rapporto con il videogiocatore intimo e profondo. A parte ciò, però, ben poco ci ha convinto. La trama fatica a decollare e le stesse dinamiche delle missioni risulteranno alla lunga ripetitive e piatte. L’offerta proposta non si discosta troppo da quanto già fatto vedere dalla controparte mobile.

Dinamiche classiche

Con una trama che ha il solo compito di creare un contesto plausibile per introdurre tutti i personaggi più famosi del brand, era logico attenderci un gameplay frutto della diretta evoluzione di quello offerto dal gacha game. Purtroppo i ragazzi di Felistella hanno pensato di riproporre le stesse meccaniche del gioco mobile, apportando pure alcune semplificazioni. Per completare i vari stage avremo bisogno di creare la nostra flotta utilizzando tre personaggi principali che prenderanno parte allo scontro e altrettanti di supporto; essi potranno essere sbloccati utilizzando particolari punti che ci verranno assegnati al termine di ogni missione. Dopo aver sbloccato le prime combattenti, sarà possibile iniziare a giocare con le varie formazioni; utilizzare particolari combinazioni di Kansen garantirà una serie di bonus passivi che amplificheranno la potenza distruttiva della flotta. Una volta scelta la squadra a noi più congeniale, potremo sfruttare il piccolo modello in 2D e muoverci agilmente sulla mappa di gioco.

Azur Lane Crosswave

Appena accettata una missione, verremo catapultati nel bel mezzo dell’oceano, all’interno di un campo delimitato da barriere invisibili. A seconda dell’incarico potremo trovarci a fronteggiare portaerei, incrociatori o caccia-torpedinieri, per poi terminare con un violento scontro a fuoco con la squadra rivale di turno. Tutto ciò avverrà però secondo le tempistiche del gioco mobile, pensate per completare missioni entro poco più di cento secondi. Questo può funzionare senza dubbio per un titolo fruibile in portabilità, ma su home console ciò contribuisce solo a spezzettare eccessivamente il ritmo di gioco. Il vasto numero di Kansen disponibili e la voglia di sbloccarle tutte rappresentano uno stimolo importante per il breve-medio termine, ma per il resto non siamo sicuri che il titolo riesca a intrattenere qualcuno che non sia un fan sfegatato della serie.

Ogni ragazza potrà aumentare la propria forza combattiva con l’esperienza accumulata (fortunatamente condivisa tra tutti i personaggi), con il potenziamento dell’equipaggiamento oppure con l’aumento del livello delle abilità attive e passive. Proprio come l’Azur Lane per mobile, anche qui avremo la possibilità di assegnare nuovi pezzi di equipaggiamento alle nostre Kansen, migliorando così il loro potere distruttivo. Dal medesimo menù potremo inoltre utilizzare i materiali recuperati dai vari stage per potenziare i suddetti pezzi, sbloccando così tutto il loro potere. Purtroppo tali cambiamenti impatteranno solo sulle statistiche e non modificheranno in alcun modo la fisionomia del modello della combattente (un vero peccato se si considerano le possibilità di PlayStation 4). Le risorse necessarie per i potenziamenti potranno essere recuperate anche attraverso lo Shop e la Research Facility, due strutture che imparerete ad amare e a odiare. Il potenziamento dei personaggi per portare a termine la storia non richiederà particolare impegno, ma diventerà fondamentale per portare a termine la modalità Extreme Battle e completare tutti gli incarichi High Rank.

azur lane crosswave photo mode

Qui avremo non solo la possibilità di sfidare una serie di formazioni via via sempre più forti, ma potremo recuperare con maggiore facilità gli Heart Token delle varie Kansen, particolari oggetti che potranno essere utilizzati per chiedere la loro mano. Avete capitolo benissimo; esattamente come per la versione classica, anche in Azur Lane: Crosswave sarà possibile chiedere di sposare le varie combattenti proprio grazie a questi oggetti. Molto importanti saranno inoltre gli M Isomer, particolari schemi di potenziamento che potranno essere applicati alle Kansen così da rompere il level cap, inizialmente fissato a 100, e aumentarlo fino al 200.

Accanto all’Extreme Battle, trovano posto le ultime due modalità che completano la risicata offerta di questo titolo: gli Episodes e la Photo Mode. Mentre il primo cercherà di allungare il contesto narrativo della trama grazie ad alcune scenette più o meno esplicative, la Photo Mode permetterà di creare diorami facendo affidamento non solo sulle pose ammiccanti delle protagoniste, ma soprattutto sulle tante possibilità offerte dall’editor.

azur lane crosswave

Al di là di ciò, non ci saranno altri contenuti. Ciò dovrebbe farvi capire la mediocrità di un progetto che avrebbe potuto sfruttare la potenza di PlayStation 4 per creare qualcosa di nuovo per il marchio e non limitarsi a pubblicizzare la serie su console fissa. Anche dal punto di vista tecnico si riesce a percepire scarsa attenzione per i dettagli. Passando sopra a un level design che per ovvie ragioni risulta inesistente, è inspiegabile una differenza così marcata tra i modelli delle Kansen e quelli degli altri elementi in gioco. Con un’ambientazione semplice come l’oceano ci aspettavamo senza dubbio qualcosa in più, soprattutto dal punto di vista della stabilità. Il frame rate danza tra i 30 e i 15 fps nelle fasi più concitate, rovinando anche quel poco di bello che si poteva ammirare. Ineccepibile invece il comparto audio che, tra soundtrack originale e doppiaggio originale giapponese, risulta essere l’unica componente della produzione esente da difetti.

Trofeisticamente parlando: il mio grasso, grosso matrimonio

Se siete amanti del brand e desiderate con tutto voi stessi platinare Azur Lane: Crosswave preparatevi, perché il farming sarà lungo e noioso. Come potete vedere anche dall’elenco disponibile sul nostro forum, un buon 90% dei trofei sarà praticamente immediato, mentre il restante sarà un vero e proprio parto! In particolare ci riferiamo al trofeo relativo al completamento della galleria. Questa, infatti, oltre alle musiche e alle immagini sbloccate durante la campagna, richiederà di recuperare gli intermezzi relativi a ogni matrimonio. Ebbene sì, per platinare Azur Lane: Crosswave dovrete sposare tutte le Kansen e, se considerate il fatto che solo per fare la proposta (materiali esclusi) servono diverse decine di minuti, capite anche voi che il tempo necessario per il completamento di questa caccia aumenterà esponenzialmente. Un sacrificio che i fan della serie potrebbero anche fare, ma che sconsigliamo a tutti gli altri.

VERDETTO

Azur Lane: Crosswave doveva essere il capitolo della consacrazione, capace di far conoscere a tutti i casual gamer questa redditizia serie, ma purtroppo il risultato è stato ben diverso. Per colpa di un comparto narrativo inconsistente e di un gameplay fin troppo ancorato alle meccaniche dell’omonimo gacha game, questo progetto si è confermato su livelli lontani da quelli sperati. Con un sistema come PlayStation 4 a disposizione, i ragazzi di Felistella avrebbero potuto (dovuto?) far risplendere il mondo di Azur Lane, ma purtroppo si sono limitati a fare il compitino. I soli modelli delle Kansen non bastano per salvarsi dalla mediocrità.

Guida ai Voti

Ivan Presutto
Ivan, tra studio e basket, riesce a ritagliarsi il suo angolo della giornata per immergersi nel magico mondo dei videogiochi. Gioca un po' di tutto ma i generi preferiti sono: gli shooter (TPS e FPS) e gli action (in particolar modo quelli con una forte componente stealth). Se gli date un controller... sogna!