Batman: The Enemy Within – Episodio Finale: Same Stitch – Recensione Completa

Episodio 3: Fractured Mask

Il primo episodio lo abbiamo trovato fantastico, il secondo di transizione mentre il terzo, questo di cui stiamo per parlare, un mezzo disastro. Sì, siamo voluti andare subito al dunque perché la delusione è stata davvero molta.

In Fractured Mask, giro di boa della seconda stagione del Batman di Telltale (mentre, nel momento in cui si scrive, gli abbonati al PlayStation Plus si stanno giocando gratuitamente la prima), saranno le donne ad avere il potere. Da un lato Harley Quinn salirà definitivamente alla ribalta nel manipolo di criminali che sta provando a spazzare via Gotham, mentre dall’altro il ritorno di Catwoman scombussolerà i piani e il destino della stessa sarà certamente il pezzo forte del quarto episodio (ammesso e non concesso che ne avrà uno, di pezzo forte). Bane e soprattutto il Joker plasmato da Telltale sembrano essere succubi del gentil sesso, così come, in parte, Bruce Wayne.

Ma si tratta di un problema molto marginale il fatto che le donne rivestano ruoli di primo piano. Anzi, questo un problema non lo è per niente. Il guaio è che praticamente tutti i personaggi o quasi, in Fractured Mask, stanno in un limbo per cui è difficile capire da che parte stiano veramente. Questo non sfuma le cose, ma le confonde solamente parecchio al punto tale da fare risultare il tutto né carne né pesce, complice anche una capacità narrativa non proprio eccelsa – a tessere le fila del discorso non c’è Cristopher Nolan, purtroppo, ma Telltale, e si nota.

Se aggiungiamo questo al fatto che in questo terzo episodio non succeda sostanzialmente nulla di rilevante, capirete da soli come Fractured Mask sia di una noia mortale. L’episodio presenta pochissima azione e molti, molti dialoghi, ma la maggior parte di questi sono inutili e/o poco rilevanti, incapaci di fare da scandaglio dell’animo umano per approfondire i personaggi, proprio come nel peggiore dei giochi di ruolo giapponesi. Nel trailer ufficiale di questo episodio, che trovate a fine pagina, potete anche intravedere una scena in cui Wayne e John Doe si trovano davanti a un caffé e a un bicchiere di gelato, rispettivamente. Ecco, per quanto questa potrà anche strapparvi una risata, si tratta una delle cose meno attinenti all’universo batmaniano che mai si sia vista, almeno a parere del sottoscritto. Una scelta del tutto kafkiana di cui ancora non troviamo motivazione logica, se non allungare il brodo.

Come detto, i quick time event sono piuttosto ridotti in termini numerici e allo stesso tempo scelte pesanti che ci abbiano dato da pensare non ce ne sono state. Con tutte le riserve che una constatazione del genere possa avere visto che, come più volte sottolineato su questo sito, si ha spesso e volentieri la sensazione che le nostre decisioni non influenzino granché.

Dulcis in fundo, questo episodio è probabilmente uno dei più poveri dell’intero curriculum Telltale per ciò che attiene la varietà del gameplay; al di là di selezionare cosa dire e premere i pulsanti come indicato a schermo, non faremo altro che risolvere un enigma (imbecille) e indagare in maniera del tutto superficiale e inutile su quanto contenuto all’interno di un edificio.

Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.

5 Commenti

Comments are closed.