Black Clover Quartet Knights – Recensione

Sviluppatore: Bandai Namco Publisher: Bandai Namco Piattaforma: PS4 Genere: Azione Giocatori: 1 (Online: 2-8 online) PEGI: 12 Prezzo: 59,99 € Italiano:

Bandai Namco ha da sempre dedicato gran parte delle proprie risorse per l’acquisizione e la creazione di giochi dedicati agli anime più in voga del momento. Dopo il buon lavoro fatto registrare con Naruto to Boruto: Shinobi Striker, i ragazzi di questa software house si sono lanciati nella produzione di alcuni titoli dedicati alle nuove opere del panorama dei battle shonen. Dopo la “fine” di Naruto, infatti, si è creato un grande vuoto che con il tempo sta venendo colmato da opere come My Hero Academia e, appunto, Black Clover.

Scritto e disegnato da Yūki Tabata, Black Clover ha fatto il suo debutto sulle pagine di Weekly Shonen Jump nel 2015 e ha subito saputo attirare su di sé molti fan dei cercoteri, fan rimasti purtroppo senza punti di riferimento. Bandai Namco ha quindi raccolto al volo questa possibilità, regalandoci un titolo che si discosta molto da quanto proposto in passato, sia in termini di gameplay che di storyline. Afferrate quindi il vostro grimorio e preparatevi a fare la conoscenza di Asta e della sua combriccola di combattenti.

No magia, no party!

Nel mondo di Black Clover la magia regola ogni cosa. I maghi più forti sono a capo della società e si occupano della protezione e della crescita del popolo, mentre i più giovani sognano di diventare un Imperatore dei maghi. In tutto questo ha trovato posto Asta, un giovane combattente senza alcuna abilità. Proprio come la serie prodotta da Masashi Kishimoto, questa particolare caratteristica del nostro protagonista provoca, nella gente del suo villaggio, un senso di paura poiché vista come un cattivo auspicio.

Il giovane Asta, insieme all’amico/rivale Yuno, è comunque determinato a diventare un abile combattente e, grazie a una particolare spada capace di assorbire gli incantesimi, inizierà il suo viaggio come membro del Toro nero, una gilda composta dai maghi che nessuno vuole. Bandai Namco ha voluto questa volta puntare su qualcosa di nuovo e questo ha portato alla stesura di una trama inedita, anche se non completamente slegata dal filone principale. Asta e il suo gruppo, comandato dal prestante capitano Yami, se la vedranno infatti con una minaccia proveniente dal passato. Lord Freese, ucciso molti anni prima da un gruppo di nobili, e sua figlia Karna cercheranno vendetta contro quelle famiglie che hanno contribuito alla loro caduta.

La storia proposta in Black Clover Quartet Knights si dimostrerà, nonostante la breve durata, molto interessante e avvincente. Bisogna dire però che in questa opera verrà messa completamente da parte la rivalità con Yuno, relegato a semplice comparsa, così come molti dei personaggi che nell’anime ricoprono un ruolo chiave verranno completamente dimenticati o, nei casi più fortunati, semplicemente citati.

La campagna principale, composta da una decina di missioni che tramite un espediente narrativo dovranno essere giocate due volte, potrà essere completata in una manciata di ore. Tutto questo perché la modalità storia ha la funzione di semplice tutorial, al fine di buttarsi, una volta completata, nel più ostico mondo dei combattimenti online.

Aggressore o guaritore? A te la scelta…

Le missioni della campagna principale avranno il mero compito di introdurre tutte le possibilità offerte dalle sfide online. Black Clover Quartet Knights non è infatti il solito action in terza persona, ma è un vero e proprio titolo competitivo che strizza l’occhio a Overwatch e ai MOBA più diffusi. In due squadre da quattro giocatori l’una, i combattenti dovranno darsi battaglia in diverse modalità di gioco con l’unico obiettivo di sovrastare l’avversario.

Gran parte delle modalità sono state però prese di peso da altre produzioni. Ecco che quindi ci troveremo a fare i conti con il classico Controllo, in cui si dovrà prendere possesso di determinate zone prima dei nostri avversari; con Conquista il cristallo, dove il compito sarà quello di proteggere la preziosa pietra e scortarla fino alla vostra base; e infine con Caccia al tesoro, una particolare modalità in cui si dovranno recuperare alcune chiavi sparse per la mappa, utili per aprire alcuni forzieri e aumentare il proprio punteggio. Una volta completata una partita verranno quindi assegnati punti utili per salire di grado e della moneta in-game che potrà essere spesa per acquistare personalizzazioni e costumi per i vostri personaggi preferiti.

Concluso l’argomento modalità, è ora di fare i conti con l’aspetto più riuscito di questo titolo: il gameplay. Fin dalle prime missioni apparirà chiara la qualità del lavoro di Bandai Namco per riprodurre su schermo la spettacolarità dei combattimenti tipici dell’anime. Ecco che quindi, grazie anche a un ottimo comparto tecnico, in breve tempo il nostro schermo si riempirà di scintille ed effetti speciali dettati dall’utilizzo dei nostri incantesimi. Ogni personaggio disporrà di un set unico di abilità, così come unico sarà anche il suo moveset. Insieme a un incantesimo base d’attacco e uno difensivo, tramite i tasti dorsali alti sarà possibile lanciare un potente attacco magico, disponibile dopo aver riempito la barra dedicata, e anche un incantesimo di collegamento che vi permetterà di counterare i nemici.

Per avere la meglio sui vostri avversari non basterà però lanciarsi a testa bassa, ma servirà oculatezza tattica e rispetto verso il ruolo ricoperto dal vostro personaggio. Esistono infatti quattro tipologie di personaggio: l’aggressore, portato all’attacco ignorante; il guaritore, fondamentale per castare incantesimi curativi; il tiratore, specializzato nel lancio di incantesimi dalla distanza; e infine il supporto che, tramite il lancio di potenti scudi, garantirà un maggiore potere difensivo a tutto il gruppo. In aggiunta a tutto questo, bisogna anche fare i conti con un sistema di carte personalizzabile molto simile a quanto visto su Paladins. Ogni personaggio potrà infatti essere potenziato grazie ad alcune carte acquistabili che forniranno particolari bonus in combattimento. Non saranno fondamentali, ma per competere a ottimi livelli bisognerà prendere dimestichezza anche con questa funzione.

Dobbiamo fare i conti infine con l’unico (vero e grave) problema, non solo di Black Clover, ma di molti esponenti di questo genere: la mancanza di giocatori. Gli sviluppatori hanno comunque provato a mettere una pezza grazie ai bot, che riempiranno i posti mancanti durante il matchmaking, ma il risultato non sarà quasi mai soddisfacente. I bot verranno inseriti completamente a caso, senza contare la vostra classe o quella degli altri giocatori e finiranno troppo spesso per penalizzare la squadra piuttosto che aiutarla. Un fattore tutt’altro che positivo in un gioco dove la competizione dovrebbe essere al primo posto.

Una grafica degna dell’anime

Nonostante un comparto narrativo sbrigativo e un gameplay caratterizzato da modalità che non brillano per varietà, un aspetto che risulta ottimamente implementato è quello relativo al comparto tecnico. Grazie all’utilizzo del cel-shading il risultato ottenuto dagli sviluppatori riesce a rendere degnamente omaggio alla controparte fumettistica prodotta da Yūki Tabata. I combattimenti saranno infatti fluidi e spettacolari, così come spettacolare sarà concatenare le diverse abilità per vaporizzare velocemente i vostri avversari. Il livello raggiunto può essere paragonato agli ultimi capitoli di One Piece (Burning Blood) e Naruto Shippuden (Ultimate Ninja Storm 4 e Shinobi Striker).

Le scene di intermezzo, simili in tutto e per tutto alla controparte animata, saranno la vera chicca di questa produzione. Anche il comparto audio si dimostrerà all’altezza, regalandoci effetti sonori potenti che ci daranno la reale sensazione di essere sul campo di battaglia. Le ottime musiche scelte e un doppiaggio di ottimo livello, ormai la norma per questo tipo di produzioni, contribuiranno a rendere l’esperienza più fedele possibile all’opera originale. Trova posto anche una discreta localizzazione in italiano che, parola più parola meno, riesce a rendere il titolo godibile anche dai boicottatori dei titoli sottotitolati in inglese.

Black Clover Quartet Knights non è assolutamente un brutto gioco, anzi, riesce a trasmettere perfettamente l’atmosfera di questo universo in maniera concisa e di impatto. Il problema principale riguarda il genere su cui si è puntato, troppo dipendente dal numero di giocatori e che quindi finisce inevitabilmente per affossarne la valutazione. Detto questo, se siete amanti di questa serie, allora avrete di sicuro già acquistato il gioco; se siete invece semplici amanti del mondo anime o cercate un titolo originale e ben fatto, questo titolo potrebbe regalarvi non poche soddisfazioni.

Trofeisticamente parlando: un grimorio di trofei

Nonostante si tratti di un titolo principalmente online, il Platino di questo Black Clover Quartet Knights sarà uno dei più semplici per questo genere. Se controllate la lista trofei, già presente sul nostro forum, noterete che gli unici obiettivi un po’ più lunghi saranno quelli dedicati all’ottenimento di una vittoria con ogni singolo personaggio disponibile. Una volta fatto questo e completate le varie sfide, il Platino sarà solo una formalità.

VERDETTO

Con Black Clover Quartet Knights i ragazzi di Bandai Namco hanno voluto regalare agli amanti di questa serie qualcosa di nuovo. Avremo a disposizione una storia completamente inedita e una forte componente competitiva. Peccato però che la natura del gioco sia in rete, e che i giocatori reperibili sono veramente pochini, rimpiazzati da bot che compromettono l'esperienza di gioco. Un comparto tecnico sopra la media e un gameplay profondo non sono in grado, da soli, di far raggiungere a questa produzione i livelli che merita. Un titolo divertente, ma ancora troppo acerbo.

Guida ai Voti

Ivan Presutto
Ivan, tra studio e basket, riesce a ritagliarsi il suo angolo della giornata per immergersi nel magico mondo dei videogiochi. Gioca un po' di tutto ma i generi preferiti sono: gli shooter (TPS e FPS) e gli action (in particolar modo quelli con una forte componente stealth). Se gli date un controller... sogna!