Black Legend – Recensione

Sviluppatore: Warcave Publisher: Warcave Piattaforma: PS4 Genere: Strategico Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 29,99 € Italiano:

In una cittadina del XVII secolo una misteriosa nebbia compare dal nulla e crea scompiglio tra gli abitanti spaesati. L’incipit del nuovo videogioco di Warcave è ammantato di mistero e suspense, l’ambientazione è intrigante ed estremamente promettente. Ma il gioco di ruolo a turni che ci propongono sarà all’altezza delle premesse? Potete scoprirlo leggendo la nostra recensione di Black Legend.

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La nebbia nasconde i pericoli e i criminali ci sguazzano

Durante l’avvio del gioco una bella cutscene ci introduce al mondo tetro e oscuro di Black Legend e ci viene illustrato cosa sta accadendo nella piccola città portuale di Grant. Una misteriosa e innaturale nebbia ha fatto la sua improvvisa comparsa tra le strade della città. Questa nebbia non limita solo la vista, ma, cosa ben più grave, fa impazzire chi la respira trasformando gli innocui abitanti in pericolosi invasati che vogliono uccidere chiunque incroci la loro strada. Fin dalle prime battute ci viene svelato che quest’evento è tutt’altro che naturale ed è opera di una alchimista pazzo di nome Mefisto. Questo è a capo di un culto che prende il nome proprio da sé stesso: il Culto di Mefisto. L’inquietante setta vuole prendere il controllo di Grant, e non solo di questa piccola città…

Il nostro ruolo sarà quello di capitanare un gruppo di manigoldi che, in cambio della grazia per i loro crimini, proverà a sventare le pericolose macchinazioni di Mefisto e salvare Grant dalle sue grinfie. La trama non è estremamente originale e i pochi colpi di scena si assestano verso la seconda parte del gioco. Ma, quello che più affascina di Black Legend, è l’alone di mistero che aleggia; l’ambientazione è davvero bella e azzeccata, peccato che il gameplay non sia all’altezza dell’atmosfera che è stata creata.

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La nebbia non nasconde i difetti del gameplay

Black Legend si inserisce in una nutrita schiera di giochi a turni che hanno fatto la gioia di abili strateghi e cervellotici calcolatori di probabilità e intrecci di abilità. Però avvisiamo questo tipo di videogiocatori che, purtroppo, resterà deluso dallo sviluppo di questo videogame. Ma andiamo con ordine. La maggior parte degli scontri avverrà mentre esploriamo o ci dirigiamo nel luogo deputato per compiere le varie quest. I nemici hanno un cono di visuale che sarà ben evidenziato da contorni rossi e starà a noi cercare di evitare lo scontro non facendoci scorgere oppure metterci in bella mostra per incrociare le armi. All’inizio dello scontro dovremo posizionare i nostri uomini in una griglia in maniera da trarne il maggior vantaggio possibile.

Dopodiché prende avvio il combattimento vero e proprio. L’iniziativa sarà sempre nostra e potremo comandare i diversi personaggi che hanno a disposizione un numero di punti azione predeterminato. Con questi punti potremo compiere una o due azioni ogni turno e ne avremo a disposizione altri per il movimento del personaggio. Le azioni da fare si dividono in: attacchi catalizzatori, attacchi speciali e l’utilizzo di oggetti speciali, come pozioni per la cura oppure l’utilizzo di rocce, coltelli o bombe da lanciare al nemico. Nulla di nuovo sotto la nebbia, per ora…

L’innovazione di Black Legend consiste nell’uso degli umori, teoria tanto cara ai medici del passato e ripresa dai ragazzi di Warcave. L’idea è simpatica e originale e potrebbe essere in grado di dare un quid in più ai soliti schemi di azione dei giochi a turni, peccato che sia applicata in maniera pessima. Ecco come funziona: gli attacchi speciali saranno in grado di creare delle alterazioni di stato ai nemici – attenzione perché anche i nostri personaggi potranno esserne influenzati. A seguito di questo tipo di attacco, il nemico accumulerà le varie alterazioni. Queste sono di quattro tipi diversi: nero, bianco, giallo e rosso. Tutto ciò fino a quando un attacco catalizzatore farà esplodere quest’accumulo umorale infliggendo al malcapitato una notevole quantità di danni. L’idea, come dicevamo, è buona, peccato che si riveli una lama a doppio taglio, perché il combattimento si limiterà a infliggere alterazioni a destra e sinistra, facendo perdere l’utilità degli altri effetti ai nostri attacchi speciali. In sintesi questa meccanica renderà noiosa e ripetitiva la parte più importante di tutto il videogioco, cioè i combattimenti.

Ne ferisce più la spada che la penna

E’ un peccato che questo aspetto di Black Legend non sia riuscito bene, perché ci sono altre ottime cose nel videogioco. Interessante infatti è la possibilità di far cambiare classe ai nostri personaggi semplicemente equipaggiando un’altra arma e anche il poter “ricordare” gli attacchi speciali imparati mentre si interpretava la precedente specializzazione. Ma anche qui qualcosa non funziona. Infatti, nonostante le numerosi classi disponibili, queste si riveleranno poco utili perché la cosa più importante degli attacchi speciali sarà l’alterazione umorale e si perderà così la profondità del poter miscelare le varie abilità delle diverse classi.

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A livello tecnico Black Legend è ben fatto, il frame rate è stabile e rimane elevato per tutto il tempo, non abbiamo riscontrato bug particolari o altri problemi. La grafica non è estremamente curata ma, dato il budget dello studio, è stato fatto un ottimo lavoro. Anche la parte sonora è senza infamia né lode e quindi la possiamo approvare tranquillamente. Avremmo voluto un po’ più di cura nel menù dei personaggi, che risulta un po’ caotico e poco semplice da navigare. Purtroppo tutto il videogioco è in inglese, e anche piuttosto complicato, quindi vi consigliamo di avere una ottima padronanza della lingua prima di affrontare Grant e le sue strade.

Trofeisticamente parlando: la nebbia non ci impedirà di arrivare a destinazione

I trofei di Black Legend non sono molto numerosi e per guadagnare il Platino non dovremo sudare moltissimo. Infatti basterà arrivare alla fine del gioco a difficoltà Hard e completare tutte le quest secondarie richieste. L’unico trofeo impegnativo sarà quello per cui dovremo trovare tutte le armi presenti, cosa che potrebbe richiedere un po’ di noiosa esplorazione.

VERDETTO

Black Legend riesce a farvi immergere in un'atmosfera cupa e avvolgente, come la nebbia presente nel videogioco. Purtroppo non è solo la strada che non si vede bene, ma anche il gameplay, con i combattimenti che risulteranno ripetitivi e noiosi. Se cercate una storia carina e vi piacciono gli strategici a turni, però, potreste dargli una possibilità.

Guida ai Voti

Daniele Citerio
Lo zio "citte", avete presente quello zio strano che fa cose strane in posti strani? Arrampica pareti di roccia su alte montagne, scala le cascate di ghiaccio, fa yoga in mezzo alla spiaggia e poi, ve lo trovate in salotto attaccato alla play a giocare senza manco considerarvi? Ecco, sono io!