Blasphemous – Recensione

Sviluppatore: The Game Kitchen Publisher: Team17 Piattaforma: PS4 Genere: Metroidvania Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 24,99 € Italiano:

“Il cammino dell’uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te”.
Ezechiele, 25:17

Blasphemous, grande perla del genere metroidvania, sviluppata da The Game Kitchen e pubblicata da Team17, ci trasporta a Cvstodia, una terra in cui la religione faceva da pilastro portante della società locale, una terra che oggi però risulta essere desolata e popolata da indicibili creature, generate dalla stessa religione che i locali predicavano, dopo che la morte della divinità massima generò il Miracolo. Questa fu un’entità che non fece altro che distorcere la realtà in cui gli abitanti vivevano, portando sofferenza e tragedia nelle loro vite. Ma oltre a una lore ben congeniata dagli sviluppatori, il gioco in sé nasconde anche fantastiche meccaniche platform e un pizzico di GdR, che renderanno più variopinto e divertente il viaggio dei giocatori. Ma di questo parleremo a tempo debito, qualche rigo più sotto. Ora non ci resta che darvi il benvenuto a Cvstodia. Fatevi il segno della croce, cari amici, vi servirà.

Blasphemous

Antiphona ad introitum – In nomine Patris

Benvenuti, cari fratelli, a Cvstodia, la terra del Signore Dio nostro, che una volta portava prosperità e pace al regno. Inchinatevi, cari amici, e pregate la sua figura contorta e trasformata in un albero, egli arriverà nei vostri cuori e vi racconterà della sua potenza e maestosità. Ma il nostro Signore sarà destinato a perire, e purtroppo a favorire il Miracolo, generato dal suo corpo tramutato in tronco, che distorcerà e distruggerà Cvstodia per come la conosciamo, rendendo vivi i peccati e facendo soffrire ogni forma di vita esistente. O misericordioso Penitente, che con il tuo voto hai deciso di restare muto, aiutaci a sopravvivere in questo nefasto mondo, difendici con la tua possente spada Mea Culpa, e poni fine a questo disastro!

Tortuoso è il cammino del Penitente, che ritornando dalla morte si ritroverà a vagare tra ciò che erano i resti della confraternita di cui egli faceva parte, incontrando già da subito le immonde creature che ormai popolano questa povera terra. Brandendo Mea Culpa si è difeso fino alla fine, utilizzando le ultime Preghiere salvatesi dal Miracolo ha potuto contrattaccare e non perdere mai la fede, le Reliquie e le Ossa di chi è perito prima di lui in questa impresa, ritrovate durante il tragitto, hanno potuto aiutarlo a superare ostacoli, donandogli abilità forse inconcepibili per un semplice umano! Ma il suo cammino non fu solitario, no, poiché attraversando gli ormai ignobili luoghi che formano Cvstodia, egli ha incontrato i pochi sopravvissuti a questo scempio: una città, Albero, popolata dà una confraternita il cui unico scopo è aiutare il prossimo, un pellegrino, un sacerdote e altri, che il Penitente, misericordioso quale è, accetterà di aiutare, in cambio di sacre reliquie atte a rendere più semplice questa tortuosa missione!

Blasphemous

Venite benedicti – Et Filii

O misericordioso Penitente, che tra campi di battaglia, cimiteri perduti, antiche catacombe e crepuscolari catene montuose ti sei mosso, agitando con possanza la tua grandiosa spada. Durante il tuo tortuoso cammino hai trovato aree non segnalate dalla mappa che sfogliavi per non perdere la strada, esse nascondevano i più preziosi tesori e anche santissime figure ormai colpite a morte, ma che con benevolenza e compassione hanno potuto aiutarti rafforzando il tuo spirito e la tua carne, donandoti impellente forza e visioni di nuove abilità per la tua arma, consentendoti di danzare tra i peccati viventi e giustiziare queste immonde creature, facendo calare su di essi la collera divina.

Ma altre entità, venerate da questi spiriti maligni, hanno preso il posto delle divinità benevole che popolavano Cvstodia, entità che tu, mio Penitente, hai dovuto affrontare per proseguire lungo il tuo percorso, entità tanto grandi quanto pericolose, sparse nei meandri più cupi di ogni luogo da te visitato e che, eliminandole, ti hanno avvicinato sempre più alla cupa verità nascosta ai confini del tuo viaggio. Le sacre scritture raccontano di Ten Piedad, per esempio, nascosto al culmine dei Sogni di Misericordia, un demone con le fattezze di uomo e la testa di capra, che tu, Penitente, hai abbattuto con astuzia e potenza, evitando i suoi arti lunghi come radici, o di Melquiades, l’arcivescovo riesumato dal Miracolo, custode della Madre delle Madri, ormai un guscio vuoto e senza anima che si opporrà al tuo voler passare oltre per porre fine a questi oltraggi alla verità. Ma tutte queste mostruosità sono ormai perite sotto i tuoi colpi, e tu, Penitente, hai potuto continuare lungo il tuo cammino.

Professio fidei tridentina – Et Spiritus Sancti

O misericordioso Penitente che ci hai protetti e salvati dagli immondi pericoli di Cvstodia, durante il tuo viaggio hai dovuto affrontare diversi ostacoli per arrivare alla conclusione della tua missione. Tra le rovine di Jondo o nella Biblioteca delle Parole Negate, strani macchinari hanno minato il tuo spirito, e nascondevano stanze segrete o modi per continuare il tuo pellegrinaggio, muovendo ora quella piattaforma ora quell’altra, o mostrando irti pericoli dove i più coraggiosi sono periti, aprendo strettoie più tenebrose di una foresta notturna o botole più profonde dell’inferno, che avrebbero potuto portarti a morte certa o verso una nuova e calda luce prodotta dagli altari che ti aiuteranno a tenere la mente ben salda sui tuoi progressi, confortevoli come il calore di un piccolo falò.

Ben aperti furono i tuoi occhi, che ti permisero di scorgere una invisibile parete nella Cisterna Sconsacrata, che ti permise di incontrare quella santissima figura che potenziò le tue carni, per sopportare più a lungo il dolore inflitto dai tuoi nemici o permetterti di recuperare un frammento di colpa perso, qualora le tue forze avessero deciso di abbandonarti durante un combattimento. Il tuo senso di colpa, o caro Penitente, che hai ripulito recuperando i frammenti del tuo essere, lasciati sul luogo in cui sei caduto sotto i colpi delle creature nemiche, o pregando le divinità che portavano il simbolo tipico del tuo fervore ma che nascondevano anch’esse un terribile mistero. Un mistero che, dopo essere stato svelato, ti ha condotto alla pura e cruda verità, dopo che la potente spada si fu impregnata del sangue del tuo ultimo nemico. O misericordioso Penitente che hai deciso di restare muto come voto alla tua fede, lodiamo le tue gesta, ora e sempre, sperando ogni giorno che la nobiltà della tua impresa arrivi anche alle orecchie più chiuse o agli occhi più ciechi! Preghiamo.

Blasphemous

Canto – Lauda Sion

Cari fedeli del Primo Miracolo, ricca di canti e melodie fu l’avventura del Penitente nelle terre di Cvstodia, dai ritmi malinconici e romantici, ma anche carichi di rabbia e adrenalina. Musiche che non hanno fatto altro che accompagnare le atmosfere di un mondo ormai devastato e disegnato con cura. Rossi e violacei tramonti, le cupe rovine di una cattedrale, Jondo, la più grande e maestosa opera del fabbro Lindquist, una campana capovolta che separa un mondo infernale da un mondo umano ridotto in polvere, o il bianco candido del regno dei Pellegrini Silenti. Ambienti, che sembrano essere dei dipinti, disegnati utilizzando una tecnica particolare, quasi vicina al puntinismo, ma che in realtà sono composti da “piccoli elementi di immagine” che formeranno poi qualcosa di più grande e maestoso, come ha voluto la volontà di ciò che è al di sopra di noi.

Blasphemous

Trofeisticamente parlando: Pater et Filius et Spiritus Sanctus

Cari fedeli, voi che, come il misericordioso Penitente, vi siete lanciati in un’impresa volta a raggiungere l’agognata coppa di Platino, preparatevi a un cammino mediamente lungo e tortuoso, caratterizzato da missioni che vi verranno assegnati dagli abitanti ancora di vivi di Cvstodia e da un gran numero di collezionabili da raccogliere, che siano reliquie sacre o preghiere non importa, poiché il trofeo più ostico da conseguire sarà quello di accompagnare il Penitente alla scoperta del 100% del suo viaggio e che richiederà quindi di raccogliere, completare ed esplorare anche il più piccolo frammento della mappa di gioco, il tutto in un’unica avventura. Ma tranquilli, cari fedeli, decisi ad aiutarvi nell’impresa abbiamo stilato una guida ai trofei, che vi terrà compagnia durante tutto il percorso.

Ite, Missa est.
Deo gratias.

VERDETTO

Blasphemous ci lancia nelle terre di Cvstodia, una volta prosperose ma ormai corrotte da un'emanazione della divinità che la popolazione locale venerava: il Miracolo. Il giocatore vestirà i panni del Penitente e, muovendosi in scenari egregiamente sviluppati tramite pixel art, dovrà affrontare indicibili creature e fantastici boss, anch'essi con un design degno di nota. I comandi semplici e intuitivi non renderanno più facile l'avventura, che in alcune scelte di narrazione o di gameplay si rifà in positivo ai souls-like. Nota d'onore alla colonna sonora sapientemente costruita e che calza a pennello con il gioco. Punitivo e soddisfacente quanto basta, Blasphemous risulta essere una vera perla dei metroidvania che saprà regalare tanto divertimento agli amanti del genere e non.

Guida ai Voti

Raffaele Verde
Anche se i videogiochi sono la sua passione, fin dalla tenera età, continua, ancora oggi a cercare di capirci qualcosa, ovviamente senza riuscirci.