Bomba Star! Torneo – Recensione

Bomba Star! Torneo, il cui titolo originale è Blast Zone! Tournament, ha come obiettivo quello di portare nel mondo videoludico moderno, inondato dai videogiochi online e dal competitivo (anche professionale), uno stile nato nel lontano 1983 con il primo, storico, Bomberman. Nell’arco di questi trentacinque anni, la formula del meritato successo riscontrato da Hudson Soft è stata ripresa spesso. Alcuni hanno provato miseramente a copiare, altri ne hanno ripreso le configurazioni generali e le hanno sfruttate per creare dei minigiochi (in merito a ciò, basti pensare a Crash Bash). In quale categoria risiederà Victoria Lap Games? Scopritelo nella nostra recensione!

Bomba Star! Torneo Recensione

Il tutorial-Odissea

La prima cosa da fare è stata la modalità single player con annesso tutorial, necessario per imparare tutte le dinamiche del gioco. Il concept generale è molto semplice. Bomba Star! altro non è che uno show televisivo dove centinaia di concorrenti si affrontano a bombe in faccia per divertire il pubblico e vincere un montepremi. Questa semplice cornice narrativa rimane comunque ai margini del gameplay, il quale gode di vita propria e che, insieme alla personalizzazione dell’avatar, è (o dovrebbe essere) la leva competitiva del titolo sviluppato da Victoria Lap Games.

La modalità single player conta ben duecentoquaranta livelli, molti dei quali concepiti per imparare a padroneggiare tutte le possibilità di gameplay che Bomba Star! ha da offrire. Imparerete a conoscere tutti i power-up, a sfruttare l’ambiente a vostro favore e soprattutto ad allenare il vostro occhio nel controllo di tutte le insidie nascoste nella mappa e provocate dagli avversari. Siamo onesti con voi, non abbiamo completato tutti i livelli perché non riteniamo fosse necessario arrivare fino in fondo per porvi un’analisi esaustiva del prodotto.

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(CTRL+C) + (CTRL+V)

La modalità di gioco è pari pari quella di Bomberman. Siete un avatar dentro un’arena rettangolare composta da muri indistruttibili e da ostacoli che invece possono essere rimossi con le bombe. Il gameplay consiste nel piazzare esplosivi che provocheranno un “+” di fuoco e fiamme, in modo da aprirvi la strada verso i power-up desiderati ed eliminare i vostri avversari, che dovranno fare lo stesso. L’ultimo che rimane in piedi vince. I power-up principali aumentano la quantità di bombe che potete posizionare, la dimensione dell’esplosione, la velocità di movimento e il tipo di bomba (bomba chiodata, pacchetto C4 e così via). Sarà inoltre possibile raccogliere dei power-up che vi consentono di utilizzare abilità peculiari un numero limitato di volte, come il tradizionale calcio alla bomba o la possibilità di raccoglierla e lanciarla oltre gli ostacoli.

Victoria Lap Games ha fallito nel suo intento di modernizzare Bomberman e renderlo un’esperienza coinvolgente online. Siamo chiari, non siamo iscritti al partito del “prima era meglio” o del “se copi, sei per forza peggiore”. Bomba Star! non è un fallimento perché non apporta sostanzialmente nessuna novità al famoso brand di riferimento. Se a scuola copi il compito da uno che prende 8, e lo prendi anche tu, hai fatto un ottimo lavoro, almeno stando all’apparenza. Se copi il compito ma lo filtri con le tue capacità e la tua conoscenza e prendi 9, hai apportato una evoluzione. Se copi cercando di cambiare qualcosa e prendi 5, allora hai fatto cilecca. Questo è il caso di Bomba Star!, perché il processo di modernizzazione si sgretola laddove sarebbe invece dovuto emergere.

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Personalizzare senza personalità

La personalizzazione dell’avatar, estremamente decantata dagli sviluppatori con numeri spaziali, si rivela essere del tutto priva di personalità. Creare quattrocento cappelli/capigliature, trecento busti e centoventi volti non implica che l’avatar diventi personalizzabile. Il design degli accessori estetici è piatto e gli avatar che creiamo non esprimono in alcun modo la nostra personalità, bensì ci limiteremo spesso a fare un’accozzaglia di roba rara per dire “guarda, io l’ho trovato e tu no!”. Manca inoltre la possibilità di sbloccare determinati accessori con le proprie performance. Mostrare agli altri che sei riuscito a compiere una determinata impresa sfoggiando un cappello esclusivo sarebbe stato appagante, invece tutto si limita alla tristissima loot box acquistabile dallo store e ottenibile a ogni level-up dell’account (quantomeno frequente).

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Online è tutto meglio!

Incomberemo nel vero e proprio disastro nel momento in cui avvieremo una partita online (i server sono, al momento, piuttosto popolati, dunque i tempi di attesa saranno fortunatamente brevi). Tutto ciò che ci viene insegnato nella modalità single player, ossia calcolare bene le traiettorie delle esplosioni e muoversi con intelligenza, al contempo cercando di chiudere l’avversario negli angoli, viene del tutto preso e smembrato nella modalità online. Quest’ultima sarebbe dovuta invece essere l’incoronazione definitiva, vista la possibilità di giocare contro intelligenze reali e quindi sempre variabili.

Purtroppo il tutto si limiterà a una zuffa caotica dove, in base al numero di partecipanti (che può raggiungere i trentadue giocatori complessivi), è del tutto impossibile capire cosa sta succedendo. Il caos vince sulla strategia, ci ritroveremo a posizionare bombe senza una strategia annessa e a muoverci sempre e solo dietro gli angoli perché risulterà impossibile prevedere le esplosioni di una ventina di bombe contemporaneamente e di cui non conosciamo l’intensità esplosiva. Inoltre capiterà spesso di ritrovarsi in molti nello stesso angolo e quindi di confondere il proprio avatar con quelli avversari. Abbiamo notato infine che molti giocatori si concentrano prevalentemente sul non morire e spesso giocano passivamente, inibendo del tutto l’esperienza che il gioco dovrebbe regalare.

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Qualcosa è da salvare

Al netto del fallimento riguardo alla personalizzazione e alla modalità online, che necessariamente ci costringe ad assegnare un’insufficienza a Bomba Star!, il lavoro di Victoria Lap Games sfugge dall’abisso grazie al già citato lavoro grafico, il quale ha permesso di creare arene di gioco con buon gusto stilistico.

Godibili anche le tracce musicali, composte su Fabric Tazman Audio. Lo stile dei menù varia fra il synthwave e la techno, passando saltuariamente a qualche frase dubstep, mentre in partita ascolteremo dei simpatici motivetti in loop. Sono inoltre disponibili sei modalità online, tra cui spiccano Bombaboom e Zombie. Mal gestita invece la Respawn, mentre quella Tutti vs tutti, come detto precedentemente, vedrà dominare il caos, soprattutto se si raggiunge la quota di trentadue giocatori partecipanti.

Trofeisticamente parlando: un’altra Odissea

Mettere le mani sul Platino di Bomba Star! Torneo è un’impresa particolarmente ostica per via del tempo che richiederà. La maggior parte dei trofei riguarda il reparto online, nel quale dovrete giocare almeno tremila partite. Indipendentemente dal fatto che il gioco possa piacervi o meno, non c’è la sicurezza che i server rimarranno popolati così a lungo.

Giovanni Paolini
Catalizzatore di flame sul web e drogato seriale di fantacalcio, Giovanni vede il videogioco come un'espressione artistica piuttosto che come un mero intrattenimento privo di contenuti significativi. Per questo motivo, ripudia il 90% dei AAA e si tuffa sfacciatamente nel mercato indipendente, rimanendone il più delle volte scottato seppur senza rimorsi. Amante della musica di qualità, delle narrazioni articolate e di design ispirati, si è tuttavia mostrato fin dall'adolescenza ossessivamente attratto dai personaggi femminili antropomorfi, mistici o animati, universalmente conosciuti come waifu. Rappresenta orgogliosamente la vena toscana del Bit.