Chess Ultra – Recensione

Sviluppatore: Ripstone Publisher: Ripstone Piattaforma: PS4 Genere: Simulazione Giocatori: 1-2 (Online: 2-6) PEGI: 3 Prezzo: 12,99 € Italiano:

Il celebre culto degli scacchi viene considerato come una delle pratiche ricreative più antiche del mondo e leggenda narra che le storiche battaglie decisive siano state prima combattute faccia a faccia sulla illustre scacchiera dalle sessantaquattro caselle colorate alternativamente di bianco e di nero. Lo spirito del gioco è pronto a tornare. Chess Ultra, sviluppato dalla casa inglese Ripstone, noti per aver realizzato Pure Chess e Table Top Racing, è a vostra completa disposizione e vanta diversi punti di forza e, mostrando l’altro lato della medaglia, diversi punti deboli.

Apertura di gioco aperto

Entrati a far parte del glorioso circolo degli scacchisti, dopo una rilassante presentazione dell’ambiente circostante, ci verranno proposte le quattro attività che potremo intraprendere: partita singola, torneo, sfide e tutorial. Partiamo proprio da quest’ultimo; i preziosi insegnamenti offerti dal titolo istruiscono i nuovi seguaci, e i facoltosi cultori leggermente arrugginiti, attraverso un’ampia guida accuratamente realizzata che varia dai fondamentali movimenti di base eseguiti da ogni singolo pezzo, con una prova pratica delle nozioni apprese sul momento, fino ad arrivare a studi di strategie avanzate, scoprendo e spiegando tattiche quali l’attacco doppio, l’inchiodatura e l’infilata.

La partita singola ha il fine di mettere in mostra le conoscenze acquisite, tramite il precedente tutorial o grazie al nostro ingegno, e di scontrarci con l’intelligenza artificiale, decidendo uno dei dieci livelli di difficoltà impostabili, esordendo da un banale novizio e puntando via via al più sapiente Gran Maestro. Come la professione scacchistica prevede, i livelli di difficoltà sono caratterizzati dal consueto sistema valutativo ELO, sfruttato per calcolare la forza relativa di un giocatore.

Prima di cominciare, si ha la possibilità di decidere diverse opzioni aggiuntive. La prima è il lato con cui iniziare la partita, quindi o bianco o nero. La seconda è l’eventualità del controllo del tempo attraverso il classico orologio da scacchi, selezionabile tra: blitz, partita di 5 minuti; classico, partita di 45 minuti; Fischer, 30 minuti con 30 secondi aggiuntivi a ogni propria mossa effettuata; e maratona, 24 ore per una singola mossa. La terza, e ultima, è lo sfidante con cui vorremo confrontarci: l’intelligenza artificiale, un amico offline, un conoscente online tramite o un qualsiasi sfidante online.

I tornei sono, come lascia intendere la parola stessa, una serie di sfide tra avversari umani poste a decretare un campione tra tutti i concorrenti. Il numero di partecipanti è selezionabile sulla base di quattro, otto, sedici o trentadue giocatori, a seconda della grandezza del torneo che vorremo creare o a cui vorremo partecipare. Nello stesso momento possiamo prendere parte a un massimo di tre tornei, ognuno con il proprio slot di salvataggio.

Le sfide sono una serie di enigmi creati appositamente per farci ragionare e allenare la mente. Pronti per essere risolti, avremo al servizio undici schemi di rompicapi: i match storici, che dovremo chiudere esattamente nella stessa identica maniera delle partite più belle del secolo, e gli intramontabili matti in determinato numero di mosse, dove dovremmo obbligatoriamente concludere la partita con un scacco matto con una quantità predefinita di mosse, che possono essere stabilite da una a dieci.

Lo sviluppo nel mediogioco

La componente stilistica propone il tipo di pezzi da usare, con un totale di quattro forme a disposizione chiamati rispettivamente Staunton, Williams, Checkers e Fire&Brimstone, e i materiali utilizzati, adoperabili nelle cinque differenti varianti legno, metallo, plastica, righe e, infine, cremisi e sangue.

La decisione della location è anch’essa nelle nostre mani. Ci sono a disposizione quattro differenti scenari ideati per risiedere e competere: Mulholland, un semplice luogo di ritrovo per appassionati; Gomorrah, un macabro spazio ai confini della realtà; Woodburn manor, un rasserenante chalet dotato di somma eleganza; e Musei capitali, una raffinata galleria d’arte adibita a circolo ricreativo.

Scacco matto

Graficamente molto dettagliato e sbalorditivo per l’attenzione ai minimi particolari sia scenici che sui singoli pezzi, Chess Ultra può far invidia a giochi di più alto calibro, supportando uno standard 4K e HDR. Il reparto audio è ugualmente impressionante, offrendo selezioni di rassicurante musica classica, per scaldare l’ambiente, che un orecchio esperto potrebbe riconoscere nell’Ave Maria di Schubert o nell’Eine Kleine Nachtmusik di Mozart, una mossa davvero ammirevole e di gran classe.

Non possiamo, però, fare gli stessi complimenti alla realizzazione del reparto multigiocatore, punto nevralgico, e, detto schiettamente, noioso e stancante. Per quanto riguarda lo scontro offline, parliamo dunque di sfide casalinghe, è utilizzabile solo un joystick e dovremo obbligatoriamente passarcelo di mano in mano a ogni turno. Parlando delle competizioni o, addirittura peggio, dei tornei online, la mancata realizzazione di un matchmaking apposito e la selezione di un avversario pseudocasuale è unicamente folle.

No, non è uno scherzo: pseudocasuale, ovvero verremo associati ad avversari che potrebbero anche non giocare attualmente la nostra stessa partita, lasciando al caso un sistema di tratti totalmente asincroni. Questo significa che se saremo i bianchi, dovremo forzatamente attendere la mossa dell’avversario per continuare la partita. Sia chiaro: se l’avversario dovesse rispondere e noi non ce ne dovessimo accorgere, perderemmo inesorabilmente la partita.

Pur sembrando un lineare gioco scacchistico al pari di tanti suoi colleghi e sebbene potrebbe risultare alquanto anonimo, è con la compatibilità della realtà virtuale che il titolo sfoggia il meglio di sé. Azzarda, e gli riesce veramente bene, donando al giocatore un’affascinante visuale a 360 gradi dei locali adibiti a luoghi di sfida e, ovviamente, della scacchiera dinanzi a lui.

L’apice dell’impressionante esperienza col VR la si raggiunge giocando un match nel territorio Gomorrah. Non competeremo più contro un avversario invisibile comandato dalla IA; avremo davanti a noi il funereo Tristo Mietitore, pronto a rubarci l’anima in caso di sconfitta, con tanto di paesaggio dinamico col procedere della partita. Detto in poche parole, trovarsi faccia a faccia con la Morte personificata è piuttosto inquietante e, allo stesso tempo, avvincente. Scelta particolarmente azzeccata per fare colpo, e vale da solo l’intero acquisto del titolo, facendoci immergere in un mondo con gli occhi di un vero scacchista.

Trofeisticamente parlando: gran maestro internazionale

Chess Ultra, al pari del peso culturale del gioco strategico per antonomasia, mette a disposizione un parco trofei onorevole e di tutto rispetto. I 26 trofei di bronzo, i 7 d’argento e i 5 d’oro metteranno a dura prova le vostre abilità scacchistiche per ambire al prestigioso Platino. Il percorso è lungo e faticoso, con tanti concetti da imparare, ma può lasciarci delle buone basi per diventare il nuovo Garri Kasparov dei nostri tempi.

VERDETTO

Chess Ultra è il rinnovo del gioco degli scacchi su PlayStation 4. Eccellente per la cura dei dettagli ed esemplare per la rivoluzione attraverso compatibilità con il visore di realtà virtuale, mette sotto una nuova luce l'antico culto quasi dimenticato del gioco strategico per definizione. Gli sviluppatori di casa Liverpool devono ritenersi soddisfatti di aver creato un'opera in grado di accendere l'animo e, si spera, di aver riportato in vita un'attività in via di decadimento, in un mondo ormai saturo di computer e tecnologia.

Guida ai Voti

Antonino Gennaro
Appassionato di videogiochi di nuova generazione e collezionista di giochi retrò che hanno fatto di PlayStation il prodotto d'eccellenza che conosciamo oggi. Sono un nerd a 360 gradi: oltre ai videogiochi, apprezzo tutto ciò che è arte per gli occhi. Adoro guardare anime preferibilmente in giapponese, leggere manga di ogni genere, amante del cinema cult e fanatico della fotografia.