Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls – Recensione

Sviluppatore: Spike Chunsoft Publisher: NIS America Piattaforma: PS4 Genere: Azione Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 29,99 € Italiano:

Dopo aver pubblicato su PlayStation 4 Danganronpa 1/2 Reload, NIS America e Spike Chunsoft hanno deciso di portare da PlayStation Vita un altro episodio della saga: parliamo ovviamente di Ultra Despair Girls. Dalla release giapponese sono passati già tre anni (due da quella europea), ma il fascino dell’avventura è rimasto immutato. In attesa del nuovo capitolo della serie principale, Ultra Despair Girls potrebbe rivelarsi un titolo interessante per gli appassionati della saga, ma anche per chi non si è mai avvicinato il brand?

The Warriors of Hope

Partiamo con una premessa, che risponde anche a una domanda dell’incipit. Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls si colloca tra il primo e il secondo episodio della serie principale ed è legato in maniera indissolubile agli altri capitoli della saga. Non avendo mai giocato almeno il primo Danganronpa, è quindi praticamente impossibile seguire la storia, già intricata e complessa di suo. Dopo questo breve ma fondamentale preambolo, partiamo con la trama vera e propria. In questo capitolo impersoneremo Komaru Naegi, sorella di Makoto (protagonista del primo Danganronpa).

Avviato il gioco scopriamo che da tempo Komaru vive confinata in una stanza di hotel, intrappolata da un misterioso rapitore; di lì a poco però la situazione precipiterà e un tenero (si fa per dire) esemplare di Monokuma sfonderà la porta, provando a fare a fettine la nostra giovane protagonista. Entrerà quindi in scena Togami Byakuya (altro volto noto del primo episodio) della Future Foundation che salverà Komaru, donandole inoltre una sorta di pistola a forma di megafono, particolarmente efficace contro i Monokuma.

Una volta fuggita dall’hotel Komaru si accorgerà che la situazione del mondo esterno è tutt’altro che rosea: la città è stata infatti invasa dai poco amichevoli orsi bianchi e neri che uccidono chiunque incontrino. Prima di scoprire cosa c’è dietro la carneficina, Komaru incrocerà Toko Fukawa, anch’essa tra i protagonisti del primo Danganronpa. Chi conosce Toko saprà già dei suoi disturbi di personalità, che la portano a diventare Genocide Jack, terribile serial killer nota per i suoi crimini efferati.

Le due ragazze saranno centrali all’interno di Ultra Despair Girls, sia per la loro funzione nell’economia del gameplay, di cui però parleremo successivamente, che per la loro importanza nella trama. Soprattutto Toko, gode di una caratterizzazione eccellente; che fosse un personaggio interessante lo si era già capito, ma grazie a questo spin-off ne abbiamo avuto la dimostrazione concreta. Doppia personalità a parte, Toko è sagace, ha un umorismo controverso e una personalità forte, oltre a essere follemente innamorata di Togami (motivo del suo viaggio al fianco di Komaru). I personaggi inediti invece, sono forse un gradino sotto a quelli visti negli episodi canonici della saga, ma restano comunque tutti molto ben caratterizzati (io, nel dubbio, non ho capito un tubo. Bene così NdD).

Parlando di nuovi protagonisti, è impossibile non citare gli antagonisti di questo titolo: i Warriors of Hope. Un gruppo composto da cinque bambini, determinati a eliminare ogni adulto dalla faccia della terra per instaurare un regno governato da ragazzini. Uno scenario ai limiti della follia, che ci porterà alle solite scene di violenza inumana a cui ci hanno abituato gli altri episodi della serie. Cinque personalità diverse e tutte molto particolari, di cui Ultra Despair Girls racconta il passato, con i soliti background molto dettagliati, ma soprattutto il futuro, con il loro “innocente” piano di creare un mondo migliore. Komaru e Toko, si ritroveranno all’interno dei sadici giochi dei Warriors of Hope, ai quali dovranno sopravvivere con la forza della speranza.

Come i titoli principali del brand, questo spin-off tocca in maniera profonda e mai scontata temi molto delicati di psiche e animo umano. Spesso ci troviamo di fronte a vere e proprie critiche alla società moderna, con scenari grotteschi che in un certo modo rispecchiano la mentalità arrivista ed egoista dei nostri tempi. Rispetto ai primi due Danganronpa però, questo titolo ha il difetto di fare troppo fan-service che sfocia in siparietti non-sense, colpevoli di rendere meno credibile e immersiva l’esperienza di gioco. Altro aspetto controverso dell’avventura è senza dubbio quello legato ai dialoghi e ai tantissimi testi (documenti, appunti, dossier, note) sparsi per i livelli di gioco; nonostante gran parte dei contenuti sia qualitativamente ottimo, la quantità a volte eccessiva alla lunga potrebbe scoraggiare anche i giocatori più tenaci. Questa caratteristica è riscontrabile anche negli altri episodi della saga, ma in un gioco più action come Ultra Despair Girls tanti dialoghi e scene di intermezzo provocano cali di ritmo molto più percepibili.

Collezionista di orsi

A differenza delle avventure grafiche a cui la serie ci ha abituato, in Ultra Despair Girls ci ritroveremo in un vero e proprio shooter. Gran parte del gioco è dedicata a esplorazione e difesa dai temibili Monokuma grazie al megafono di cui vi parlavamo in precedenza. L’arma donataci da Togami potrà infatti essere utilizzata in diversi modi, grazie ai tanti tipi di proiettili utilizzabili; da funzioni per risolvere piccoli enigmi ambientali come “move” o “detect”, a proiettili per immobilizzare, spingere o semplicemente abbattere i nemici. Ogni situazione e tipo di avversario richiederà un sapiente uso delle diverse abilità della nostra arma, anche se tutto sommato la difficoltà di gioco è talmente bassa che in men che non si dica sarete già dei provetti killer di Monokuma.

Il sistema di gioco è tutto sommato divertente e premia con speciali gettoni (utili a potenziare le armi) se si elimina il nemico colpendo il suo punto debole; la realizzazione è invece un po’ meno esaltante, con un sistema di mira tutt’altro che pratico, forse eccessivamente legnoso, e una telecamera spesso avversa.

Komaru non sarà però l’unica a poter combattere all’interno del gioco; per periodi di tempo limitati sarà possibile utilizzare anche Toko, il cui stile di combattimento rende il gioco un beat’em up a tutti gli effetti. Con l’uso delle forbici di Genocide Jack sarà possibile combattere corpo a corpo, mettendo a segno lunghe e devastanti combo. In sostanza ci siamo trovati tra le mani un gioco che, seppur limitato da evidenti difetti tecnici, offre un gameplay variegato e piuttosto divertente.

Monokuma più bello che mai (forse)

Parlando dell’aspetto tecnico del gioco non possiamo dirci del tutto soddisfatti. Certo, parliamo comunque di un titolo PlayStation Vita portato su PlayStation 4, ma il risultato finale poteva (doveva) forse essere migliore. I modelli dei personaggi sono ottimi, praticamente perfetti, ma tutto il resto appare spoglio. Le ambientazioni sono fin troppo grezze e l’ottima fattura dei modelli non fa altro che accentuare questo stacco di qualità. Di buona fattura invece disegni e cutscene, confermato quindi l’ottimo lavoro svolto anche nei capitoli precedenti. Anche la colonna sonora è all’altezza della situazione, con molti brani e motivetti, inediti o ripresi dalla serie principale. Bene anche il doppiaggio, come sempre disponibile sia in inglese che giapponese. La nota veramente dolente è come al solito quella della localizzazione; neanche Ultra Despair Girls è stato localizzato in italiano e se non avete una certa dimestichezza con l’inglese rischiate di capire poco o nulla di quello che avviene su schermo.

Trofeisticamente parlando: non disperate!

In Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls troverete 36 trofei, Platino compreso. Il trofeo è abbastanza semplice da ottenere, vi basteranno poco più di una decina d’ore e al massimo due run. Completate il gioco senza morire e utilizzate la funzione di “retry”, salvando spesso all’interno dei capitoli, raccogliete tutti i collezionabili e sarete molto vicini al massimo trofeo. Per ulteriori informazioni trovate sul nostro forum l’elenco trofei completo.

VERDETTO

Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls è uno spin-off tutto sommato divertente, grazie alla buona varietà del gameplay, e interessante, in caso vogliate approfondire la trama dei primi due Danganronpa. Il gioco non è esente da difetti, tra cui un gameplay forse troppo semplice e tecnicamente imperfetto, a causa di un sistema di mira e di telecamere poco preciso, e la solita eccessiva verbosità dei personaggi. Tuttavia gli appassionati della saga troveranno tanti riferimenti agli episodi principali della serie che da soli potrebbero valere il prezzo del biglietto. Come per Danganronpa 1/2 Reload sconsigliamo il titolo a chi non si trova molto a suo agio con l'inglese; il gioco infatti non è stato localizzato in italiano e vista la quantità di testi, tra dialoghi e documenti, potreste avere qualche difficoltà a seguire la trama.

Guida ai Voti

Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.