Oltre al rientro dell’emergenza Covid-19, l’estate 2020 verrà ricordata da tutti i videogiocatori più hardcore per il ritorno di un grande classico degli shoot ’em up: Darius. Poco tempo fa, infatti, il nostro Andrea ci aveva permesso di dare un’occhiata a Darius Cozmic Collection Arcade, un’edizione celebrativa contenente tutti quei titoli dedicati a questo frenetico sparatutto che, durante il periodo d’oro delle sale giochi, era possibile provare solo grazie ai vari cabinati dedicati. Con una mossa bizzarra, e in un certo senso insensata, i ragazzi di Taito Corporation hanno immesso sul mercato anche Darius Cozmic Collection Console, una speciale raccolta dedicata a tutti quei titoli usciti sulle home console durante i primi anni Novanta.
Grazie alla riproposizione fedelissima di alcuni capitoli storici del marchio, la serie Darius può così entrare a gamba tesa nel panorama videoludioco moderno, rappresentando un ottimo punto di riferimento per gli amanti del genere o per tutti quelli che si vogliono cimentare in uno shoot ’em up a scorrimento per la prima volta. Le sei versioni proposte (per un totale di nove titoli complessivi) vengono fortunatamente riprodotte fedelmente e, come dimostrano anche le sincerissime descrizioni presenti per ogni titolo, non cercano in alcun modo di nascondere i difetti del passato. Siamo rimasti molto colpiti dal progetto ma, detto sinceramente, ne sentivamo veramente il bisogno?
Un tuffo nel passato
Nella recensione della collection dedicata ai titoli arcade, il nostro Andrea ci aveva presentato dettagliatamente quello che la serie Darius rappresentava e rappresenta per il mondo videoludico. Per tale motivo, eviteremo di riaffrontare l’argomento e ci dedicheremo fin da subito all’analisi di questa raccolta. Disponibile solamente in versione digitale a un prezzo (esageratissimo) di 54,99 euro, la Darius Cozmic Collection Console vuole riproporre sulle console moderne i titoli originali che hanno permesso alla serie di entrare nella storia dei videogiochi. L’offerta è quanto mai corposa dato che ci permette di mettere le mani su una serie di capitoli usciti nel giro di pochi anni su macchine molto diverse. Possiamo così provare Darius II (Mega Drive, versione giapponese), i due SAGAIA (Genesis, versione americana, e Master System, versione europea), i Darius Twin (Super Famicom, versione giapponese, e Super NES, versione americana), Darius Force (Super Famicom, versione giapponese), Super Nova (Super NES, versione americana) e Darius Alpha\Plus (PC Engine, versione giapponese).
Andando però a presentare i vari titoli presenti in questa collection e considerando la presenza della raccolta per i titoli arcade, una domanda viene spontanea: perché i ragazzi di Taito non hanno messo tutto insieme? In verità un’edizione completa esisterebbe pure (la Darius 30th Anniversary Edition), ma purtroppo è stata rilasciata in formato retail esclusivamente per il mercato giapponese. Risolto questo primo problemuccio, bisogna però prendere di petto un’altra cosa piuttosto significativa: il prezzo. Con poco meno di un centinaio di euro vi portate a casa sì una quindicina di giochi di assoluto valore, ma se consideriamo il prezzo a cui vengono proposte simili edizioni, è veramente difficile farsi andar bene una spesa del genere. Ricordiamoci che stiamo parlando di titoli “originali”, che non sono stati rimasterizzati in alcun modo e presentano gli stessi difetti che avevano al momento della loro uscita sugli scaffali.
Senza dubbio la possibilità di permettere ai giocatori più giovani di recuperare sulle console moderne una tra le pietre miliari degli shoot ’em up rappresenta un’ottima occasione per non dimenticarsi del passato e per rendersi conto del ruolo che questi videogiochi hanno avuto nell’evoluzione del medium. Tali collection hanno inoltre l’ingrato compito di andare a riempire un vuoto galattico all’interno del genere, che ormai da anni fatica a proporre qualcosa di veramente innovativo e divertente. I fan di vecchia data saranno felici di tornare con la mente alle loro umide camerette e riassaporare i piaceri di un boss sconfitto o di un livello completato. Tutte sensazioni e sentimenti nobilissimi, ma che non giustificano comunque il prezzo folle a cui vengono proposte. Prima di assaporare queste perle del passato, il nostro consiglio è quindi quello di aspettare un significativo taglio del prezzo, magari attendendo proprio qualche sconto sul PlayStation Store.
Novità e tradizione
Come dicevamo in precedenza, l’aspetto migliore di questa collection è la possibilità di mettere le mani sulla versione originale dei titoli presenti. Grazie a un menù creato ad hoc, è possibile passare da un titolo all’altro semplicemente scorrendo con il D-pad. Gli sviluppatori non hanno avuto peli sulla lingua e, accanto ai pregi, non si sono fatti problemi a presentare i difetti di ogni capitolo. Potremo così trovare titoli con problemi audio piuttosto marcati, o versioni che presentano problemi di ottimizzazione o di difficoltà. Non preoccupatevi, però, perché tutti i Darius presenti nella Cozmic Collection Console girano perfettamente su PlayStation 4 (e vorrei pure vedere…) senza alcun tipo di problema dettato da una conversione affrettata o da una scarsa ottimizzazione. La raccolta ci offre inoltre la possibilità di regolare lo schermo come meglio desideriamo, permettendoci con pochi clic di passare da una schermata in 4:3 a una in 16:9.
Alcuni dei titoli in questione sono stati anche arricchiti con una serie di chicche come il Time Attack e il Boss Rush, permettendo così a tutti quelli che hanno divorato decenni fa i titoli originali di affrontare una nuova e temibile sfida. Non dimentichiamoci infatti che la difficoltà dei Darius è stata sempre tarata verso l’alto e che difficilmente, se non si ha dimestichezza con il genere, si potrà portare a termine ciascun gioco senza sudare le cosiddette sette camicie. I neofiti possono sì contare sulla possibilità di abbassare la difficoltà, ma le sezioni più complesse necessiteranno comunque di esperienza e sangue freddo; aspetti che solo il tempo può garantire. Per rendere le cose ancora più scalabili, gli sviluppatori hanno aggiunto la possibilità di rimappare i tasti del controller, permettendo così di giocare con la configurazione più gradita.
Dal punto di vista tecnico, come per l’altra raccolta, siamo di fronte a un’operazione di emulazione senza alcun tipo di intoppo. Tutto funziona esattamente come deve funzionare, permettendoci così di assaporare la vera essenza di Darius senza riserve. Il frame rate, “cappato” ai classici 30 fotogrammi, è granitico come nelle versioni originali ma, se comparato con le tecnologie attuali, risulta purtroppo datato e poco reattivo (non dimentichiamoci che era lo standard di trent’anni fa). Il comparto sonoro ci ha invece piacevolmente sorpreso, grazie a una conversione fedelissima delle tracce audio e dell’effettistica dei colpi, che per giunta presentano un ottimo feedback di ritorno. Insomma, tutto quello che bisognava fare per riportare a galla la serie Darius è stato fatto. Il prezzo esagerato delle due collection e la mancanza di una vera e propria rimasterizzazione sono aspetti che fanno fatica a essere digeriti, ma rimane comunque difficile non strizzare l’occhio a uno degli shoot ’em up che ha fatto la storia dei videogiochi. Operazione nostalgia riuscita.
Trofeisticamente parlando: dai la cera, togli la cera
Per gli esperti del genere, i trofei proposti dalla Darius Cozmic Collection Console non dovrebbero rappresentare una sfida invalicabile. Discorso diverso invece per tutte le nuove reclute. Questo sparatutto a scorrimento necessita infatti di una conoscenza affinata delle aree di gioco e di un’esperienza tale da poter fronteggiare nella maniera più reattiva possibile le diverse situazioni proposte. Tutti aspetti che si possono ottenere solamente con il tempo e con la dedizione. L’elenco trofei disponibile sul nostro forum propone una serie di obiettivi piuttosto banali, ma che potrebbero creare qualche problema ai giocatori meno esperti. Oltre a completare ogni area del gioco, dovremo portare a termine la nuova modalità Boss Rush e ottenere più di mezzo milione di punti nel Four-Minute Time Trial; obiettivi tutt’altro che facili da ottenere.
