Dark Quest 2 – Recensione

Sviluppatore: Brain Seal Limited Publisher: Brain Seal Limited Piattaforma: PS4 (disponibile anche per Mobile) Genere: Gioco di Ruolo Giocatori: 1-3 PEGI: 12 Prezzo: € 14,99 Italiano:

Brain Seal Limited prova a riportare in auge il genere dei dungeon crawler con il seguito di Dark Quest, capitolo uscito nel 2015 solo per PC. Ispirato a classici giochi da tavolo come Hero Quest, riuscirà a far rivivere le stesse emozioni agli appassionati del genere?

dark quest 2

Un castello da salvare

La trama di Dark Quest 2 è molto semplice. Uno stregone malvagio si è impossessato del castello di un regno, scatenando caos e anarchia con tutto il suo potere. Un barbaro, accompagnato dalla sua fedele spada e dalla sua ferocia, decide di partire all’avventura per sconfiggere lui e il suo esercito, con lo scopo di riconquistare il regno perduto. Il gioco è diviso in dungeon, e ognuno di essi sarà diviso in stanze, piene di nemici, loot, trappole o enigmi, molto semplici, che di solito consistono nell’attivare leve o trovare passaggi segreti. Potremo muovere uno dei personaggi portati in missione per volta, e il numero di caselle possibili da percorrere varia da personaggio a personaggio, e si fermeranno o dopo aver compiuto una determinata azione, o dopo aver iniziato un combattimento.

Il numero di passi da poter effettuare è influenzato dalla presenza dei nemici nella stanza, senza di essi infatti possiamo compiere quante azioni vogliamo e spostarci liberamente per tutta l’area. Alla fine di ogni dungeon troviamo l’uscita, che ci riporta nell’hub principale del gioco, una città dove sarà possibile interagire con i personaggi presenti e riposarsi un attimo prima di partire nuovamente in missione. In città troveremo il becchino, che ci permette di riportare in vita i personaggi morti in missione, il fabbro, dal quale possiamo comprare i nostri equipaggiamenti, il mercante, a lui potremo vendere il bottino delle nostre missioni, il mago, dove possiamo potenziare le nostre abilità, la strega, dalla quale potremo comprare le pozioni, la cortigiana, che ci venderà degli elisir per avere piccoli bonus nelle missione successiva, e infine il reclutatore, che ci permetterà di sbloccare nuovi membri del party. Il gioco presenta la sola campagna come modalità, e non impiegheremo neanche tanto nel portarla a termine, ma è possibile esplorare nuovamente ogni dungeon, dungeon che diventeranno più complessi a ogni visita fatta. E’ disponibile anche la modalità multiplayer in locale fino a tre giocatori, dove ognuno controllerà uno dei tre personaggi portati in missioni.

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Oltre al barbaro, ad accompagnarci nella nostra avventura avremo anche altri cinque personaggi. Il nano, abile nello scoprire le trappole presenti nelle varie stanze, l’arciere con il quale poter attaccare a distanza, il cavaliere, molto utile visto il suo doppio ruolo di curatore e attaccante, e i due maghi presenti nel gioco per poter sconfiggere orchi e goblin a suon di magie. Ogni personaggio ha le sue abilità divise in due categorie, passive e attive. Quelle passive sbloccano degli effetti bonus sempre attivi per ogni personaggio, mentre quelle attive sono attivabili una volta per dungeon, e ci permettono di lanciare incantesimi, potenziare i nostri personaggi per il combattimento o disattivare trappole. Ogni abilità potrà essere potenziata grazie a vasi magici, disseminati qua e là. I personaggi sono reclutabili da uno degli NPC presenti in città, che renderà disponibile un compagno dopo un certo numero di missioni completate, solitamente quattro per personaggio. Importante anche equipaggiare i nostri eroi; gli equipaggiamenti ci conferiranno bonus alle statistiche o ci permetteranno di compiere determinate azioni, come camminare sulle trappole o teletrasportarci da una casella all’altra.

Portando sempre un personaggio per classe all’interno dei dungeon, non si avranno molti problemi nel portarli a termine. Personalmente, ho sempre affrontato le varie aree con il barbaro, il nano e il cavaliere, così da poter contare su grande forza per attaccare e magie per curarmi quando ne ho avuto bisogno, oltre ai vari power-up momentanei che le varie abilità consentono. Ho trovato molto utili anche le varie abilità passive del nano, in quanto sapere dove poter camminare senza incappare in trappole, che in molti casi riescono a fare davvero dei grandi danni, è davvero utile e mi ha permesso di esplorare con molta più tranquillità.

Grafica “al passo con i tempi”

Il gioco non spicca per una grafica di altissimo livello o per delle animazioni da urlo, ma sicuramente i ragazzi di Brain Seal Limited sono riusciti a fare un buon lavoro, visto che lo stile grafico si sposa molto bene con il gameplay e con la trama del titolo. I personaggi sono ben rappresentati, anche se stereotipati, e anche gli NPC presenti in città o i nemici presenti nei dungeon fanno la loro bella figura.

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Buono anche il comparto sonoro del titolo, con effetti dedicati per ogni azione che andremo a compiere, che sia attaccare un nemico o raccogliere soldi. Menzione d’onore per la colonna sonora, che accompagnerà piacevolmente il nostro party in ogni dungeon o in città, non risultando mai banale o ripetitiva.

Trofeisticamente parlando: dungeon senza Platino

Il gioco purtroppo non ha molti trofei e non presenta neanche il tanto bramato trofeo Platino. I trofei si dividono in sei di bronzo, quattro di argento e un solo trofeo d’oro, per un totale di undici trofei. Per sbloccarli tutti basterà completare il gioco alla massima difficoltà, esplorando ogni dungeon del gioco e reclutando tutti gli alleati.

VERDETTO

Brain Seal Limited ha svolto un buon lavoro, creando un dungeon crawler semplice ma soddisfacente sotto ogni punto di vista. Gli appassionati del genere, ma anche chi vuole avvicinarsi per la prima volta a questa tipologia di videogioco, avranno sicuramente tra le mani un buon titolo che diverte per tutta la sua durata.

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