Darksiders Genesis – Recensione

Sviluppatore: Airship Syndicate Publisher: THQ Nordic Piattaforma: PS4 Genere: Azione/Avventura Giocatori: 1-2 (Online: 1-2) PEGI: 12 Prezzo: 39,99 € Italiano:

L’Apocalisse giunge di nuovo sulle nostre console con il (non?) sequel della ormai storica saga Darksiders, con un nuovo capitolo spin-off ambientato molti anni prima del primo. Sviluppato da Airship Syndicate (capitanata dal noto fumettista Joe Madureira) e pubblicato da THQ Nordic, Darksiders Genesis risulta essere una piacevole sorpresa videoludica, che ora andremo ad analizzare con una bella recensione. Preparatevi, prodi lettori, così che il viaggio insieme ai due apocalittici cavalieri Conflitto e Guerra possa cominciare!

Darksiders Genesis

Infernali problemi da risolvere

Benvenuti in Darksiders Genesis, spin-off della saga ambientata molto prima del primo titolo della serie, in cui vedremo il solito Lucifero tirare le fila di orde infernali atte a sovvertire l’Equilibrio per regnare incontrastato su tutti i regni del Creato. Nell’introduzione al gioco scopriremo che si è da poco conclusa la guerra dell’Arso Consiglio contro i Nephilim, razza ibrida tra angeli e demoni, di cui fanno parte i “neonati” Cavalieri dell’Apocalisse; questi ultimi, tradendo il loro popolo, giureranno fedeltà al Consiglio e diventeranno le sue armi per il rispetto delle leggi e dell’Equilibrio dei regni.

Finita l’introduzione, ci ritroveremo appieno nel plot di Darksiders Genesis, con il Consiglio che chiamerà in servizio due su quattro dei Cavalieri, ovvero Conflitto e Guerra, che dovranno indagare sulle macchinazioni di Lucifero che sta puntando (come sempre) alla conquista dei regni e maggiormente dell’Eden, il regno degli angeli; da qui, tramite le cutscene e le animazioni in-game, si inizierà già a capire che il lavoro svolto da Airship Syndicate è ottimo, la resa grafica è piacevole agli occhi, molto pulita, il character design è sublime e i lettori di fumetti americani (o i giocatori di Battle Chasers) apprezzeranno molto di più il lavoro svolto da Joe Madureira, che ricordiamo essere il lead artist dei primi due capitoli di Darksiders, insieme a Genesis.

Superate le presentazioni, ci addentreremo sempre di più in quello che è il gioco vero e proprio, con le sue novità non tanto inedite, ma che con il modus operandi faranno divertire i giocatori vecchi e nuovi, e anche quelli che hanno storto il naso con Darksiders 3.

Darksiders Genesis

Due per davvero

Come già accennato, la sostanziale novità del gioco è quella di poter controllare ben due Cavalieri, entrambi con tecniche e approcci diversi, quindi senza la sensazione di star utilizzando lo stesso personaggio ma con due skin differenti. E ad accompagnare questa caratteristica troviamo la visuale isometrica, che fa diventare il titolo simile al più ben noto Diablo, con cui condivide solo lo stile della telecamera, dato che Darksiders Genesis è ciò di più vicino possibile a ciò che fu il primo Darksiders. Quindi “genesis” di nome e di fatto. La visuale fissa dall’alto fu un elemento molto criticato all’annuncio, ma i più scettici si ricrederanno, poiché non pesa per nulla a un titolo action hack ‘n’ slash come questo e la fluidità che la caratterizza permetterà anche all’occhio di apprezzare fantastici scorci grafici realizzati dallo studio di sviluppo.

Il combat system non si limita a un mero spamming dei tasti d’attacco ma blocca anche il giocatore in molte situazioni da studiare, cercando di capire al meglio quale dei due personaggi sia più adatto a quel tipo di nemico, quindi muovendosi istantaneamente dall’uno all’altro, favorendo attacchi rapidi e precisi utilizzando le due pistole di Conflitto o i potentissimi colpi della spada di Guerra, con possibilità di parry e contrattacchi devastanti. Ad accompagnare i combattimenti, tra l’altro abbastanza impegnativi data la presenza di un sistema di potenziamenti simil-RPG, ritroviamo i classici enigmi e puzzle ambientali, risolvibili con ingegno e qualche bel gadget che si sbloccherà durante l’avventura.

E infine, perché limitarsi a switchare tra i due Cavalieri? E’ molto meglio e più divertente invitare un amico a casa o mettersi d’accordo per giocare nella fantastica modalità co-op, cosicché, proprio come vuole il gioco, due fratelli Cavalieri si lancino contemporaneamente contro le orde infernali per evitare che l’Equilibrio collassi!

Apocalypse Now

Ovviamente Darksiders Genesis non è esente da difetti; piccoli problemi che non attenteranno al divertimento del giocatore ma che tenteranno più e più volte di ammazzare la fluidità del titolo con qualche bug che renderà invisibile il nemico, una morte improvvisa con colpi che non riuscirebbero neanche a uccidere Crilin in Dragon Ball, o semplicemente l’incastramento in qualche texture da parte del personaggio giocabile, che porterà quindi il giocatore a cercare ogni escamotage possibile pur di non ricaricare il checkpoint ripartendo però dal menù principale. Nulla di grave, però, contando anche la rapidità dei caricamenti.

A completare un’ottima combinazione di azione, enormi boss, esplorazione ed enigmi ci sarà la musica, molto meno anonima di Darksiders 3 e che sarà capace di penetrare con armonia e bellezza il reparto uditivo di ogni giocatore. Ciò accadrà fin dalle prime note ascoltate nel menù principale, alternando musiche che faranno da contorno alle magnifiche ambientazioni dell’Eden o alle putride grotte della Cloaca Infernale, a musiche molto più incentrate nel coinvolgere i giocatori nei combattimenti. Maestro di queste composizione è Gareth Coker, che i più informati conosceranno già per il lavoro svolto su Ori and the Blind Forest.

Darksiders Genesis

Trofeisticamente parlando: I trentuno trofei dell’Apocalisse

Arriviamo dunque al momento più atteso dai cacciatori di trofei: il Platino! Bene, raggiungerlo non sarà estremamente complicato. Eliminando le quindici ore di campagna principale, per il trofeo ambito dai più ci vorranno all’incirca trenta ore, e non bisognerà fare altro che raccogliere i potenziamenti dei personaggi e alcuni collezionabili che serviranno anche come valuta di gioco, oltre a ottenere trofei legati alle difficoltà e quelli in cui bisognerà compiere azioni specifiche. Da tenere in considerazione un unico trofeo buggato, che come gli altri non sarà missabile. Ma per aiutare i più scettici eccoci, come sempre, con la fida guida ai trofei, pronta a farvi conquistare questa nuova coppa di Platino da esporre con fierezza in bacheca!

VERDETTO

Darksiders Genesis è il gioco giusto per risollevare le sorti di una saga che stava, purtroppo, andando verso una cattiva strada, ritornando ai fasti del primo capitolo e presentando nuove e vecchie conoscenze, il tutto condito con meccaniche capaci di rinfrescare il nome dell'intero brand, senza perdere la fedeltà ai prodotti originali. Divertente da giocare in singolo, anche meglio se giocato in compagnia, questo spin-off racchiude tutta la voglia di fare degli sviluppatori e il loro amore verso questo brand.

Guida ai Voti

Raffaele Verde
Anche se i videogiochi sono la sua passione, fin dalla tenera età, continua, ancora oggi a cercare di capirci qualcosa, ovviamente senza riuscirci.