DEEMO -Reborn- – Recensione

Sviluppatore: Rayark Inc. Publisher: Unties Piattaforma: PS4 Genere: Rhythm Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 39,99 € Italiano:

Se vi piace la musica e il pianoforte è la vostra passione, mettendo per un attimo da parte i videogiochi, sicuramente avrete già visto o sentito parlare di DEEMO già in passato, magari avvistandolo negli store virtuali di Apple e Google nel lontano 2013 o, più recentemente, negli scaffali inerenti PlayStation Vita tra il 2015 e il 2017. A sei anni di distanza, questo titolo torna a far parlare di sé con il remake DEEMO -Reborn-, creato dalle menti della software house indipendente Rayark Games con sede a Taiwan. Non stiamo parlando di un videogioco ritmico qualunque, bensì di una storia che ci porterà, passo dopo passo, in un mondo fatto di magia e mistero, accompagnato sempre e costantemente dalle note di canzoni inedite e inaspettate. La nostre capacità innate, che ci faranno diventare un pianista provetto, stanno per essere risvegliate.

deemo reborn

Rondò alla turca

Una ragazza, il cui nome scopriremo essere Alice, cade da una finestra sospesa nel cielo, atterrando dopo una lenta e leggera caduta di diversi metri. Ad aiutare la bambina c’è Deemo, un misterioso personaggio totalmente vestito di nero, incapace di comunicare attraverso la voce, ma solamente attraverso le note di un pianoforte. Suonando il piano presente nel mezzo della stanza dove i due si trovano, Deemo riesce a far crescere uno speciale albero per permettere ad Alice di raggiungere nuovamente la finestra sopra le loro teste e aiutarla a tornare nel mondo da cui è arrivata. Volta per volta, dopo che l’albero è arrivato a specifiche altezze, altre stanze connesse a quella del pianoforte si apriranno per accedere ad aree ignote e composte da diversi enigmi.

Benché quello appena letto si tratti solamente di una sorta di riassunto e avendo cercato, in tutti i modi, di non fare trapelare nessun tipo di spoiler, sappiate che siamo di fronte a una storia struggente, profonda e ricca di colpi di scena che non si vedono molto spesso nei videogiochi, prendendo in considerazione anche titoli tripla A. Il suo impatto a livello sentimentale e nei contenuti è molto emozionante, soprattutto verso le parti finali della trama principale, dove si riuscirà a capire il reale contesto di tutta la storia.

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Chiaro di luna

Il gameplay di Deemo -Reborn- è un ibrido tra un rhythm game, genere principale, e un puzzle game, categoria secondaria ma capace di rendere la storia più coinvolgente e interessante. Questa ottima integrazione tra questi due generi non annoia mai nelle lunghe sessioni di gioco. In specifiche situazioni, siamo pressoché obbligati a suonare per far crescere l’albero al centro di tutta la storia principale. Non appena l’albero raggiungerà determinate altezze, la sessione si interrompe per mostrarci una cutscene e, al termine, cambieranno le dinamiche, puntando essenzialmente più sull’esplorazione delle aree accessibili ad Alice e sulla risoluzione degli enigmi ambientali. Viceversa, quando si arriva a un punto morto durante l’analisi dei rompicapi, l’unica scelta obbligata per avanzare nella storia è iniziare nuovamente a suonare le canzoni trovate in giro nella mappa, in modo che il nostro albero continui a crescere. Questo interscambio continuo aiuta a non affaticare i giocatori, oltre a rendere sempre vario lo stile di gioco per non risultare troppo pesante dopo diverse ore di gioco.

Gli enigmi sono ben pensati e sono vari nella loro composizione; ci troveremo di fronte a indovinelli ambientali, rebus fotografici e rompicapi logici senza nessun tipo di istruzione. Il fattore gradevole di questi puzzle è che non tutti sono immediatamente visibili, ma se si riuscirà a ritrovarli, sarà merito degli occhi attenti dei singoli giocatori.

Requiem notturno

La grafica è veramente incantevole, con un disegno leggero e a tratti fanciullesco e aggraziato. Il design delle ambientazioni è semplice, scelto appositamente per dare maggiore risalto agli enigmi presenti praticamente ovunque e a rendere più appariscenti gli spartiti delle canzoni sparsi per tutto il mondo di gioco, molto spesso nascosti in maniera veramente efficace.

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Le musiche sono, come si può facilmente intuire, il pezzo forte di DEEMO -Reborn- e, per definizione di un qualsivoglia rhythm game. Senza tutte queste canzoni, DEEMO -Reborn- non avrebbe nessun senso e ne possiamo apprezzare sia la composizione stessa, sia l’arrangiamento durante la versione suonata, con note precise e ben definite. A colmare il tutto c’è da far notare che la stessa canzone, a difficoltà diverse, ha un arrangiamento sempre più centrato sulle note che vengono suonate, dando una profondità maggiore al nostro modo di suonare.

La possibilità di sfruttare il PlayStation VR durante le sessioni di gioco è il valore aggiunto rispetto alla vecchia versione per dispositivi mobili. L’interagibilità e il coinvolgimento, soprattutto grazie a un’ottima integrazione dei controller di movimento PlayStation Move, raggiungono vette inesplorate e inimmaginabili nella attuale realtà virtuale. Di fatto, questo è uno dei pochi giochi VR legati al ritmo in cui siamo noi che fisicamente suoniamo uno strumento, invece di muoverci al ritmo della musica.

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Trofeisticamente parlando: sonata eterna

DEEMO -Reborn- mette a disposizione quarantasei trofei con tanto di Platino. Trattandosi di un gioco essenzialmente basato sulla bravura, la strada per raggiungere il trofeo più ambito sarà particolarmente lunga e tortuosa. A parte gli obiettivi dedicati alla storia di fondo del gioco, che sono relativamente semplici e per cui basterebbe solamente proseguire con la trama principale per ottenerli, i trofei oro daranno parecchio filo da torcere poiché impegneranno parecchio tutti i giocatori, basandosi totalmente sull’abilità e sulla conoscenza di tutte le canzoni al livello di difficoltà più alto.

VERDETTO

Se vi piacciono i giochi ritmici e avete voglia di gustarvi una storia dai contenuti profondi, DEEMO -Reborn- è un titolo che non potete perdervi per nessun motivo. Un bellissimo esempio di come si possono far convivere due generi totalmente diversi l'uno dall'altro: un rhythm game e un platform esplorativo. Il valore aggiunto è nella possibilità di utilizzare PlayStation VR per entrare nel vivo dell'azione e per sentirsi dei musicisti provetti, anche se alle prime armi.

Guida ai Voti

Antonino Gennaro
Appassionato di videogiochi di nuova generazione e collezionista di giochi retrò che hanno fatto di PlayStation il prodotto d'eccellenza che conosciamo oggi. Sono un nerd a 360 gradi: oltre ai videogiochi, apprezzo tutto ciò che è arte per gli occhi. Adoro guardare anime preferibilmente in giapponese, leggere manga di ogni genere, amante del cinema cult e fanatico della fotografia.