Die for Valhalla! – Recensione

Sviluppatore: Monster Couch Publisher: Monster Couch Piattaforma: PS4 Genere: Azione Giocatori: 1-4 PEGI: 16 Prezzo: 11,99 € Italiano:

Die for Valhalla!, prodotto dal team polacco Monster Couch, è un beat ‘em up a scorrimento in stile Castel Crasher e Golden Axe (anzi, con alcune apprezzate ed esplicite citazioni rivolte proprio a quest’ultimo). L’ambientazione nordica lo contraddistingue, con vichinghi barbuti e tanta voglia di morire per entrare nel Valhalla. Delle premesse interessanti avranno portato a conclusioni che lo siano altrettanto?

Apprendista valchiria

La trama di Die for Valhalla! è molto semplice. Si impersona un’apprendista valchiria, figura mitologica norrena, che dovrà dimostrare agli dei il suo valore e divenire una valchiria a tutti gli effetti. Lo scopo sarà quello di riportare in vita un vichingo, con il preciso scopo di debellare la minaccia di schifosi esseri usciti da un portale e desiderosi di portare distruzione nel mondo di Odino. Qui entra in gioco il gameplay del titolo nel quale, oltre a poter usare la valchiria, non irresistibile negli scontri, potremo principalmente resuscitare dalle tombe vichinghi defunti anzitempo (trama e gameplay si mescolano) e utilizzarli come combattenti in quello che è a tutti gli effetti un picchiaduro a scorrimento orizzontale.

Una volta resuscitato e pronto all’azione, grazie al vichingo di turno sarà come avere una vita in più perché, nel caso questi muoia, non uscirà la schermata di game over, bensì ritornerete in campo come valchiria. I danni effettivi riportati da questa sono tali solo quando sarà ferita nella sua forma “originale”. Oltre ai vichinghi, potremo prendere possesso di vari oggetti quali barili, trappole e persino nemici, sempre con lo scopo di mettere a ferro e fuoco lo schieramento nemico.

La scelta dei nostri combattenti è abbastanza varia e si potrà potenziarli, regione dopo regione, uccidendo i nemici e gli enormi boss, in quello che è un classico albero delle abilità, con caselle (e relativi miglioramenti) da sbloccare a nostra discrezione; questi riempiranno una barra gialla che userete per schivare e per sferrare attacchi pesante o stordenti. Una volta completato un livello, questi verrà contrassegnato con una spada e diventerà rigiocabile in qualsiasi momento.

Attraverso i punti esperienza, lasciati dai nemici sconfitti in pieno stile gioco di ruolo, possiamo potenziare la nostra valchiria utilizzando delle rune. Più volte si potenzia la valchiria, più si capisce come ottenere i potenziamenti che si desiderano. Per i vichinghi ci sono varie classi da poter usare, in totale sette che variano in base al clan scelto. Se ne possono usare solo tre in ogni singola partita; le prime sono basilari, come gli arcieri (capaci di sparare fino a tre frecce contemporaneamente) e i guerrieri con scudo e spada o ancora quelli con le asce; le altre sono un po’ più complesse, e pensiamo ai jarl (capaci di chiamare in battaglia altri vichinghi) e agli incantatori.

Multiplayer vecchio stile

Nelle sessioni di gioco incontreremo piccole sfide interne come orde da sconfiggere o altari da proteggere; la ricompensa sarà un pet che ci aiuterà nelle prossime battaglie, accompagnato da alcuni potenziamenti per il vichingo. Si potranno distruggere oggetti per ripristinare la propria salute, da tenere sempre sott’occhio soprattutto nelle boss fight. Non mancherà il solito nemico, che strizza l’occhio ai veterani del genere, con una sacca piena di soldi e potenziamenti particolarmente duro a morire. Le boss fight sono molto varie, eccetto le prime due o tre che incontrerete: vi si pareranno avanti titani, mostri e ragni colossali.

In Die for Valhalla! non abbiamo un multiplayer online, bensì locale. Parliamo di un multiplayer da quattro giocatori con una difficoltà che sale costantemente. Ci sono tre modalità disponibili: Deathmatch, Survival e Storia multiplayer. Quest’ultima funziona come il single player, declinata però secondo la cooperativa. Controverso è il fattore longevità: il gioco non dura più di sei ore, dunque ci attestiamo sui canoni del genere. Il fatto è che, se fosse durato di meno, di certo non ce ne saremmo dispiaciuti, visto che la monotonia ci farà visita dopo le prime battute di gioco, complice un livello di difficoltà medio tarato verso il basso.

Chiudiamo parlando dell’aspetto tecnico: visivamente Die for Valhalla! si presenta tanto semplice quanto accattivante. Il discorso è completamente diverso per quel che riguarda la colonna sonora, eccessivamente ripetitiva e povera. Un peccato davvero, considerando quanto si è appena detto sul lato visivo del gioco.

Trofeisticamente parlando: coppe morte

Il set di trofei di Die for Valhalla! è composto da trofei pochi ma buoni, abbastanza semplici da prendere. Complessivamente sono il Platino, quattro trofei oro, dodici trofei argento e ventidue trofei bronzo. Per maggiori informazioni, non possiamo che rimandarvi al nostro aggiornatissimo forum.

VERDETTO

Con qualche sforzo in più, questo Die for Valhalla! sarebbe stato un titolo che vi avremmo consigliato spassionatamente. Purtroppo, così come è e con i difetti detti in precedenza, la ripetitività e dunque la noia lo ridimensionano fino a farcelo classificare come solo discreto.

Guida ai Voti

Simone Oddo
Sono un videogiocatore da molti anni, ho sempre tenuto fede alla console Sony. Adoro giocare titoli di avventura, ad esempio Ucharted, Tomb raider. Ultimamente mi sto spostando su titoli come Marvel Spider - man essendo appassionato di quest'ultima. Me la cavicchio anche sugli open world dato che adoro cimentarmi sullo scoprire ogni centimetro del mondo creato.