Doughlings: Invasion – Recensione

Pronti a un’avventura in perfetto stile Space Invaders? Con gli alieni che minacciano il pianeta e l’eroe di turno pronto a difenderlo? Come si può vedere, l’influenza dello shooter arcade è presente fin dal titolo. Capiamo allora cosa ci riserva questo coloratissimo titolo dal gusto retrò nella nostra recensione.

doughlings invasion

Stop the invasion!

La storia riprende da dove si era interrotta nel precedente capitolo, Doughlings: Arcade. Un asteroide ha impattato con il pianeta dei Doughlings, diffondendo una strana pestilenza: gli abitanti sono stati mutati e sono diventati aggressivi. Il nostro eroe, il dottor Morpheus, ha sviluppato un antidoto efficace e, faticosamente, ha cercato di riportare tutto alla normalità.

Mentre i suoi compagni giacciono convalescenti, Morpheus analizza l’asteroide e trova un’amara sorpresa: non si tratta di un corpo celeste naturale, bensì di un’arma di distruzione di massa. Qualcuno ha preso di mira il pianete dei Doughlings, ma chi? La risposta a questa domanda non tarda ad arrivare. Mentre Morpheus è al lavoro sull’asteroide, una razza aliena invade i cieli del pianeta e si prepara allo sbarco. Per Morpheus (e il giocatore) non c’è altra possibilità. Dovrà necessariamente vestire il camice da scienziato, imbracciare il fucile e fermare l’invasione!

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Tiro al polpo

La razza degli invasori è formata da alieni simili a polipi, di diverso colore, forme e grandezza. Ognuno di loro (in totale le varietà sono quindici) avrà della abilità diverse, dalle più semplici, come una maggiore resistenza, alle più letali (leggi anche: un attacco kamikaze). Starà al giocatore fermare la discesa degli invasori sparando con il fucile monocolpo, così da non permettere che tocchino il suolo.

Dopo aver ripulito un intero scenario, potremo passare al successivo. Ogni dieci scenari incontreremo un boss di diverso, per un totale di cinque, e, se sconfitto, potremo salvare i progressi e proseguire oltre, fino a ripulire completamente il pianeta. Ah, una piccola chicca: nonostante il PEGI 3, la descrizione sulla pagina prodotto ufficiale del PlayStation Store ci conferma che gli “invasori spaziali furiosi e mostri devastanti, l’uno più dell’altro, di fine livello aspettano che gli diate un calcio in culo!”. Daje.

Tra passato e innovazione

Come preannunciato, fino a qui stiamo parlando né più né meno della rivisitazione di Space Invaders. Cosa c’è di nuovo, allora? Innanzitutto, ogni polpo ucciso ci donerà un “like” (un vero e proprio pollice all’insù!) che caricherà un colpo “show off” a tempo limitato. Inoltre, tra un livello e l’altro sarà possibile accumulare punti in diverse maniere: non venire mai colpiti, uccidere tutte le “regine” che potenziano gli invasori e così via. Questi punti possono essere spesi tra i livelli per ottenere potenziamenti e armi diverse. Infine, come suggerisce chiaramente il nome, il nostre eroe Morpheus è un mutaforma. Così, durante i livelli, potremo goderci delle versioni differenti con poteri unici; in totale saranno cinque, e queste capacità peculiari saranno anche aumentabili.

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Qualche stonatura

Quasi a contraddire subito il titolo, c’è da ammettere che la colonna sonora è composta dal classico synt arcade. Nulla di più azzeccato per un gioco così. I tasti dolenti sono altri. Ad esempio, il sistema dei like è sì piacevole, ma ingolfa un po’ troppo uno schermo già pieno. Andare a raccoglierli potrebbe costarci una vita – prezzo troppo elevato. Ed ecco qui il problema principale di tutto il gioco. Come detto, i progressi verranno salvati sono dopo dieci livelli, una volta sconfitto il boss di turno. Se il vostro obiettivo è progredire veramente nel gioco, scordatevi partite brevi e rilassanti, perché la morte – e quindi il dover ricominciare dall’ultimo checkpoint – non è un’opportunità così lontana. Segnaliamo infine l’assenza di qualsivoglia forma di multiplayer, sia locale che online, (molto) parzialmente compensato da leaderboard online.

Trofeisticamente parlando: è come salvare un pianeta!

Doughlings: Invasion presenta ventisei trofei, Platino compreso. Ci sono trofei a tempo, trofei che riguardano le abilità e quelli di precisione. Il giocatore che ama questo tipo di arcade probabilmente riuscirà ad arrivare al Platino senza troppa difficoltà. Per tutti gli altri… beh, sarà come salvare un pianeta da un’invasione aliena!