Primo PianoFairy Fencer F: Advent Dark Force - Recensione

Fairy Fencer F: Advent Dark Force – Recensione

Publisher: Idea Factory  Developer: Compile Heart
Piattaforma: PS4 Genere: Gioco di Ruolo Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 59,99 €

Uscito originalmente nel lontano 2013, in esclusiva PlayStation 3, Fairy Fencer F si è mostrato ai tempi un buon titolo, nonostante tutti i problemi di cui soffriva lo stesso. Gli sviluppatori sono i ragazzi di Compile Hearth, noti principalmente per la serie di Hyperdimension Neptunia, ma quest’anno si è deciso di riproporre il brand di Fairy Fencer F per dargli una seconda chance.

Infatti grazie alla collaborazione tra Compile Hearth e Idea Factory, il publisher del titolo, nasce Fairy Fencer F: Advent Dark Force, che fungerà da classico porting migliorato e potenziato, mostrandosi al pubblico come un titolo che può eguagliare la serie Hyperdimension senza troppi problemi.

Ma saranno stati davvero risolti tutti i problemi di cui soffriva la versione old gen? Questa è la nostra recensione di Fairy Fencer F: Advent Dark Force.

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Combattimenti, fate e humor giapponese

Come ogni JRPG che si rispetti la storia si basa su un conflitto, in questo caso quello tra il Dio del Male e la Dea della Luce, ma scopriremo ben presto che questo scontro è finito con l’indebolimento di entrambi, per via di armi chiamate Furie. Entrambe le divinità caddero in un sonno eterno, mentre un centinaio delle loro spade si dispersero nel globo; queste potranno essere impugnate solo dai Fencer, che saranno anche i soli in grado di svegliare le suddette divinità.

Durante la storia vestiremo i panni di Fang, un giovane ragazzo che scopre di essere un Fencer durante un banchetto, trovandosi di fronte ad una incredibile battaglia tra il bene e il male. Il ragazzo si imbatte infatti in una misteriosa spada conficcata nella roccia, proprio una Furia, tra l’altro: chiunque riesca a estrarre l’arma potrà esprimere un desiderio, a detta degli autoctoni. Allettato dall’idea di riempirsi la pancia, perchè il nostro Fang è un po’ così, il ragazzo riesce nell’impresa, ma ovviamente le cose prenderanno una piega inaspettata. A partire dal risveglio di Eryn, una fata che giaceva nell’arma e che nomina Fang suo partner.

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Ci fermeremo qui a raccontarvi le vicende di Fairy Fencer F, per non rovinarvi la sorpresa, ma un lato molto positivo che abbiamo notato fin da subito, dalle prime ore di gioco, è l’evoluzione della storia; il vero obiettivo del gioco sarà quello di liberare il corpo della Dea della Luce da tutte le armi che la circondano.

Ma, attenzione, nessuno ci obbliga a liberare necessariamente le armi della Dea della Luce, possiamo anche decidere di schierarci dalla parte del Dio del Male, questo però porterà alcuni aspetti chiaramente negativi durante il procedere della storia; infatti questa vostra scelta influirà molto sui personaggi incontrati e nel modo di relazionarsi con loro.

Advent Dark Force si differenzia dall’originale anche per tre diverse route narrative, di cui due inedite. La prima, classica, prevede il risveglio della Dea della Luce, mentre le altre due ruotano attorno al risveglio del Dio del Male. Tutto questo per, potenzialmente, più di 60 ore di longevità, longevità quasi raddoppiata rispetto a quella del gioco “base”.

Ancora una volta ci troviamo di fronte a un titolo con molte possibilità di approccio, come per esempio la saga di Hyperdimension Neptunia. Come ogni buon titolo di Compile Heart, anche qui sarà presente molto umorisimo nonsense, utile a strappare un sorriso al giocatore di tanto in tanto, qualora apprezzi questo tipo di comicità.

Dopo questa breve introduzione della storia è il momento di analizzare sotto ogni aspetto questa remastered, soffermandoci in particolare sulle meccaniche di gioco.

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Ma Fairy Fencer F: Advent Dark Force è lo stesso gioco di tre anni fa?

Uno degli aspetti positivi di questo titolo che saltato subito alla nostra vista è il gameplay; il gioco si basa su battaglie a turni in piccole aree, ma con un ampia libertà di movimento, per effettuare classiche combo o anche per usare la magia.

Sempre in battaglia troviamo anche una nuova aggiunta chiamata ”Fury Form”, che andrà a potenziare notevolmente le statistiche del nostro personaggio grazie alla fusione tra combattente e relativa Fairy, e ciò ci permetterà di sferrare potenti combo e magie. Anche le fate, o anche dette semplicemente “Fairy”, appunto, avranno un ruolo importante, offrendo dei perk che spingeranno il giocatore più incallito a completare tutte le missioni secondarie che il gioco offrirà. Importante anche l’Avalanche Attack, sostanzialmente un sistema di combo, che si potrò notevolmente ponteziare grazie agli Weapon Points, ottenuti dopo una vittoria sul campo di battaglia insieme a quelli exp.

Rimanendo in tema novità, a partire da questa remastered sarà possibile combattere con tutto il team durante la battaglia (i membri del party sono passati da tre a sei), cosa che non accadeva nella precedente versione; ora i nemici saranno anche molto più forti, logicamente, ma non tanto da rendere squilibrata la battaglia. Insomma un ottimo passo avanti per questo nuovo Fairy Fencer F, dato che i miglioramenti sono stati introdotti con molta consapevolezza.

Si segnala anche la possibilità nuova di zecca, di potere provare ad evitare le battaglie grazie ad uno scatto; l’aggiunta di piccoli puzzle ed enigmi utili a scongiurare problemi di monotonia; la presenza del livello di difficoltà “Difficile”, per chi volesse un’esperienza veramente “pro”.

Avremo accesso anche al negozio degli oggetti, dove potremo sbizzarrirci con il crafting, e alla locanda di Guillermo, un vero e proprio ceontro logistico per sbizzarrirsi in missioni secondarie. Il giocatore avrà accesso anche alla modalità Godly Revival, che ci permetterà di raggiungere la Dea della Luce ed il Dio del Male: in questa dimensione, si potranno utilizzare le Fairy raccolte per estrarre le spade che sigillano le divinità.

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Grafica, quanto mi costi…

Dopo aver analizzato il gameplay e il suo combat system è il momento di passare al suo lato grafico.
Il passaggio grafico da PlayStation 3 a PlayStation 4 è molto netto, e ha portato con sè una vera pulizia delle texture, un frame-rate di 60 fps e una risoluzione Full HD.

Purtroppo a causa di un budget molto ristretto, il problema grafico dei dungeon noto a chi ha giocato il titolo su PlayStation 3 sarà presente anche qui, cioè che alcune zone saranno davvero spoglie e silenziose e non tanto belle da vedere.

Inoltre, per concludere, si segnala la straordinaria partecipazione di Yoshitaka Amano e Nobuo Uematsu che si sono dedicati con tanta passione a questo progetto, creando bellissimi artwork e delle soundtrack davvero mozzafiato.

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Trofeisticamente parlando: tanti combattimenti e molta pazienza

L’elenco trofei di fairy Fencer F: Advent Dark Force comprende trenta trofei, con alcuni ori molto pesanti e l’immancabile coppa di platino. Alcuni vi chiederanno di raggiungere un totale di ore di gioco, di battaglie, raggiungere il livello massimo (99) e di sperimentare i diversi finali alternativi, dunque niente di impossibile, per quanto lungo!

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Francesco Suozzo
Padroneggia con maestria i giochi di ruolo, stealth e horror, al contrario dei puzzle game. Da un eccellente carriera videoludica spera di diventare un ottimo articolista e di rimanere anche dopo gli studi nella grande famiglia del Bit!