Fell Seal: Arbiter’s Mark – Missions and Monsters – Recensione

Sviluppatore: 6 Eyes Studio Publisher: 1C Entertainment Piattaforma: PS4 Genere: Gioco di Ruolo Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 12,99 € Italiano:

Dopo aver portato anche su PlayStation 4 Fell Seal: Arbiter’s Mark, il duo che compone il team di 6 Eyes Studio ha deciso di pubblicare su console Sony anche la prima espansione del videogioco, denominata Missions and Monsters. Ecco la nostra recensione approfondita.

fell seal arbiter's mark missions and monsters

Mi ricordo una Teora felice

Esiste una data di scadenza per un videogioco? La risposta è quasi certamente no, ma è innegabile che dopo alcuni mesi dalla loro pubblicazione i prodotti, complice anche il grande dinamismo del mercato, cadano nel dimenticatoio e finiscano magari in promozione nelle offerte del PlayStation Store oppure nei cestoni di qualche catena di negozi. Ecco perché la pubblicazione di un’espansione a più di un anno dal lancio potrebbe lasciare qualche perplessità.

Missions and Monsters, lo chiariamo subito, non è una vera e propria espansione, ma piuttosto un miglioramento e un ampliamento di quello che Fell Seal: Arbiter’s Mark è, ossia un gioco di ruolo che emula opere come Final Fantasy Tactics e offre un’esperienza ricca e completa, impreziosita da una curva di difficoltà più che dolce che permetterà anche ai neofiti di avvicinarsi al titolo. Tutto questo però è già stato ribadito a più riprese nella nostra recensione, che potete leggere per avere un quadro completo. Cosa introduce allora questo DLC?

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Missioni e mostri

Il titolo scelto per l’espansione lascia pochi dubbi. Missions and Monsters introduce principalmente missioni da completare e mostri da reclutare all’interno della propria squadra, due grandi novità che non stravolgono il gameplay ma piuttosto lo arricchiscono di nuovi tatticismi e di tante cose da fare sia durante l’avventura che alla fine di Fell Seal: Arbiter’s Mark. Andiamo con ordine. Parliamo delle missioni, vero cuore pulsante di questa espansione nonché obbligatorie per accedere alla maggior parte dei contenuti extra. In maniera molto scaltra i ragazzi di 6 Eyes Studio hanno vincolato l’accesso ai contenuti del DLC al completamento di una prima serie di missioni.

Il videogiocatore sarà chiamato a scegliere alcuni membri del proprio gruppo e a inviarli a completare eventi, per un massimo di quattro simultaneamente, che garantiranno interessanti ricompense. La parte interessante di queste missioni sarà la possibilità d’inviare membri che necessiteranno di allenamento, senza contare che le prove si svolgeranno in tempo reale e non di gioco, permettendovi di completarle molto più facilmente. Alcune missioni richiederanno determinate classi, pena l’abbassamento della probabilità di successo e il successivo rischio di fallire la prova.

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Compagni di gilda

Un’altra delle aggiunte introdotte da Missions and Monsters è legata alle gilde. Un sistema di potenziamento dedicato permetterà infatti di migliorarle, collegandosi anche alla buona riuscita di certe missioni. Proprio il completamento di prove per una determinata gilda permetterà di accedere a eventi speciali, tra cui delle intense cacce a creature collegate anche alla trama, nei quali sarà possibile recuperare ricchi drop e sbloccare oggetti e truppe speciali.

Tra le novità di Missions and Monsters troviamo anche tre classi: il Samurai, il Wrangler e il Beastmaster, collegate alla funzione di cattura e di utilizzo dei mostri introdotta da 6 Eyes Studio. Fell Seal: Arbiter’s Mark era in realtà già decisamente ricco di possibilità per caratterizzare i personaggi, dunque la presenza di queste tre classi inedite potrebbe non essere il motivo principale per acquistare il DLC, a differenza dei mostri che saranno invece più curiosi e interessanti.

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A cuccia, bello!

Come sottolinea il titolo, la capacità di assoggettare dei mostri e di utilizzarli in combattimento è la seconda delle grandi novità introdotte da Missions and Monsters. Sfruttando le classi inedite, che andranno comunque sbloccate mediante il completamento di alcune missioni, sarà possibile iniziare a reclutare nel proprio gruppo una serie di mostri da utilizzare in battaglia. Proprio come accade per le truppe, i nostri ex-nemici potranno essere utilizzati senza limitazioni e potranno perfino migliorare con un sistema di classi dedicato. Sfortunatamente però questo discorso è stato approfondito solo superficialmente dal team, dunque dopo alcune ore vi ritroverete a notare fin troppe somiglianze tra le varie tipologie di mostri e relative abilità.

La grande lacuna di Missions and Monsters è invece la totale assenza di nuove missioni legate all’intrigante trama di Fell Seal: Arbiter’s Mark. Per quanto sia divertente radunare mostri e portare a termine sfide migliorando le proprie gilde, si sente la mancanza di un filo conduttore che spinga anche chi ha terminato Fell Seal: Arbiter’s Mark mesi fa a rimettersi a esplorare Teora.

Trofeisticamente parlando: qualcosa per tutti

Uno dei motivi che potrebbe spingervi a giocare Missions and Monsters è l’aggiunta di ben dieci trofei, tra cui spiccano due argenti. Ottenere le coppe richiederà circa una decina di ore, mettendo in conto parecchio grind per migliorare al massimo tutte le ventidue classi di mostri.

VERDETTO

Missions and Monsters è un prodotto più che valido, che aggiunge ore di gioco a un titolo già molto longevo ma che forse incuriosirà più chi si avvicina al titolo per la prova volta rispetto a chi ha già terminato l'opera di 6 Eyes Studio. La scelta di rilasciare il pacchetto di espansione a più di un anno dall'uscita del gioco base è decisamente penalizzante, senza contare che la possibilità di affrontare missioni secondarie e soprattutto d'inserire mostri nel proprio party si lega bene con una campagna in corso piuttosto che con un'esplorazione successiva alla conclusione di Fell Seal: Arbiter's Mark. Se siete rimasti ammaliati da questo GdR tattico, comunque, visto anche il prezzo decisamente contenuto, Missions and Monsters vale sicuramente un ritorno a Teora.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.