Primo PianoGNOG - Recensione

GNOG – Recensione

GNOG è un puzzle game in 3D: giochiamo con i nostri giocattoli, ed esploriamone l’interno! Questo potrebbe essere il suo motto. In GNOG, infatti, andremo a visitare i “mondi nascosti” nei diversi, già menzionati, giocattoli e ci faremo strada risolvendo divertenti enigmi. Un’ambientazione di gioco interessante e curiosa, che abbiamo analizzato nella recensione che segue.

Ogni cosa ha più facce

GNOG è un puzzle game con meccaniche da punta e clicca, dallo stile 3D molto particolare. Il gioco di casa KO_OP consiste nel completamento di tutti gli enigmi dei livelli (o cartoni di giocattoli), ognuno di essi caratterizzato da uno stile unico che lo differenzia da qualsiasi altro stage e, perché no, da moltissimi altri giochi dello stesso genere.

Il titolo dimostrerà fin da subito meccaniche molto “malleabili” per essere un puzzle game, questo perché permette al giocatore di interagire con buona parte degli oggetti su schermo, molti anche non effettivamente necessari per risolvere un enigma. Ciò rende l’esperienza di gioco molto più viva, godibile e divertente. GNOG, a dispetto di una grossa libertà in.game, è molto più spartano nel menù, poiché presenta una sola modalità di gioco, quella principale.

Il fulcro del gioco è completare gli enigmi, e per farlo sarà essenziale far venire alla luce le altre “facce” del giocattolo: bisognerà infatti ruotare le aree di gioco per trovare e unire i vari pezzi che completeranno il quadro. All’inizio di un livello, bisognerà girare lo stessso e svolgere un minigioco che aprirà la testa del giocattolo, rivelando al giocatore il suo interno. A questo punto bisognerà affrontare un enigma che permetterà al giocattolo di funzionare, e così emettere suoni e melodie, segno che avremo completato il livello.

I livelli in tutto sono nove, non molti, ma i loro enigmi sono, per fortuna, un punto forte del gioco. Non sono complessi da risolvere, anche se risultano essere ben studiati e strutturati, e la loro soluzione è per la maggior parte delle volte celata egregiamente. Per non parlare delle sorprendenti conseguenze che comporteranno quasi tutte le azioni di gioco, talvolta le soluzioni saranno visibili solo dopo aver compiuto una certa azione per un determinato numero di volte. Risolvere un enigma in GNOG è altamente appagante.

I comandi sono semplicissimi e intuitivi: con lo stick analogico sinistro controlleremo il puntatore, con i tasti dorsali (R1, R2, L1 ed L2) potremo ruotare il livello in modo da scorgere le altre facce, mentre con il tasto X si potrà selezionare l’oggetto puntato, prenderlo o trascinarlo dove possibile. Alzeremo e abbasseremo le porte di una cabina in una navicella spaziale, scenderemo nei fondali marini alla ricerca di oggetti perduti, daremo da mangiare a degli uccellini e addirittura cucineremo.

Il gioco presenta tuttavia alcuni punti deboli. All’inizio della primissima partita, purtroppo, non verremo accompagnati da alcuna indicazione, da qualsivoglia tutorial o dal minimo accenno di trama, e ciò potrebbe causare uno spaesamento iniziale. Nessuna scritta, eccezion fatta per i nomi delle scatole utili alla selezione del livello e il menù di pausa (l’unica cosa che farà notare la non proprio fondamentale localizzazione in italiano). Il problema più grande di questo titolo è però la sua longevità. Per la mente più allenata, GNOG richiederà poco meno di un’ora e mezza per il suo completamento.

E’ proprio un bel giocattolo!

GNOG eccelle nello stile. Il comparto grafico è semplice, ma azzeccato al tempo stesso. I colori sono accesi, rendono l’ambiente di gioco più armonioso, proprio seguendo lo stesso ragionamento per la creazione di un vero giocattolo per bambini. Il level design è anch’esso molto particolare. I nove livelli non si somigliano mai, tutti hanno dei temi diversi l’uno dall’altro; giocheremo nello spazio, in un sottomarino, in un laboratorio e altro ancora! GNOG non dà mai la sensazione di già visto, e ciò riesce a non annoiare il giocatore. Tra l’altro, il titolo di casa KO_OP è compatibile con PlayStation VR, garantendo un’avventura unica.

Il sonoro è uno dei punti chiave del titolo: grazie a esso GNOG diventa incredibilmente vivace e al tempo stesso rilassante; ogni melodia risulta essere adatta a tutti gli scenari, non passa mai in secondo piano. Molti oggetti di gioco addirittura emetteranno suoni diversi anche se solo sfiorati con il puntatore. Insomma, le musiche in questo gioco sono armoniose, ricche e creative. Sia lo stile grafico che il sonoro sono stati realizzati con una cura che ha dell’incredibile.

Trofeisticamente parlando: portiamo i giocattoli in cantina

GNOG purtroppo non è tanto ricco trofeisticamente. Il gioco conta soltanto 20 trofei, nessun Platino, né argenti oppure ori, sono tutti bronzo. Per il 100%, ottenibile in due ore, bisognerà essenzialmente completare tutti i livelli e svolgere determinate (nonché divertenti) azioni all’interno di essi, come ruotare una lavagna una ventina di volte, disturbare una rana o dare un’occhiata al fondo dell’oceano.

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Andrea Letizia
Cresciuto a pane, Kamehameha e Crash Bandicoot, inglesizzato grazie a Kingdom Hearts. Grande amante degli action RPG e dei platform, dei cani e del wrestling.