Guns of Icarus Alliance – Recensione

Sviluppatore: Muse Games Publisher: Muse Games Piattaforma: PS4 Genere: MMO Giocatori: 1 (Online: 2-32) PEGI: 12 Prezzo: 11,99 € Italiano:

Con l’evoluzione e la diffusione dei videogiochi sta scomparendo sempre più rapidamente l’effetto novità che ha contraddistinto titoli divenuti poi classici. Una premessa doverosa, visto che quest’oggi parleremo di Guns of Icarus Alliance.

Viaggio nel tempo

Muse Games ha provato in due diverse occasioni a lanciare sul mercato il titolo. La prima versione del gioco, targata 2010, non fece presa sul pubblico, mentre nel 2012 l’aggiunta delle funzionalità online e l’utilizzo di una campagna Kickstarter hanno permesso al gioco di avere un buon seguito. A distanza di altri sei anni il titolo, forte anche di tutta l’esperienza accumulata grazie al periodo di sperimentazione su Steam, Muse Games prova a portare su PlayStation 4 l’innovativo quanto curioso concetto di una guerra tra dirigibili in cui al giocatore verrà chiesto di diventare un membro dell’equipaggio.

Trattandosi di un MMO la trama è sostanzialmente assente. Un piccolo abbozzo di storia ci racconta di un mondo steampunk in lotta e di sei fazioni diverse tra loro pronte a prendersi a cannonate a vicenda senza troppe remore. Proprio a uno di questi gruppi dovremo giurare fedeltà, per poi iniziare battaglie aeree fatte di manovre tattiche, riparazioni e molto altro ancora. Guns of Icarus Alliance, per sua stessa natura, è un titolo che nasce unicamente come esperienza online e permetterà a un massimo di trentadue giocatori di scontrarsi oppure di sfidare l’intelligenza artificiale.

Mai vista roba così

Quello su cui puntano forte i ragazzi di Muse Games è il cosiddetto fattore novità. Se non vi bastasse l’idea di combattere i vostri nemici a bordo di giganteschi dirigibili, vi basterà sapere che Guns of Icarus è un gioco che punta tutto sulla collaborazione. Nel corso del breve ma intenso tutorial, infatti, vi verrà dato modo di conoscere le tre classi che potrete interpretare all’interno del gioco e che potrete (fortunatamente) cambiare tra una partita e l’altra: l’ingegnere, il cannoniere e il pilota.

Le prime due, probabilmente, saranno più facili da apprendere. L’ingegnere sarà infatti munito di tutti gli arnesi per riparare gli strumenti a bordo del dirigibile, mentre il cannoniere potrà aggiustare le armi del velivolo e usare munizioni speciali. Il pilota, infine, sarà l’unico adibito al movimento della nave e svolgerà dunque il delicatissimo ruolo di orientarla nella direzione giusta per sparare, inseguire e in certi casi fuggire dagli assalti dei nostri rivali per evitare che il nostro equipaggio faccia una brutta fine. Abbiamo parlato dei ruoli non a caso, perché, proprio come un team, un party di amici oppure di sconosciuti uniti matchmaking, dovrà agire in perfetta sincronia per portare a casa la vittoria ed eliminare i rivali; non sarà dunque un singolo ma l’intera squadra a vincere una partita.

Cannoni volanti

I membri dell’equipaggio si occuperanno di mantenere in salute le parti dell’aeronave, con il rischio, in caso di negligenza, di una fine prematura di tutta la squadra. Andranno controllati i motori, lo scudo, i cannoni e tante altre componenti. Oltre ai danni da proiettili, riparabili con un semplice martello, bisognerà anche far fronte a eventuali bombe incendiarie che manderanno a fuoco le strutture e che richiederanno all’ingegnere, l’unico membro adibito a tale compito, di spegnere le fiamme con il suo estintore, mentre il pilota tenterà un’eventuale manovra evasiva per far sì che i cannonieri possano contrattaccare.

Riuscire a coordinare al meglio un gruppo di persone, anche sfruttando la chat vocale e i comandi preimpostati, sarà un vero problema, tanto che le prime partite che giocherete risulteranno un vero e proprio caos. Capirci qualcosa tra personaggi che corrono sul ponte della nave e mansioni da svolgere sarà quasi impossibile. Fortunatamente dopo un paio di scontri inizieremo a capire come funzionano i ruoli e potremo farci un’idea di quale sia quello più adatto a noi tra i tre disponibili, così da focalizzarci su di esso qualora volessimo diventare dei veri assi del volo. Se finora non avete ancora sentito parlare delle fazioni non avete torto; tolto un fattore estetico e di creazione del party, l’utilità di essere membro di uno dei sei gruppi sarà decisamente poca, anche se questa particolare assenza non si avvertirà granché nell’infuriare della battaglia.

Amici con benefici

L’elemento migliore di Guns of Icarus è sicuramente il fattore gruppo, che darà il massimo se riusciremo a creare un team di amici con cui urlarsi le peggio cose per un errore fatto o per una manovra troppo azzardata; di contro ricevere insulti gratuiti da un estraneo non sempre sarà divertente, anche se sono cose da mettere in conto in titoli MMO. Una buona varietà di modalità, come il classico deathmatch oppure la sfida PvE in cui eliminare più avversari possibile, unita a varie mappe e alla già indicata possibilità di giocare contro un massimo di altre sette navi per un totale di trentadue giocatori in ogni match, aumentano notevolmente la longevità di un titolo che sembra essere ancora un po’ grezzo.

Nonostante i grandi sforzi profusi da Muse Games per sistemare i bug e migliorare progressivamente l’esperienza di gioco, i modelli poligonali delle navi, dei personaggi e perfino delle arene sono ancora mediocri e sembrano spesso quasi abbozzati, tanto che alcuni NPC del tutorial sembreranno quasi senza faccia. Scarsa per ora anche la personalizzazione del proprio personaggio, a patto di non voler spendere all’interno dello store scegliendo tra i numerosi (e decisamente costosi) capi di vestiario che ci permetteranno di dare un look unico al nostro eroe o eroina. Discreto il comparto audio, sacrificato in favore delle chat vocali fondamentali per la coordinazione, mentre un plauso va fatto all’assenza quasi totale di lag o cali di frame rate, anche questo fattore importantissimo in un gioco che vive esclusivamente di online.

Trofeisticamente parlando: sono il factotum della città

Il lungo elenco trofei di Guns of Icarus Alliance vanta anche un succulento Platino che richiederà però svariate ore di gioco e tantissime partite con le diverse fazioni; nonostante la pioggia di coppe dei primi minuti di gioco, scoprirete ben presto che ottenere la massima ricompensa comporterà far salire di livello tutte le fazioni, utilizzare punti abilità e molto altro ancora, per un totale di ore che può superare abbondantemente la cinquantina.

VERDETTO

Nonostante Muse Games sia al lavoro da ormai otto lunghi anni sulla sua creatura, sembra che questa abbia bisogno di ulteriori cure per diventare davvero perfetta. La scelta di puntare sulla novità e soprattutto di focalizzare l'attenzione sul lavoro in gruppo piuttosto che sulle individualità rendono quest'opera degna di attenzione, soprattutto per quei gruppi di giocatori in grado di creare team affiatati e intenzionati a collaborare per la vittoria. Tutti coloro che puntano all'one man show dovrebbero stare alla larga da Guns of Icarus Alliance, mentre chiunque voglia vivere un'esperienza diversa su un dirigibile steampunk... non esiti a scegliere una classe e salire a bordo.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.