Hellpoint – Recensione

Sviluppatore: Cradle Games Publisher: tinyBuild Piattaforma: PS4 Genere: Action RPG Giocatori: 1-2 (Online: 2-4) PEGI: 12 Prezzo: 34,99 € Italiano:

Esiste un genere videoludico su cui i videogiocatori stanno dibattendo ormai da anni per delinearne i confini precisi: quello souls-like. Un punto d’incontro è stato delineato dalla presenza di almeno tre caratteristiche: esiste la meccanica del trial and error, i punti di salvataggio e di riposo sono fissi e si possono utilizzare svariate tipologie di armi in base alle statistiche del proprio personaggio. Oltre questi punti, i confini del genere sfumano verso la diatriba. Ed è così che arriviamo a Hellpoint, titolo d’esordio di Cradle Games, videogioco spiccatamente souls-like che prova a ritagliarsi un suo spazio e una sua identità.

Hellpoint

Dei cosmici, una stazione spaziale e un buco nero… cosa può mai andare storto?

Hellpoint, esattamente in linea con il capostipite del genere a cui appartiene, ha una storia oscura e misteriosa, che si scopre solamente attraverso descrizioni, linee di dialogo di vari NPC e messaggi lasciati dagli ex-coloni della stazione spaziale Irid Novo. La stessa, un tempo apice dei traguardi scientifici umani, è ora completamente devastata e invasa da esseri provenienti da altre dimensioni e da cosmici malvagi.

I videogiocatori sono chiamati a interpretare una creatura denominata genericamente Progenie, creata per mano dell’Autore con il solo scopo d’indagare sulla serie di eventi che hanno portato a una tale catastrofe: la Fusione. La sinossi alla base non è certo innovativa, ma rimane comunque affascinante. Hellpoint non potrà che portare almeno un briciolo d’interesse in tutti i videogiocatori, soprattutto in quelli appassionati di sci-fi.

Hellpoint

Delineare la propria identità

Passiamo ad analizzare il gameplay di Hellpoint. Ciò che hanno fatto i ragazzi di Cradle Games è stato, sostanzialmente, prendere idee qua e là da titoli Souls e souls-like già presenti sul mercato, aggiungendoci qualcosa di loro e mescolando il tutto. Detto così sembrerebbe che il gameplay sia impiastricciato, confuso, poco originale; la verità è che gli sviluppatori sono stati davvero in gamba a combinare le meccaniche più interessanti da vari titoli e a fonderle in un mix che diverte il videogiocatore e gli infonde la voglia di continuare a sperimentare nuove combinazioni di armi e armature.

Al contempo, però, non si avverte un incentivo a farlo, perché, strano ma vero, la difficoltà è tarata verso il basso; pertanto si può tranquillamente arrivare alla fine di Hellpoint semplicemente aggiornando le armi e le armature che più ci sono piaciute fin dall’inizio. Menzione d’onore va al sistema di sblocco delle abilità delle singole armi; continuando a utilizzare una specifica arma sbloccherete lentamente abilità attive e passive che vi torneranno utili e che potrebbero farvi preferire un’arma a cui magari non avevate dato la giusta importanza.

Un tasto dolente di nome bug

E’ d’obbligo, però, evidenziare il tasto dolente di Hellpoint, che si accompagna alla sua natura di titolo d’esordio di uno studio indipendente quale Cradle Games: i bug. Fortunatamente Hellpoint non è afflitto da una moltitudine di bug, o da errori grossolani e importanti, però rimane il fatto che esistono e, in quanto sito operante nel settore da anni, è nostro dovere darvene notizia. Il bug più ricorrente e fastidioso che vi affliggerà durante la partita consiste nella perdita definitiva dei vostri Assioni (le anime di Hellpoint, ciò che vi permette di comprare potenziamenti e aumentare di livello) a causa di una caduta in un punto dove le superfici sono state modellate male. In parole povere: cadendo da un dirupo, a volte, vi capiterà di “atterrare” su di una piattaforma invisibile e morire immediatamente dopo; poiché Hellpoint conteggia quella piattaforma come ultimo punto in cui si era in vita, i vostri Assioni rimarranno lì, senza più alcuna possibilità di recupero.

Hellpoint

Un altro bug riguarda l’intelligenza artificiale dei nemici, che fin troppo spesso si “incanta” facendo restare le creature ferme sul posto senza che vi attacchino. Più che un bug potrebbe essere un aiuto, ma in un titolo in cui la difficoltà è già di per sé tarata verso il basso ciò non può che essere un’ulteriore semplificazione che, per quanto accidentale, affligge il videogioco. Hellpoint è un titolo che come standard prevede il single-player, accompagnato dalla modalità multiplayer, sia in co-op che in versus, fino a quattro giocatori; la sua durata si attesta sulle quindici ore circa ed è perfino dotato di una caratteristica sempre più rara ai giorni d’oggi: la modalità co-op split-screen, la possibilità di giocare assieme a un amico direttamente dalla stessa console. Lode allo split-screen.

Verticalità e labirinti

C’è una meccanica, in Hellpoint, che ancora non è stata citata: la possibilità di saltare con la pressione del tasto X. I più esperti e accaniti fan del genere souls-like sanno che non è cosa da poco e che, quando questa meccanica è presente, i livelli e le ambientazioni vengono espressi e disegnati secondo una verticalità molto importante e, anche dove essa non viene raggiunta, le possibilità di esplorazione degli scenari si moltiplicano fino all’inverosimile. In questo Hellpoint ha fatto davvero centro. Perfino i più temerari esploratori e avventurieri avranno pane per i loro denti con ambienti pieni di segreti visibili e non, tutti raggiungibili tramite il salto.

Hellpoint

Per quanto riguarda il comparto sonoro non c’è molto da dire. Colonna sonora nella norma, niente di eccezionale, fa quello che deve fare. Accompagna il videogiocatore nella sua esplorazione senza mai risultare troppo invasiva, ma è priva di picchi emotivi. Il resto del comparto sonoro non è affatto male: i suoni emessi dalle armi, dai nemici e quelli che provengono dalla stazione spaziale sono coerenti e realizzati mediamente bene.

Trofeisticamente parlando: un Platino abbordabile

Il set trofei di Hellpoint è piuttosto variegato, con richieste riguardo l’uccisione di boss secondari specifici, l’aiuto di alcuni NPC e anche alcuni trofei legati ad azioni particolari. Per maggiori dettagli vi invitiamo, come sempre, a consultare l’elenco trofei nel nostro forum.

VERDETTO

Hellpoint è uno dei più recenti esponenti del genere souls-like. Come tale riesce a catturare il videogiocatore con l'esplorazione verticale degli ambienti, grazie alla meccanica del salto, e alla metodologia di avanzamento delle armi. I veterani non si troveranno dinanzi a chissà quale sfida, questo perché la difficoltà tarata verso il basso rende Hellpoint più un punto di partenza per i neofiti. Ci sentiamo di consigliarlo un po' a tutti. Non vi farà urlare al capolavoro, ma non vi deluderà.

Guida ai Voti

Valerio Domenici
Instancabile videogiocatore sin dalla più tenera età, non ha mai smesso di coltivare la propria passione. Detesta i giochi sportivi e si narra che stia ancora cercando l'ultimo collezionabile in Hyper Light Drifter...