Sviluppatore: Crackshell Publisher: Blitworks Piattaforma: PS4 Genere: Roguelike Giocatori: 1 (Online: 2-4) PEGI: 12 Prezzo: 19,99 €
Alla fine del 2017, Crackshell e Blitworks pubblicarono su PlayStation 4 un interessante videogioco d’azione denominato Hammerwatch. Da una sua costola nasce il roguelike Heroes of Hammerwatch, pubblicato in una ricca Ultimate Edition che abbiamo analizzato per voi. Ecco la nostra recensione.

Beati gli ultimate
Assegnare Heroes of Hammerwatch a una precisa categoria non è impresa facile, dato che di fatto è un action RPG dungeon crawler roguelite con componenti multiplayer, che in buona sostanza vuol dire tutto e niente. Per scoprire nel dettaglio che tipo di videogioco sia quello ideato da Crackshell è necessario avviare una partita, scegliendo senza troppi preamboli una delle classi disponibili tra Paladino, Mago, Ladro, Prete e altri grandi classici del genere, grazie alle quali gli appassionati di Dungeons & Dragons e simili si sentiranno a casa.
L’avventura inizia in un piccolo villaggio denominato Outlook, nel quale gli abitanti ci chiederanno di raccogliere alcune risorse da una miniera piena di mostri. Se pensate che non ci sia nulla di più semplice, vi sbagliate di grosso, perché presto o tardi il vostro eroe andrà incontro alla morte. Heroes of Hammerwatch non nasconde fin dalle prime fasi la sua natura di roguelite, dato che alla morte del giocatore corrisponderà la perdita di tutti gli oggetti e le risorse trovate all’interno del dungeon, mentre sarà possibile conservare l’esperienza accumulata per migliorare le proprie statistiche.

Eroi di un certo livello
Il gameplay di Heroes of Hammerwatch è molto basilare, dato che inizialmente gli eroi avranno a disposizione una mossa standard di attacco e una speciale che utilizza il mana. Ogni classe inoltre avrà le sue peculiarità, come ad esempio lo scudo del Paladino in grado di bloccare gli attacchi frontali oppure le frecce del Ranger capaci di colpire a lunghe distanze. L’intero videogioco è strutturato come un twin-stick shooter con visuale top-down, in cui si utilizzerà la levetta sinistra per muoversi e quella destra per mirare, sfruttando poi i tasti dedicati per attaccare o usare i propri poteri tentando di sbarazzarsi di nugoli di nemici.
La scelta di un sistema di attacco e difesa relativamente semplice si adatta egregiamente a una serie di dungeon generati proceduralmente, pieni di mostri dotati di diversi pattern d’attacco, che spazieranno da insetti e larve a cavalieri e mostri, tutti pronti a farci la pelle e a ballare sulle nostre tombe piene di oggetti e risorse non conservate. Proprio la perdita permanente di ogni possedimento obbligherà i giocatori a sfruttare appositi ascensori in grado di conservare quanto racimolato per spenderlo poi all’interno delle città. Scegliere i giusti tempi per spedire il tesoro recuperato sarà fondamentale, nonostante non sia possibile conservare eventuali armi e oggetti recuperati.
