Hidden Through Time – Recensione

Sviluppatore: Crazy Monkey Studios Publisher: Crazy Monkey Studios Piattaforma: PS4 (disponibile anche per Mobile) Genere: Puzzle Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 7,99 € Italiano:

“Dov’è Bugo?”. Uno dei tormentoni di inizio 2020, prima che il mondo sprofondasse nella tragedia ben più seria dell’emergenza sanitaria da Covid-19, si adatta a fare da apertura alla recensione di Hidden Through Time. Il quale, per essere più precisi, si rifà in parte a Where’s Wally?, una serie di libri-gioco dell’inglese Martin Handford nella quale bisognava trovare Wally, per l’appunto, all’interno di illustrazioni iperdettagliate e affollatissime. Il gioco di Crazy Monkey Studio parte proprio da questa idea di fondo per darci un passatempo senza troppe ambizioni, ma proprio per questo gradevole.

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Aguzzare la vista

Hidden Through Time non perde tempo in vane presentazioni o scene introduttive mirate a farlo sembrare qualcosa che non è. Ci troviamo direttamente nel menù iniziale, nel quale possiamo decidere se dedicarci alla campagna, per così dire, o se passare alla modalità online o all’editor di mappe. Meglio partire dalle basi, come sempre, le quali ci portano all’interno di una timeline di quelle che si potrebbero trovare su un libro di storia per selezionare il primo dei livelli disponibili.

Non c’è bisogno di grandi spiegazioni per capire quello che dobbiamo fare. Con la levetta sinistra del controller possiamo muovere il cursore come fosse la freccetta di un mouse, con i tasti L1 ed R1 possiamo rispettivamente allontanare e avvicinare la visuale alla mappa di gioco e con il tasto X possiamo selezionare oggetti in particolare. Lo scopo, infatti, è proprio trovare personaggi oppure oggetti specifici, indicati nella parte bassa dello schermo, all’interno di paesaggi dalle dimensioni e dalla complessità crescente. Ogni gruppo di location è ispirato a un diverso periodo storico, il che spiega il significato del titolo, pertanto ci troveremo a passare dall’Età della pietra al mondo degli antichi egizi, dal Medioevo al Far West.

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Tutto qui

Ad aiutarci nella nostra impresa, perché di ciò si tratta non appena le mappe cominciano a espandersi, ci sono solo alcuni criptici suggerimenti abbinati a ognuno degli elementi da ricercare. Per spostarsi da uno all’altro (non è infatti necessario seguire un ordine preciso) possiamo usare le frecce della croce direzionale e possiamo così leggere un testo degno di una caccia al tesoro. Questo a volte sarà la nostra ancora di salvezza, mentre in altri casi ci lascerà ancor più confusi di prima e ci farà decidere per una minuziosa rassegna della mappa centimetro per centimetro. Non c’è altro, a livello di meccaniche di gioco. Possiamo aggiungere che in base alle nostre preferenze, modificabili dalle opzioni, potremo passare al livello successivo trovando una parte o tutti gli elementi nascosti, ma se siamo completisti e cacciatori di trofei dovremo comunque scoprire tutto.

Un aspetto interessante è che le mappe non sono statiche, con personaggi che si dedicano a diverse attività, pur restando entro i limiti di animazioni brevi e senza enormi spostamenti. Non solo, ma alcuni oggetti in particolare permettono un’interazione più profonda. Parliamo, ad esempio, di case o tende cliccando sulle quali potremo rendere il tetto invisibile, per esplorare anche l’interno; oppure di blocchi di pietra che si trasformeranno in sculture al nostro click. La componente videoludica, insomma, è ben evidente e porta a un maggior coinvolgimento rispetto ai classici giochi del genere su carta.

Me le faccio da solo

L’offerta di Hidden Through Time è arricchita da un editor di mappe che rende il gioco potenzialmente infinito per i più appassionati. Ogni utente ha infatti la possibilità di costruire i propri livelli e di pubblicarli all’interno di un catalogo online a disposizione di tutti gli altri giocatori. E con tutti intendiamo proprio tutti, nel senso che non serve neanche un abbonamento al PlayStation Plus per fruire di questo comparto aggiuntivo.

Va da sé che perdersi nella community in rete è facile, con moltissime mappe personalizzate già a disposizione. Si può trovare veramente di tutto, sia in termini di difficoltà che di location ed estensione di mappe, ma alcuni intuitivi filtri e una barra di ricerca permetteranno di districarsi in base alle proprie preferenze. Un limite di questa sezione è che i suggerimenti non sono sempre chiarissimi, anche quando scritti in inglese, mentre altre volte sono totalmente assenti.

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Un passatempo per pochi

Nel complesso, Hidden Through Time non ci ha esaltato, ma non è neanche passato inosservato. Un eventuale acquirente sa esattamente a cosa sta andando incontro e non potrà dirsi insoddisfatto. Il gioco offre ciò che promette e, per chi ha pazienza, esplorare le mappe o cercare di decifrare i suggerimenti sarà un bel modo per ammazzare il tempo. Non nascondiamo che pensare a un sistema di aiuti un po’ più “spinto” avrebbe potuto avvicinare al gioco un pubblico leggermente più ampio, ma rivolgersi a una precisa nicchia è una scelta degli sviluppatori che non possiamo certo criticare.

Graficamente Hidden Through Time è simpaticissimo, con illustrazioni che presentano l’aspetto stilizzato del disegno di un bambino piccolo e i colori piatti e accesi di un libro-gioco. Le animazioni di persone e animali aggiungono vita e dinamismo, con situazioni a volte buffe che però, va detto, spesso si ripetono. L’accompagnamento sonoro è piacevole e accompagna senza stancare il lavoro di ricerca.

Trofeisticamente parlando: il Platino della pazienza

I venti trofei di Hidden Through Time includono un Platino appetitoso, ma che solo i più pazienti potranno ottenere senza uscire di testa. Se per completare tutte le mappe della storia è possibile sfruttare una videoguida, che riportiamo anche nella nostra guida ai trofei, sarà comunque obbligatorio dedicarsi a cinquanta mappe online. Alcune sono pensate proprio per i cacciatori, ma per altre munitevi di pazienza e occhiali da vista!

VERDETTO

Hidden Through Time è un gioco di ricerca di oggetti nascosti che sceglie come ambientazioni diverse epoche storiche e che ci guida al reperimento dei target con alcuni criptici indizi. I quali non sempre sono di aiuto per raccapezzarsi nelle mappe, ampie e ricche di dettagli, ma che costituiranno una buona sfida per gli amanti di questo genere di passatempo. L'editor di mappe personali e la possibilità di giocare al vastissimo catalogo della community online aumentano la longevità di un gioco che offre né più né meno di ciò che promette.

Guida ai Voti

Jury Livorati
Classe ’85, divido il tempo tra la moglie e i tre figli e le più svariate passioni. Amo la lettura, la scrittura e i videogiochi e recito dal 2004 con l'Associazione Culturale VecchioBorgo. Eterno bambino, amo la vita e guardo sempre allo step successivo, soprattutto se è più in alto del precedente. Sono grato a PlayStationBit per avermi fatto scoprire la (sana) caccia ai trofei e i Metroidvania.

2 Commenti

  1. Credo lo prenderò in offerta. Vado matto per questo genere di passatempi dai tempi della settimana enigmistica, dove cercavo gli oggetti nascosti nella maxi-vignetta. Sicuramente un titolo diverso dal solito, già per PC avevo adocchiato hidden folks.

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