Hitman 2 – Recensione

Sviluppatore: IO Interactive Publisher: Warner Bros. Interactive Entertainment Piattaforma: PS4 Genere: Stealth Giocatori: 1 (Online: 2-2) PEGI: 18 Prezzo: 69,99 € Italiano:

Dopo quasi due anni dal ritorno del nostro sicario preferito, i ragazzi di IO Interactive si ributtano nella mischia grazie a un secondo capitolo frutto della correzione degli errori passati. L’inserimento nel progetto di Warner Bros., che è andata a sostituire Square Enix come publisher, è forse il motivo principale dell’abbandono della formula episodica del titolo del 2016, al fine di abbracciare un’offerta più consistente e totalmente accessibile fin dal day one.

Questo Hitman 2 non vuole raccontare infatti il delicato lavoro dell’assassino internazionale, capace da solo di scatenare guerre, fomentare rivolte popolari e salvare un Paese dalla dittatura. Questo nuovo capitolo getterà infatti una nuova luce su quello che è il passato dell’Agente 47, permettendoci di dare uno sguardo approfondito al suo vissuto e ai suoi traumi. Per il resto. il gioco propone bene o male le stesse cose, con alcune aggiunte, soprattutto al comparto multiplayer, che si sono guadagnate la nostra attenzione. Non perdiamoci quindi in inutili chiacchiere e indossiamo il nostro vestito migliore. Il re degli stealth ci aspetta!

Il ritorno dell’Agente 47

Abbandonata quindi la mai amata formula a episodi, questo secondo capitolo getta sul tavolo fin da subito tutte le sue potenzialità. Stravolgere una formula che ha caratterizzato il brand per anni e anni non aveva molto senso, e infatti Hitman 2 risulta essere un more of the same, con una mole di contenuti più ampia ma a conti fatti molto simile a quella offerta dal capitolo del 2016. Le sei missioni disponibili al lancio sono ottimamente collegate tra loro grazie a una serie di filmati di presentazione. Questi hanno il semplice scopo di introdurre il giocatore ai vari obiettivi e di definire un background narrativo incapace però, da solo, di acchiappare l’interesse del giocatore nonostante alcune rivelazioni degne di nota.

Ogni missione compiuta rappresenterà un passo avanti verso la scoperta del passato dell’Agente 47. Le ambientazioni che completeremo e i bersagli che elimineremo saranno solo un “piccolo” male necessario per poter arrivare a colpire un misterioso cliente ombra. Questo, grazie anche al rapporto che intercorre con il nostro protagonista, è infatti a conoscenza di dettagli molto importanti sul passato dell’Agente 47 e non esiterà a rivelarli per portare dalla sua parte il sicario più letale del mondo.

Purtroppo per noi il comparto narrativo non riesce totalmente a coinvolgere, spingendo fin troppo spesso il giocatore a leggere con superficialità le note e le informazioni reperibili in ogni ambientazione. Nonostante la limitata mole di dialoghi, inoltre, un doppiaggio in italiano sarebbe stato senza dubbio apprezzato e poteva rendere anche più immersiva l’intera esperienza.

Se il lato narrativo non ci ha convinto appieno, la stessa cosa non si può dire delle ambientazioni e della loro resa su schermo. I diversi contratti ci porteranno a girare il mondo partendo da Miami, fino ad arrivare in Nord America, passando prima per Colombia, India, Nuova Zelanda e Mare del Nord. Il lavoro degli sviluppatori non si è limitato solo al colpo d’occhio, ma questi hanno voluto regalarci una complessa rete di edifici ognuno dotato della sua complessa organizzazione. Il classico cambio d’abito sarà quindi sempre necessario per proseguire se non si vuole essere scoperti, e anche la possibilità di posare un oggetto per poi ritrovarlo successivamente avrà la sua particolare utilità. Insomma, toccherà a noi scoprire il metodo più veloce e letale per compiere la nostra missione. Il gioco ci supporterà ottimamente fornendo tutti gli strumenti di cui avremo bisogno.

Simulatore di omicidi

In tutta la sua libertà, anche il gameplay riesce a regalare grandi e piccole soddisfazioni. La possibilità di gestire diverse situazioni con l’improvvisazione oppure facendo tesoro delle informazioni reperibili farà sì che, nelle varie mappe, ogni sessione difficilmente si assomiglierà l’una con l’altra. La parola d’ordine di questo Hitman 2 è infatti: rigiocabilità. L’esperienza di questo titolo, ma più in generale di questa serie, non deve ridursi alle poche ore necessarie per portare a termine la campagna principale, ma deve stimolare continuamente il giocatore alla scoperta di una nuova via per far fuori il bersaglio di turno. Ecco quindi che il tempo necessario per il completamento al 100% di una mappa (sfide, trame ed esplorazione) si eleva esponenzialmente, facendo diventare il tutto un vero e proprio simulatore di omicidi.

Come accennato in precedenza, le sei mappe disponibili possono essere portate a termine selezionando tre diversi livelli di difficoltà: Normale, Professionista ed Esperto. Considerando anche la limitata IA, che non brilla certo per lucidità e intelligenza, abbiamo trovato la difficoltà intermedia molto stimolante, non troppo complicata ma neanche eccessivamente semplice. Bisogna segnalare però che l’uso delle varie sub-story all’interno delle singole missioni faciliterà di molto il compito in quanto, grazie ad apposite note consultabili a schermo, verremo guidati passo dopo passo verso il nostro obiettivo sfruttando alcuni pezzi di trama utili per avvicinarlo con più facilità. La scelta consigliata rimane quindi quella di procedere seguendo il proprio istinto, utilizzando al meglio le risorse fornite dall’ambiente e quelle date in dotazione dall’agenzia.

Completata la campagna principale, cosa rimane di questo Hitman 2? Senza dubbio la completa disponibilità di tutti i contenuti aiuta molto in questo senso, offrendo al giocatore diverse possibilità di divertimento al di fuori dei classici scenari principali. Accanto alla solita modalità Contratto, che permette la creazione di combinazioni praticamente infinite di bersagli e scenari, trovano posto i soliti Bersagli elusivi, particolari contratti rilasciati periodicamente. Questa volta i ragazzi di IO Interactive hanno voluto fare le cose in grande, e infatti il primo Bersaglio elusivo chiamato “L’Immortale” non è niente di meno che il grande Sean Bean (Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell’Anello e Games of Thrones). Se questa modalità viene portata avanti sfruttando questo tipo di licenze, non possiamo far altro che attendere con ansia altre aggiunte poiché saranno senza dubbio di ottima fattura.

Completano l’offerta di Hitman 2 due modalità multiplayer, una competitiva e una cooperativa, che a causa dei bug e delle poche possibilità non riescono a emergere dalla vasta offerta del single player. La Ghost Mode farà vestire a due giocatori i panni di altrettanti assassini che dovranno muoversi attraverso lo scenario di Miami, l’unico disponibile, con l’obiettivo di atterrare per cinque volte l’avversario. La modalità Sniper Assassin è invece la modalità cooperativa in cui, abbracciando il nostro caro fucile di precisione, elimineremo alcuni bersagli nella location Himmelstein. Chi ha già provato la beta sa benissimo di cosa stiamo parlando e possiamo purtroppo confermare che i vari problemi emersi durante la versione di prova non sono stati ancora risolti. In sostanza, tutto ciò rappresenta una mera occasione di distacco utile solo a prendersi una pausa dalle varie sessioni single player, nulla di più.

L’Agente 47 più bello

Il lavoro tecnico apportato a questa produzione si attesta su ottimi livelli e si conferma essere una naturale evoluzione del precedente capitolo. Le mappe sono enormi e molto complicate. La ricchezza di particolari, di persone e di oggetti utilizzabili è qualcosa di spaventoso e capiterà senza dubbio anche a voi di perdervi nei vicoli di Mumbai o nella folla di Miami semplicemente perché abbagliati dalla bellezza visiva. Per non essere da meno, anche la fluidità si attesta su ottimi livelli. Le opzioni di gioco offrono anche la possibilità di bloccare la frequenza di fotogrammi, ma questa, anche se sbloccata, quasi mai causerà problemi. Il Glacier Engine viene quindi promosso a pieni voti.

Il comparto sonoro ricopre, considerando anche la tipologia di gioco, solamente un ruolo secondario. Nonostante questo la colonna sonora e l’effettistica, dalla lontana ispirazione cinematografica, riescono ottimamente ad accompagnare e a rendere più immersive le varie ambientazioni. Come dicevamo prima, le poche linee di dialogo non sono tantissime e potevano essere doppiate tranquillamente. Questa piccola mancanza però viene ottimamente arginata da un’eccellente interpretazione in madrelingua inglese, accompagnata dai relativi sottotitoli nel nostro caro e amato italiano. Sfruttando quindi quelle che sono le numerose migliorie tecniche apportate, IO Interactive ha deciso di rendere disponibile, per tutti i possessori del primo capitolo, una versione migliorata di tutti gli scenari vecchi, facendo diventare così questo sequel una vera e propria piattaforma di gioco grazie alla quale selezionare la missione o la modalità che più ci aggradano.

In conclusione, questo Hitman 2 conferma tutto quello che di buono si era intravisto nel precedente capitolo, eliminando un pessimo sistema a episodi e adottando una strategia di pubblicazione più canonica. L’offerta proposta, sia quantitativamente che qualitativamente, si conferma su ottimi livelli, anche se i numerosi problemi relativi al multiplayer minano leggermente l’intera offerta. Non ci sono dubbi che la serie Hitman, anche dopo diversi anni dalla sua prima pubblicazione, continui a ricoprire con successo il ruolo di re degli stealth, capace da solo di soddisfare un’intera tipologia di videogiocatori.

Trofeisticamente parlando: silent assassin

Non per farvi subito spaventare e desistere dalla vostra caccia, ma questo Hitman 2 offre la bellezza di centodiciotto (centodiciotto) trofei. Per fortuna vostra, però, come appare anche dal nostro elenco disponibile sul forum, i vari obiettivi sono raggruppati a seconda del proprio scenario di riferimento. Ecco quindi che, dopo uno studio approfondito delle singole aree, potrete procedere alla ricerca dei singoli trofei tenendo sempre sott’occhio i vostri progressi. Ogni missione ha infatti un proprio elenco (volevano forse pubblicarlo ancora a episodi?) che contribuisce solo al raggiungimento del 100%. I trofei utili per il Platino invece sono molto basilari e, con un minimo di attenzione e qualche stratagemma, potranno essere ottenuti in maniera facile e veloce.

VERDETTO

Anche se a conti fatti questo Hitman 2 può sembrare un more of the same del precedente capitolo, il lavoro degli sviluppatori è riuscito a far toccare a questa produzione livelli di libertà tali da avere come unico limite la creatività del giocatore. Gli scenari, oltre a essere molto più vasti e complessi, riescono a offrire diverse dinamiche utili ad avvicinare nel modo più originale possibile il nostro obiettivo. Solo la limitata offerta narrativa e alcune magagne legate alle modalità multiplayer non ci hanno convinti appieno. Se però avete amato il precedente capitolo, potete aprire il vostro portafogli e acquistare a occhi chiusi anche questo Hitman 2, dato che vi troverete di fronte al titolo definitivo dedicato all’Agente 47. Il re degli stealth è tornato!

Guida ai Voti

Ivan Presutto
Ivan, tra studio e basket, riesce a ritagliarsi il suo angolo della giornata per immergersi nel magico mondo dei videogiochi. Gioca un po' di tutto ma i generi preferiti sono: gli shooter (TPS e FPS) e gli action (in particolar modo quelli con una forte componente stealth). Se gli date un controller... sogna!

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