Jump Stars – Recensione

Sviluppatore: Jamit Games Publisher: Curve Digital Piattaforma: PS4 Genere: Party Giocatori: 2-4 PEGI: 3 Prezzo: 9,99 € Italiano:

Il genere “party” non è sicuramente tra i più gettonati degli ultimi tempi, soprattutto considerando che le modalità multigiocatore sono ormai quasi esclusivamente online. La verità però è che per passare una serata in compagnia di amici, se non si vuole ricorrere ai classici FIFA e PES, coinvolgendo magari anche le donzelle, i party game in locale rimangono ancora un’ottima opzione.

Inutile negare che Nintendo la faccia da padrone in questo settore, con console pensate apposta per questo tipo di utilizzo come Wii o Switch, piene zeppe di ottimi titoli da giocare in compagnia, partendo dagli sportivi, passando per Mario Kart, senza ovviamente dimenticare l’ammazza amicizie per eccellenza Mario Party. Jump Stars non ha di certo l’ambizione di scalzare i capisaldi del genere, eppure prova lo stesso a dire la sua su PlayStation 4. Sarà riuscito a conquistarci con la sua formula semplice e immediata? Scopritelo nella nostra recensione.

Un torneo senza esclusione di colpi

Dopo aver assistito alla cutscene iniziale, ci troviamo di fronte al menù di Jump Stars con tre opzioni a disposizione: tutorial, torneo e torneo personalizzato. Provando ad avviare il tutorial ci siamo subito resi conto che questo titolo è pensato esclusivamente per il multiplayer in tutto e per tutto; infatti anche solo per affrontare il tutorial bisognerà collegare due pad alla console.

Apprese le nozioni di base, ci siamo tuffati nella modalità torneo prima in due giocatori, poi in tre. In sostanza ci saranno una serie di sfide da affrontare che culmineranno con il “gauntlet” (una sorta di percorso a ostacoli) in caso raggiungiate un buon numero di punti e che decreteranno il vincitore del torneo. La modalità tornei personalizzati, come si evince dal nome, permette di creare i propri eventi personalizzati selezionando i minigiochi a cui sottoporre i concorrenti.

Una formula semplice che inevitabilmente porta con sé pro e contro: il titolo diventa accessibile a tutti, anche ai meno avvezzi ai videogiochi, ma di contro i giocatori più navigati rischiano di perdere velocemente qualsiasi stimolo. La verità come sempre sta nel mezzo, con titoli che dovrebbero rimanere semplici ma comunque ricchi di contenuti e varietà; Jump Stars, considerando anche il prezzo a cui viene proposto, ci è sembrato un po’ troppo semplice e povero di contenuti.

I minigiochi proposti, pur non brillando per originalità, quantità o varietà, fanno abbastanza bene il loro lavoro regalando sessioni di gioco brevi ma molto intense. Dopo qualche partita si comincia a entrare nelle dinamiche del gameplay e a capire il funzionamento delle varie sfide, permettendo di aumentare il divertimento soprattutto giocando in tre o quattro giocatori. Allo stesso tempo, vista la quantità ridotta di giochi, è facile cadere nella ripetitività che inevitabilmente porta alla noia, nemica per eccellenza dei party game. Insomma, dopo una sessione di mezz’ora difficilmente avrete ancora voglia di gareggiare nei tornei di Jump Stars.


Minigiochi per tutti

Ma nello specifico, cosa si fa in Jump Stars? Fondamentalmente ci troviamo di fronte a un platform in cui dovremo saltare su piattaforme ed evitare pericoli, e visto che più si resiste più punti si accumulano potrete anche prendere a pugni i vostri avversari, in modo da farli cadere in qualche trappola letale. Durante le partite bisognerà anche fare attenzione ad alcuni malus inflitti casualmente come l’arena inclinata, i comandi invertiti e così via.

Un’altra caratteristica di questo gioco sono le piattaforme colorate: in ogni livello ci sono delle piattaforme sulle quali i giocatori con il colore corrispondente possono passare per ottenere punti extra. Non tutti i giocatori hanno però a disposizione una piattaforma colorata fin dall’inizio: per esempio, giocando in tre, all’inizio del livello compariranno le piattaforme blu e verdi, e finché una delle due non verrà toccata dai giocatore corrispondenti, non apparirà quella rossa e così il giocatore rosso non potrà fare punti. Per come viene presentata dal gioco questa feature dovrebbe favorire il gioco di squadra e in effetti è così, il problema è che forse poteva essere spiegata e integrata meglio all’interno del gameplay. Insomma, una buona idea che poteva essere implementata in maniera decisamente più interessante.

Tecnicamente il gioco propone una grafica colorata con buone animazioni, non troppo complessa ma comunque molto piacevole da guardare. Anche il frame rate è stabile, ma difficilmente sarebbe potuto essere il contrario visto il tipo di gioco e considerato l’hardware sul quale gira. Quello che si poteva migliorare sono sicuramente i tempi di caricamento; non sono lunghissimi, ma vista la semplicità del gioco era lecito aspettarsi qualcosa di più rapido, con pause quasi nulle in modo da non spezzare il ritmo dell’azione. Riuscito il comparto audio, con buoni effetti sonori e musiche di sottofondo azzeccate.

Trofeisticamente parlando: solo per i più temerari…

Jump Stars offre 21 trofei, Platino compreso. Gli obiettivi sono di una semplicità disarmante, il problema è il tempo infinito che ci vorrà per sbloccarli: effettuare 1.000 salti, mangiare 1.000 torte, dare 5.000 pugni e realizzare addirittura 1.000.000 di punti in totale sembra davvero un’impresa per pochi. Per ulteriori informazioni, sul nostro forum trovate l’elenco trofei completo del gioco.

VERDETTO

Le buone premesse di Jump Stars, purtroppo, non si traducono in un party game di alto livello. La formula di gameplay è semplice e divertente, ma il fatto che funzioni solo per la prima mezz'ora di gioco la dice lunga sulla quantità e la qualità dei contenuti. Un platform utile per qualche serata in compagnia, a cui magari potete fare un pensierino con un piccolo taglio di prezzo.

Guida ai Voti

Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.