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Kingdom Hearts 2.8 HD The Final Chapter Prologue – Recensione

Publisher: Disney Interactive Studios, Square Enix Developer: Square Enix
Piattaforma: PS4 Genere: Action RPG Giocatori: PEGI: 12 Prezzo: 59,99 €

Ormai da qualche giorno è disponibile nei negozi Kingdom Hearts 2.8 HD The Final Chapter Prologue, una nuova raccolta di giochi e contenuti che vanno ad arricchire e a complicare ancora di più il background narrativo della serie targata Square-Enix e Disney. In attesa della 1.5 e 2.5 che avranno una versione rimasterizzata in uscita il prossimo marzo, è ora di sporcarci le mani e capire se questa raccolta vale i soldi spesi oppure no.

Il lavoro svolto da Tetsuya Nomura è notevole sia per quanto riguarda la conversione di Dream Drop Distance, titolo uscito originariamente per Nintendo 3DS, che per Birth by Sleep 0.2, capitolo inedito, il quale ci offre giusto un assaggio di quello che potrebbe essere Kingdom Hearts III, sia dal punto di vista grafico, che del gameplay.

Kingdom Hearts Dream Drop Distance

Iniziamo parlando del porting del titolo uscito, ormai nel lontano 2012, per Nintendo 3DS che costituisce una buona parte dei contenuti fruibili in questa raccolta.

Il titolo va a collocarsi dopo quanto accaduto in Kingdom Hearts II e Kingdom Hearts RE: Coded e vede Riku e Sora, finalmente uniti dopo tanto perdersi e ritrovarsi, dover sostenere un importante esame per ottenere il titolo di Maestri del Keyblade. Il superamento dell’esame permetterà ai due amici di ottenere un potere talmente grande da riuscire a fermare definitivamente Xehanort, nemico storico della saga. Questa volta però Sora, oltre ad essere separato da Riku, dovrà cavarsela da solo senza il prezioso aiuto di Paperino e Pippo.

Dopo i primi minuti di gioco ci rendiamo conto che il lavoro non si è limitato al porting, ma c’è stato un vero e proprio boost grafico che rende il tutto fluido e godibilissimo. I 60fps sono a dir poco granitici; anche nelle fasi più caotiche, la fluidità non perde colpi e ci permette di rimanere sempre concentrati sul combattimento.
Dato che il titolo è stato sviluppato per 3DS, le feature che prevedevano l’uso del touch screen sono state perfettamente integrate e sono facilmente utilizzabili con il pad.

L’aspetto, invece, su cui gli sviluppatori non hanno messo mano è il level design; infatti, passando per il mondo dei Tre Moschettieri, fino a quello di Tron, ci troviamo a che fare sempre con le stesse ambientazioni, che rimangono tali e quali a quelle già viste nei capitoli precedenti. Magari, qualche modifica o aggiunta in questo aspetto avrebbe senza dubbio elevato il valore di questa remastered.

Il gameplay sopperisce alla mancanza di Paperino e Pippo in un modo che, già ai tempi, ci aveva lasciato con l’amaro in bocca. Il nostro Nomura ha avuto la brillante idea di inserire gli Spiriti, versione pacifica dei nemici di questo capitolo, ovvero gli Incubi. Queste entità animalesche ci supporteranno in battaglia e ci forniranno dei bonus alle statistiche (PS, Attacco, ecc…). Con loro sarà possibile fonderci per sferrare potenti colpi e per migliorare l’affinità tra noi e loro. Ecco appunto, affinità. Il gioco, infatti, alternerà fasi di combattimenti epici e appaganti, a fasi in cui dovremo accarezzare o coccolare i nostri “animaletti” per fargli crescere o per migliorare il loro feeling con noi. L’unica nota positiva di tutto ciò, è che alcuni minigiochi che utilizzavano il touch screen della console Nintendo, sono stati ottimamente adattati all’uso del DualShock.

I comandi di attacco sono tutti personalizzabili, potremmo equipaggiare tutte le abilità, ad eccezione di quelle esclusive di Sora e Riku, e creare combinazioni di attacchi e magie che faranno piazza pulita di ogni nemico che ci si parerà davanti. Inoltre, grazie al Fluimoto, meccanica inedita nella serie, potremmo sfrecciare in tutta l’ambientazione e sferrare devastanti attacchi ad area.

I Dream Eaters addomesticati potranno essere anche schierati in combattimento contro altri tre avversari in un minigioco a loro dedicato, che ci permetterà di guadagnare punti da spendere per acquistare oggetti e ricette per nuovi Spiriti.

Kingdom Hearts 3D è stato da sempre considerato dai fan il terzo capitolo della saga, sopratutto per merito di una trama che andava a proseguire, in maniera diretta, gli eventi dei capitoli principali. Il lavoro sul comparto grafico è notevole e per chi non ha avuto modo di giocarci è senza dubbio una piacevole esperienza anche se non troppo impegnativa; infatti, anche se molti boss sono ben strutturati, i combattimenti sono fin troppo semplici e non destano particolari problemi.

Nota di merito di questa versione è la disponibilità della localizzazione in lingua italiana. Quindi, il tutto risulta essere perfettamente fruibile da chiunque abbia rinunciato all’originale acquisto a causa della poca dimestichezza con l’inglese.

Kingdom Hearts Birth by Sleep 0.2: A Fragmentary Passage

Con questo “capitolo”, Nomura ci propone un assaggio di quello che sarà Kingdom Hearts III. Sebbene il gioco sia completabile in circa 3 o 4 ore, il che lo riduce ad una sorta di tech demo, la storia raccontata va ad aggiungere tasselli importanti al segmento narrativo parallelo al primo capitolo di Kingdom Hearts.

In questa nuova avventura vestiremo i panni di Aqua, Maestra del Keyblade, che imprigionata nel mondo dell’oscurità dovrà trovare una via per tornare nel mondo della luce. Le nostra nemica, al di la dei soliti heartless, sarà principalmente la paura di cedere all’oscurità e, dunque, l’impossibilità di riunirsi ai suoi amici Ven e Terra.

In questo spezzone di gioco vediamo il debutto dell’Unreal Engine 4 e del Kingdom Shader, che, seppur con qualche dubbio, rinnovano di molto il comparto grafico della serie senza perdere l’atmosfera e i colori dei vecchi capitoli. Il nuovo motore grafico, però, non si comporta proprio benissimo; infatti, si è persa un po’ quella fluidità tipica della serie, che ne rallenta di molto il gameplay e ne riduce l’impatto visivo. Poco reattivo è anche l’input dei comandi in fase esplorativa; cosa molto strana, dato che poi durante i combattimenti i comandi vengono eseguiti con estrema precisione.

Il gameplay è una fusione di KH II e KH Birth by Sleep; abbiamo, infatti, sia la barra del mana per lanciare magie, sia la barra focus per attivare la modalità Sparo, che ci permetterà di colpire con proiettili magici i nemici di fronte a noi. Il nostro personaggio partirà già al livello 50 con tutte le abilità sbloccate rendendone lo sviluppo praticamente nullo. La crescita del personaggio si limiterà al solo aumento di livello, che incrementerà le statistiche base. Il tutto è poi reso molto tedioso dal fatto che, trattandosi sostanzialmente di una demo, il farming è praticamente inesistente. In compenso, il fatto di avere già tutti gli attacchi sbloccati ci mostra una Aqua che, tramite piroette e colpi volanti, farà piazza pulita dei nemici che le bloccheranno la strada. Come nel secondo capitolo, non mancano gli attacchi speciali, sia solitari come la Bramagia, che in coppia (con Topolino) come il Trovavia.

Il titolo, però, nonostante la scarsa durata, offre una buona rigiocabilità. Avremo la possibilità di rigiocarlo alla difficoltà massima in modo da riuscire a completare tutti gli obiettivi che il gioco richiede per raggiungere il 100%. Gli obiettivi completati, che richiedono una particolare azione da compiere, forniranno delle decorazioni o dei capi d’abbigliamento che Aqua potrà indossare. Oltre a questo è possibile personalizzarli, creando combinazioni sempre nuove e colorate.

In conclusione, per chi è interessato a questa raccolta solo per dare sfogo alla propria curiosità sul come sarà Kingdom Hearts III, rimarrà un po’ a bocca asciutta. Vi consiglio di farci un pensiero solo quando ci sarà un abbassamento di prezzo o, meglio ancora, puntate alle prossime remastered del 2.5 e 1.5 in uscita il prossimo marzo. Questa demo, per quanto abbia portato più ombre che luci, principalmente a causa di un comparto tecnico non in linea con i precedenti episodi della saga, offre, però, un gameplay solido e molto appagante. Dopotutto rimane un Kingdom Hearts.

Kingdom Hearts χ Back Cover

Per questo contenuto non ci sono molte parole da spendere. Principalmente perchè si tratta di un filmato di circa un’ora, in cui si entrerà nel dettaglio degli eventi antecedenti a KH Unchained χ, capitolo per dispositivi mobile uscito ormai da qualche mese. Se non si ha avuto modo di giocare al suddetto titolo, allora la storia ci apparirà solo come un susseguirsi di avvenimenti senza senso.

Il filmato si colloca nel periodo antecedente la guerra del Keyblade e ci presenta i cinque Maestri che governavano, sotto ordine del loro Maestro Supremo, le loro Unioni; dividendo così l’intero mondo.

I personaggi, ad eccezione proprio del Maestro Supremo che risulta fin troppo caratterizzato, sono molto acerbi e privi di personalità. Infatti, tranne qualche tratto distintivo, appena accennato, i Maestri sembrano uno la copia l’uno dell’altro.

Il background narrativo creato da Nomura verrà di sicuro maggiormente apprezzato da chi ha speso diverso tempo sul gioco mobile. Per tutti gli altri, invece, il filmato lascerà più dubbi che certezze, anche se fornirà diversi spunti e supposizioni per gli avvenimenti futuri. Risulta, però, tutto sommato interessante conoscere l’universo di Kingdom Hearts dagli occhi di altri personaggi, non proprio in linea con i characters storici della serie.

Trofeisticamente parlando: Altro che Topolino…

Sebbene tecnicamente abbiamo a disposizione due giochi, il platino ottenibile sarà solo disponibile per Dream Drop Distance. Oltre agli obiettivi ottenibili con il normale svolgersi della trama principale, avremo a disposizione molti trofei relativi al completamento del glossario, ed altri ottenibili completando i minigiochi o allevando i nostri Spiriti. Molto importante sarà l’end-game che ci offrirà una decina di trofei relativi ai portali segreti che alzeranno la difficoltà a causa del livello dei nemici.

Per il platino dovremo, oltre a padroneggiare tutte le meccaniche e le modalità offerte dal gioco, metterci una buona dose di pazienza. Un platino non certo immediato e semplice.

Il 100% per Birth by Sleep 0.2, invece, non è particolarmente ostico, eccezion fatta per il trofeo relativo al completamento di tutti gli obiettivi. Il resto non risulta particolarmente insidioso e il tutto è completabile in una decina di ore.

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Ivan Presutto
Ivan, tra studio e basket, riesce a ritagliarsi il suo angolo della giornata per immergersi nel magico mondo dei videogiochi. Gioca un po' di tutto ma i generi preferiti sono: gli shooter (TPS e FPS) e gli action (in particolar modo quelli con una forte componente stealth). Se gli date un controller... sogna!