Kingdoms of Amalur: Re-Reckoning – Recensione

Sviluppatore: KAIKO Publisher: THQ Nordic Piattaforma: PS4 Genere: Action RPG Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 39,99 € Italiano:

Perle videoludiche che si perdono nello scorrere dei byte ce ne sono molteplici e tra queste sicuramente possiamo citare Kingdoms of Amalur. Questo imponente gioco di ruolo non ha avuto la dovuta fortuna quando uscì otto anni fa, in quanto altri esponenti del genere avevano conquistato e saturato il mercato. Basti pensare ad esempio al mitico Skyrim. La nuova versione porta miglioramenti grafici e cerca di equilibrare il livello di sfida. Ci riuscirà? Scopritelo nella nostra recensione.

Kingdoms of Amalur Re Reckoning

Sarò io a scrivere il mio destino

L’inizio di Kingdoms of Amalur: Re-Reckoning è intrigante e la prima cosa che si capisce è che avremo un futuro incerto. Infatti il nostro personaggio sarà l’unico mortale nella storia a essere tornato in vita! Questo è possibile grazie a un’invenzione di uno gnomo, chiamata il Pozzo delle Anime. Verremo così chiamati il “Senzafato”. Con questo escamotage narrativo l’eroe che andremo a creare ha infinite possibilità riguardo a ciò che può diventare. Le tre classi principali che si potranno utilizzare sono le classiche dei giochi di ruolo: il Guerriero, il Mago e infine il Ladro. Di queste classi potremo interpretare la pura essenza di ognuna oppure mischiarle tra loro nelle varie combinazioni. Avanzando di livello otterremo punti da spendere per migliorare o sbloccare nuove abilità e mosse speciali della tipologia che preferiamo.

Una cosa molto interessante è che in qualsiasi momento potremo rivolgerci a tessitori che, in seguito al pagamento di poche monete, saranno in grado di effettuare un reset di tutti i punti investiti e potremo così ricreare il nostro personaggio da zero, cambiandolo radicalmente. Tutto questo è possibile proprio perché saremo noi gli unici senza un destino preassegnato e saremo in grado di sconvolgere anche quello di coloro che incontreremo. E proprio questa caratteristica ci porterà, nella trama principale, a mutare le sorti di un’invasione ormai già avviata messa in atto dai malvagi Tuatha Deohn.

Kingdoms of Amalur Re Reckoning

Il mondo è la mia casa

Come tutti i classici giochi di ruolo, anche Kingdoms of Amalur: Re-Reckoning presenta missioni secondarie e deviazioni dalla storia principale in numero impressionante. Ci si potrebbe perdere per tantissime ore seguendo tutte queste alternative, avanzando poco o nulla nella storia principale, anche se dobbiamo dire che solo alcune di queste arricchiscono e ci spiegano il complicato mondo delle Faelands. Purtroppo la narrazione è piuttosto superficiale e anche la storia principale non presenta grandi svolte o improvvisi colpi di scena e scorrerà lasciando il videogiocatore soddisfatto ma non stregato dal susseguirsi degli eventi.

Innumerevoli e varie, come le missioni secondarie, sono anche le possibilità di equipaggiamento che dovremo però attentamente studiare per creare il campione imbattibile. Saremo portati a esplorare attentamente le mappe per trovare i pezzi di equipaggiamento migliori e presto diventerà una piacevole scoperta quella di aumentare costantemente le statistiche preferite. Oltretutto saremo anche in grado di fabbricare con le nostre mani tutti i pezzi di armamento che desideriamo grazie alla fucina del fabbro e alcuni oggetti potranno essere potenziati dalle gemme che creeremo e incastoneremo con la nostra abilità nell’arte Savia. Insomma, la personalizzazione sarà notevole e si potranno sperimentare moltissime combinazioni.

Signora, il suo videogioco ha le potenzialità ma non si applica

Kingdoms of Amalur: Re-Reckoning potrebbe essere a dir poco epico… ma purtroppo non è così! Alcuni miglioramenti sono stati fatti in questa remastered, ma non abbastanza da portarlo nell’olimpo dei giochi di ruolo. Partendo dalla cosa più scontata, che è il reparto grafico, possiamo dire che sì c’è stato un miglioramento, ma è assolutamente inadeguato per un videogioco di fine generazione come questo. Premettiamo che abbiamo provato il videogioco con una PlayStation 4 Pro su uno schermo 4K, e quindi possiamo dire che le texture sono state migliorate ma le luci sono oscene e spesso e volentieri l’oscurità avvolge luoghi e visi di persone rendendoli impossibili da distinguere. Ci sono notevoli e frequenti cali di frame rate con scatti fastidiosi che accompagneranno i combattimenti più affollati, ma a volte anche la semplice esplorazione; inoltre dobbiamo segnalare sporadici crash che hanno portato al blocco completo dell’applicazione.

Kingdoms of Amalur Re Reckoning

Altra cosa piuttosto fastidiosa sono i caricamenti. Questi sono abbastanza lunghi e presenti per ogni minimo spostamento, non solo nel cambio delle macroaree ma anche per entrare in un semplice edificio in un villaggio. La cosa alla lunga diventa piuttosto noiosa. Il livello di sfida è stato migliorato ma ancora non sembra adattarsi al livello del personaggio, regalando facili vittorie in particolare se si usa la modalità Fato, cioè un aumento dei danni raggiungibile caricando la relativa barra tramite l’uccisione di un adeguato numero di nemici.

Trofeisticamente parlando: quanto è grande il mondo?

I trofei di Kingdoms of Amalur: Re-Reckoning sono parecchi, ben sessantadue contando anche il Platino. Riuscire a ottenerli sarà un’epica impresa in quanto dovremo esplorare a fondo tutto il mondo di Amalur e compiere quasi tutte le missioni secondarie, oltre chiaramente ad aver finito la storia principale (a livello Difficile… anche se non sarà per nulla difficile). Inoltre diversi trofei necessiteranno tanta, tanta pazienza per trovare ciò che è richiesto, come ad esempio tutte le Pietre del Destino o i messaggi nelle bottiglie sparsi per il mare. Altro trofeo difficile da ottenere sarà quello di riuscire a persuadere almeno cinquanta personaggi, ma forse sarà ancora più difficile trovare almeno cinquanta personaggi che abbiano la possibilità di farsi persuadere.

VERDETTO

Kingdoms of Amalur: Re-Reckoning è la versione rimasterizzata di un imponente e classico gioco di ruolo. Sono presenti tantissime possibilità di esplorazione e personalizzazione del personaggio, rendendo il videogioco vario e divertente. Peccato per lo sbrigativo lavoro nel riadattamento grafico piuttosto scadente e per il livello di sfida elementare, che ne rovinano parzialmente l'esperienza.

Guida ai Voti

Daniele Citerio
Lo zio "citte", avete presente quello zio strano che fa cose strane in posti strani? Arrampica pareti di roccia su alte montagne, scala le cascate di ghiaccio, fa yoga in mezzo alla spiaggia e poi, ve lo trovate in salotto attaccato alla play a giocare senza manco considerarvi? Ecco, sono io!