King’s Heir: Rise to the Throne – Recensione

Sviluppatore: Artifex Mundi Publisher: Artifex Mundi Piattaforma: PS4 (disponibile anche per Mobile) Genere: Puzzle Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 14,99 € Italiano:

King’s Heir: Rise to the Throne è il nuovo puzzle game griffato Artifex Mundi. Il videogioco narra le avventure di due cavalieri reali, Edmund e Randall Ulmer, che vengono incastrati e accusati di aver complottato contro la corona, motivo per cui intraprenderemo un lungo cammino per scoprire i più reconditi misteri del regno nella speranza di far cadere tutte le accuse sui due protagonisti, così da sottrarre il castello ormai caduto nelle mani della malvagia regina.

King's Heir: Rise to the Throne

Il Signore degli Enigmi

Durante la nostra avventura, ogni azione, combattimento e a volte anche i dialoghi dovranno essere risolti tramite enigmi, indovinelli o estenuanti ricerche di un pezzo mancante a un determinato puzzle da svolgere per passare alla fase successiva. King’s Heir: Rise to the Throne è molto vicino a un punta e clicca e ruoterà intorno alla risoluzione degli enigmi che ci si presenteranno davanti. Molti di essi risulteranno semplici e chiari, pronti a essere risolti in una manciata di secondi, per altri invece ci toccherà fermarci un momento per riflettere sul da farsi o addirittura tornare indietro di qualche scena per trovare il tassello mancante.

La narrazione in King’s Heir: Rise to the Throne è esilarante e frenetica. Il background si presenta sorprendentemente ricco, i personaggi sono multistrato e tutti affascinanti. Le scene con oggetti nascosti sono divertenti, offrendo colpi di scena creativi e una perfetta integrazione nella trama. Gli enigmi sono anche fedeli al tema del videogioco e possono essere notevolmente complessi, aumentando il grado di sfida per tutti gli amanti del genere.

King's Heir: Rise to the Throne

King’s Heir: Rise to the Throne, nonostante la natura da puzzle game, avrà la sua componente bellica, contro altri personaggi che incontreremo durante la nostra risalita al trono. Anche questi, ovviamente, si svolgeranno a colpi di sequenze di facile comprensione. Per essere precisi, parliamo di tre giochini da completare prima di mandare a tappeto il nostro avversario.

I difetti del titolo però non tarderanno a mostrarsi. L’essere un puzzle game non giustifica gli estenuanti e lunghissimi enigmi, che ci obbligheranno al backtracking e a rivedere scene o posti che avevamo già abbandonato nella speranza di aver risolto tutto. In generale l’esperienza di gioco poteva essere calibrata decisamente meglio. Molte volte ci ritroveremo con l’inventario completamente vuoto, al punto tale da costringerci a chiedere aiuto alla cosiddetta “corona degli aiuti”, ma altre volte avremo l’inventario così pieno da perdere addirittura di vista gli oggetti più importanti di una determinata zona.

King's Heir: Rise to the Throne

Comportato grafico non da sottovalutare

Per quanto riguarda il comporto grafico, King’s Heir: Rise to the Throne ne presenta uno accurato e in alcune scene riesce a creare un ambiente suggestivo, in grado di catapultarci all’interno di quell’atmosfera medievale di cui gli amanti di quel periodo hanno bisogno. Pochi ambienti sono presenti all’interno del titolo, ma tutti riescono a creare la giusta suggestione per immergerci in quel determinato contesto, iniziando dalle grandi mura che proteggono la città, passando per le fatiscenti fogne e per finire nelle macabre prigioni del castello. Tutto è incastrato alla perfezione grazie ai colori freddi delle zone che si mescolano bene con le strutture e gli oggetti tipici dell’era medievale.

King's Heir: Rise to the Throne

La grafica dunque ci ha trasmesso qualche emozione, facendoci immergere in tutto il contesto. Purtroppo, non possiamo affermare la stessa cosa per il comparto sonoro. Esso infatti risulta sciatto, sottotono e addirittura assente in alcune scene salienti, in cui avremmo avuto il bisogno di un aiuto sonoro per rendere le scene più epiche o comunque memorabili.

Trofeisticamente parlando: facilità enigmatica

King’s Heir: Rise to the Throne offre poche ore di gioco. Il titolo infatti può essere terminato in sei ore, tempo in cui riusciremo a sbloccare la maggior parte dei venti trofei. Molti saranno sbloccabili terminando il videogioco e completando tutti gli enigmi presenti nella storia principale, altri invece richiederanno di risolvere un puzzle in meno di trenta secondi o di rifare la campagna primaria in modalità Esperto senza affidarsi ad aiuti o senza commettere errori in uno specifico enigma.

VERDETTO

King’s Heir: Rise to the Throne è un puzzle game "a oggetti nascosti" che intrattiene il videogiocatore con i suoi numerosi enigmi. La sua storia ci catapulta in un'atmosfera medievale molto suggestiva. Consigliato a tutti gli amanti del genere che cercano una storia appagante, un Platino non troppo impegnativo, una bella dose di "spremersi le meningi" e un titolo da divorare in una manciata di ore.

Guida ai Voti

Francesco Mastroianni
Sono Francesco, amante dei videogames e di tutto il mondo videoludico. Ho 30 anni, lavoro ma nel tempo libero amo recuperare qualche titolo e rilassarmi un po’. Sono un fiero possessore di tutte le console PlayStation, ma anche di diverse piattaforme di mamma Nintendo. Insomma, non si è mai "troppo grandi" per salire di livello!