LawBreakers – Recensione

Con le sue meccaniche innovative, il nostro caro amato Cliff Bleszinski ha letteralmente gettato una base non solo per il futuro di una serie ma di tutto un genere. La lotta contro le locuste è stata senza ombra di dubbio uno degli argomenti principe della scorsa generazione, almeno per quanto riguarda Microsoft. A uno sguardo più attento infatti anche i giocatori “meno analisti” potranno notare in molti titoli quelle meccaniche che hanno reso grande la serie. Partendo dall’ottimo gun system ripreso più volte, fino ad arrivare al fin troppo abusato sistema di coperture che continua a essere la soluzione più utilizzata da molti sviluppatori, il tocco del suo lavoro è stato sempre presente.

Dopo una pausa durata ben due anni passata tra ozio, dichiarazioni pesanti e la costituzione del suo nuovo studio di produzione, la Boss Key Productions, Cliffy B ha finalmente sfornato il suo ultimo lavoro. Anche lui, come molti stanno facendo nell’ultimo periodo, si è buttato nell’affollato mondo degli sparatutto competitivi a squadre dove, escluso l’affermato Overwatch, gli altri titoli cercano continuamente a suon di spallate di ampliare il loro bacino d’utenza. I tratti peculiari dei giochi del talento americano riusciranno a creare un’alternativa valida per questo genere? Se siete curiosi di scoprirlo non vi resta che continuare la lettura.

Guardie e ladri

LawBreakers riesce nella difficile mossa di distanziarsi dagli esponenti più casual del genere, per concentrarsi su un gameplay basato sulla meritocrazia e sull’abilità personale. Molti sparatutto, in particolare quelli competitivi, hanno con il tempo sviluppato delle meccaniche che, vedi per la potenza delle abilità o per il poco bilanciamento generale, garantivano anche al giocatore meno avvezzo al genere alcune uccisioni o buone partite. I ragazzi della Boss Key Productions invece hanno voluto puntare su un sistema basato esclusivamente sulle capacità personali, fornendo al giocatore diverse abilità che per quanto utili non saranno mai decisive. Velocità di movimento, mira e gioco di squadra sono infatti le parole chiave di questo titolo.

Prima di analizzare in maniera più dettagliata il gameplay, dobbiamo soffermarci un po’ sulla lore di questo nuovo sparatutto. Il lavoro di marketing che i ragazzi di Blizzard hanno fatto con la diffusione delle storie di ogni singolo personaggio di Overwatch ha senza dubbio contribuito alla creazione di forti legami tra videogiocatore e alter ego virtuale. Da questo punto di vista invece LawBreakers soffre troppo di un mancato background narrativo che non solo giustifichi lo scontro tra guardie e ladri, ma quanto meno presenti a grandi linee i vari personaggi in gioco. Sarà difficile infatti per il giocatore scegliere un lottatore preferito in quanto la troppa mediocrità e anonimità di ognuno di essi rende difficoltoso la creazione di qualsiasi tipo di affezione.

Il gameplay proposto prende spunto dagli altri esponenti del genere, quindi avremo, oltre a una “super abilità”, anche delle abilità peculiari diverse per ognuno dei personaggi. Tutti loro infatti disporranno sia di un oggetto da “lancio”, come granate, coltelli o droni, che di un sistema di spostamento rapido, come jetpack o teletrasporto. Come detto in precedenza, però, tutte le abilità non rappresenteranno la via più semplice per una kill facile, in quanto la potenza delle stesse non sarà quasi mai determinante. Molti combattenti inoltre disporranno anche di un’arma secondaria che riesce ad aiutare il giocatore in particolari situazioni non proprio favorevoli con la tipologia del personaggio scelto. Nonostante questo però gli sviluppatori hanno voluto abbandonare completamente l’idea di team completo (tank, healer e via dicendo) in favore di tipologie di guerrieri più equilibrate tra loro ed egualmente determinanti.

Ivan Presutto
Ivan, tra studio e basket, riesce a ritagliarsi il suo angolo della giornata per immergersi nel magico mondo dei videogiochi. Gioca un po' di tutto ma i generi preferiti sono: gli shooter (TPS e FPS) e gli action (in particolar modo quelli con una forte componente stealth). Se gli date un controller... sogna!

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