“Costruiamo troppi muri e non abbastanza ponti”.
Isaac Newton
Dal 1995, anno della prima apparizione di un videogioco dedicato ai LEGO, il brand ha fatto passi da gigante aiutato dal miglioramento delle tecnologie e dal supporto costante di Warner Bros. e TT Games che hanno sfruttato (forse eccessivamente) il noto marchio di mattoncini. Ninjago, uno dei numerosi universi LEGO creati per soddisfare i fan delle arti marziali, è protagonista del recentissimo film nonché del gioco che stiamo per analizzare.
Io volevo fare l’usciere!
Chi non riuscirebbe a difendere la propria città dagli attacchi di potenti nemici avendo a sua disposizione dei potentissimi robot armati di tutto punto? Gli eroi di Ninjago sicuramente eccellono in questa particolare disciplina, tanto che grazie ai loro mech riescono a tenere a bada il terribile Lord Garmadon e il suo esercito di squali.
A rovinare i delicati equilibri di questa infinita lotta tra il bene e il male ci penserà però Lloyd, figlio di Garmadon, che permetterà al malvagio antagonista di distruggere i potenti veicoli dei nostri ninja e li obbligherà a un viaggio per scoprire il loro vero potenziale. Ad aiutare in questo difficile cammino, del quale non vi sveliamo nulla così da permettervi di apprezzare al meglio la trama e anche la pellicola, ci penserà lo stimato Sensei Wu, che aiuterà i nostri eroi a risvegliare la loro forza sopita.
Questa è molto brevemente la trama che si dipanerà completando gli otto capitoli di cui è composto il gioco, che abbandona in parte l’esplorazione libera vista in altri episodi della serie (l’ultimo City Undercover) per proporre dei livelli su binari che aiuteranno i neofiti della saga.
Niente nuove, buone nuove
Se siete affamati di novità vi sveliamo subito che LEGO NINJAGO non sarà il titolo che stravolgerà il brand né tanto meno quello che ve lo farà amare, se non avete apprezzato gli altri capitolo di questa serie.
Abbandonati i progetti (ottimi sulla carta ma fallimentari a livello di vendite) di Worlds e Dimensions si torna infatti alle origini con un prodotto che presenta la solita serie di livelli in cui alterneremo combattimento contro avversari a mattoncini e risoluzione di enigmi.
Ovviamente, struttura base a parte, i ragazzi di TT Games hanno sfruttato l’ambientazione ninja per apportare piccoli ma interessanti cambiamenti come la possibilità di eseguire semplici combo e utilizzare mosse speciali che sbloccheremo man mano che progrediremo nell’avventura.
Oltre a una serie di abilità fisse come lo scatto o l’attacco in salto, infatti, ogni ninja sarà dotato di una particolare arma (come archi, katane e lance) che permetterà di variare il nostro stile d’attacco e di eseguire mosse volanti in QTE decisamente spettacolari.
Se non vi bastasse il solo combattimento, poi, vi basti sapere che alcuni enigmi sparsi nel gioco potranno essere risolti solo usando il giusto personaggio: i muri richiederanno il martello di Cole, strumenti senza leve necessiteranno le doppie katane di Kai e così via.
Gambe di plastica consumate
LEGO NINJAGO si rivela purtroppo essere un’esperienza tutto sommato breve, calcolando solo i livelli principali. Una quindicina scarsa di ore saranno sufficienti per scoprire come termineranno le vicende di Lloyd e compagni. Ovviamente però in un gioco LEGO non potevano mancare i collezionabili, gli easter egg e tutto quel contorno che rende davvero bello avere per le mani un gioco che ci cali in questo mondo fatto di mattoncini.
Il titolo abbandona il free roaming ma non del tutto, visto che dopo aver completato un’area ci verrà data la possibilità di esplorarla separatamente come una sorta di mini-città in cui troveranno spazio brevi missioni segrete, gare di parkour, costruzioni speciali e la vera novità del capitolo, ossia i dojo.
Per valorizzare il semplice ma interessante sistema di combo, i ragazzi di TT Games hanno creato delle missioni in cui ci verrà richiesto di sconfiggere il capo del dojo sconfiggendo prima una serie di sgherri e cercando nel contempo di ottenere un punteggio tale da garantirci medaglie e ricompense.
La struttura, sempre uguale fatta eccezione per l’ambientazione, consisterà in un una serie di ondate di nemici completata dal capo del dojo, dotato di una sua barra dell’energia che dovremo ridurre a zero per uscire vincitori.
Io quel mattoncino l’avrei messo più a destra
Niente di veramente nuovo ma tante piccole modifiche che permetteranno agli amanti di questo tipo di giochi di divertirsi a completare al 100% (pratica d’obbligo) il gioco, senza contare tutti i giovani giocatori che potranno rivivere gli eventi del film. Giovani che potranno anche sfidarsi tra loro grazie alla presenza dell’arena, che consentirà di giocare partite in cui fino a quattro ninja potranno darsi battaglia in locale nelle tre modalità di gioco proposte (tutte in realtà molto simili tra loro).
Lo stesso discorso fatto per il gameplay è poi riportabile anche al comparto audio e video, con un doppiaggio italiano come al solito ad altissimi livelli, una grafica cubettosa e colorata e una colonna sonora di buon livello che non passerà comunque alla storia per varietà.
Una piccola tirata d’orecchi va però fatta per quanto riguarda i caricamenti. Se volete fare una partita “mordi e fuggi” al gioco preparatevi a ritrovarvi a fissare lo schermo per qualche minuto, in attesa che il livello della storia venga correttamente caricato.
Rallentamenti avvertibili non solo in fase di avvio della partita ma anche e soprattutto durante il gioco. Le situazioni più concitate, oltre a risultare caotiche a livello grafico, genereranno fastidiosi cali di frame rate francamente inaccettabili vista l’esperienza del team e soprattutto la non eccessiva complessità del titolo.
Trofeisticamente parlando: meglio che in palestra
La scelta di mantenersi su canoni classici della serie si riflette inevitabilmente sull’elenco trofei. Ottenere le 51 coppe, impresa per la quale potete consultare la nostra esclusiva guida trofei, sarà solo questione di pazienza e di tempo. Collezionabili a parte non troverete nessuna sfida impossibile. Quello che fa davvero notizia è la presenza di un trofeo affetto da glitch, vera novità della serie…