Lumines Remastered – Recensione

Sviluppatore: Resonair Publisher: Enhance Games Piattaforma: PS4 Genere: Rhythm Giocatori: 1-2 PEGI: 3 Prezzo: 14,99 € Italiano:

Immaginate un filo che possa unire Tetris, il caro vecchio formato UMD targato PlayStation Portable, musica elettronica e colori psichedelici. Quattro elementi che apparentemente non hanno nessun reale punto d’incontro. Eppure Tetsuya Miziguchi, storico sviluppatore giapponese, ed Enhance Games, editore da lui fondato, in collaborazione con Resonair, hanno reso possibile tutto ciò. Ma ciò che collega questi quattro disparati elementi non è un semplice filo, ma un blocchetto 4×4.

Concept semplice, sfide complicate

Lumines esordisce su PlayStation Portale nel lontano 2005 (addirittura nel 2004, in Giappone) e subito conquista gran parte del pubblico della prima storica portatile Sony. Ben tredici anni dopo, Lumines Remastered torna con veemenza sulle console di nuova generazione e, grazie a una formula che non conosce tempo, lo fa con la stessa carica, pronto a raccogliere di nuovo numerosi consensi.

Il gameplay di questo puzzle game è un chiaro tributo a un classico del calibro di Tetris (non a caso, Miziguchi è anche produttore del recentissimo Tetris Effect), ma con delle differenze sostanziali: il campo di gioco è orizzontale, mentre i pezzi che cadono dall’alto non hanno strane forme e variopinti colori, ma sono quadrati mono o bicromatici. All’interno di tali blocchi, ci sono tessere colorate da abbinare, in maniera da formare cluster. Niente linee orizzontali da eliminare, niente immobili colonne di pezzi. Ciò che elimina i nostri blocchi è un semplice cursore che scorre sul bordo superiore, mentre le statuarie colonne perderanno gli elementi che le compongono, dando vita a reazioni a catena stupefacenti.

E’ qui che Lumines introduce una delle sue più amate peculiarità, la componente da rhythm game che lo contraddistingue; il cursore sopracitato, infatti, scorrerà a tempo di musica sul campo da gioco e, a ogni passaggio, altererà la velocità (sia del gioco che della colonna sonora) e lo stile delle tessere presenti nei blocchi. L’esperienza di gioco è divisa in varie modalità, tutte riuscite e funzionali, che riescono ad affinare e stratificare un gameplay semplice come quello di Lumines Remastered. Un esempio perfetto è dato dalla modalità Sfida, dove dovremmo arrivare al livello 100 senza perdere, con persino tre varianti, ovvero Standard, Casuale e Infinita.

Troviamo poi la Sfida a tempo, dove in precisi intervalli (da 60, 80 e 300 secondi) dovremo effettuare il punteggio più alto possibile. Infine la modalità Puzzle, forse la più tecnica, in quanto dovremo disegnare precise forme di diverse complessità grazie alle tessere presente nei blocchi. Inoltre questa remastered, prodotta da Enhance Games, preleva due ulteriori modalità da Lumines 2 (sempre uscito su PlayStation Portable, ma nel 2006): la Modifica skin e Missione. Nella prima dovremo prima progettare e poi svolgere, consecutivamente, una serie di livelli, mentre nella seconda metteremo a dura prova la nostra materia grigia, grazie a ben cinquanta livelli consecutivi da superare. Insomma, la semplice formula di questo puzzle rhythm game è impreziosita da un numero abbacinante di modalità e sfide, che ne aumentano profondità e livello di difficoltà. Eppure, Lumines Remastered soffre di una mancanza tanto grave quanto clamorosa: una parte online, aggiunta quantomai adatta e consona per un titolo di queste fattezze (è possibile sfidare un amico in locale, almeno).

Vibrazioni

Sotto il punto di vista tecnico, il comparto che più splende di luce propria è senza dubbio quello sonoro: Shinichi Osawa, in arte Mondo Grosso, ha concepito una serie di tracce, principalmente di natura elettronica, che non ho paura a definire, semplicemente, un capolavoro. Ogni singola canzone incalza e abbraccia il gameplay in maniera sublime e perfetta, creando un’esperienza ludica, ma anche sensoriale, incredibilmente innovativa e riuscita.

E’ chiaro che Lumines Remastered punta molto sul colpire il videogiocatore suscitando vibrazioni che vadano oltre al nudo e crudo gameplay; ciò è anche testimoniato dalla strana, ma consona funzionalità denominata Trance Vibration, con la quale sarà possibile avvertire i cambi di ritmo e le rotazioni dei blocchi grazie a vibrazioni date direttamente dal controller. Tale funzionalità può essere conseguita su quattro diversi joypad, in modo da creare una stranissima orchestra vibrante che amplifica a dismisura la sensorialità del titolo, vero leitmotiv dell’opera di Miziguchi.

Anche il comparto artistico visivo segue tale leitmotiv, riuscendo ad accompagnare con veemenza sia il gameplay frenetico che la musica incalzante. I colori scelti nei vari livelli sono sempre molto accesi, quasi psichedelici, con esplosioni di colore puro quando riusciamo a effettuare combinazioni degne di nota. Inoltre, i vari sfondi che sottendono il campo di gioco risultano tutti molto ispirati, riuscendo anche a creare immaginari atipici, ma come al solito riusciti con pieno successo. Incastonare blocchi dai colori vivaci, mentre si ascolta musica elettronica con un sfondo che raffigura una classica maschera del kabuki (classico teatro nipponico), è un’esperienza tanto folle quanto da provare.

Trofeisticamente parlando: un folle e arduo viaggio verso il Platino

Preparatevi a immergervi completamente nel variopinto mondo di Lumines Remastered se volete conquistare la tanto agognata coppa Platino. Sarà infatti richiesto il completamento di praticamente ogni modalità presente, oltre che il raccoglimento di ogni skin (principalmente gli sfondi dei vari stage) disponibile nel gioco. Inoltre, dovrete sconfiggere la CPU in varie modalità, oltre che superare sfide davvero complicate nella loro semplicità, come pulire determinati numeri di blocchi in porzioni di tempo piuttosto esigue. Insomma, un platino piuttosto complicato, ma almeno accompagnato da un colonna sonora maestosa!

VERDETTO

Enhance Games ha fatto, di nuovo, centro, regalando a tutti i videogiocatori un titolo che si attesta tra i top del genere, ma con unicità clamorose e riuscite in toto. La formula di Lumines, infatti, continua a ottenere successi su successi, grazie a una cura per il particolare davvero incredibile. Peccato solo per l'assenza di una sana componente online. Nonostante ciò, fatevi coinvolgere e trascinare da una colonna sonora allo stato dell'arte e da un gameplay che può causare dipendenza. Fatevi travolgere dalla folle e variopinta stravaganza di Lumines Remastered.

Guida ai Voti

Vittorio Iannotti
Classe '94, studente di Scienze Biologiche. Cresce a pane e videogiochi da quando ha memoria. Vive nel paradosso dell'amore per la natura e per tutto ciò che è intrattenimento, dal cinema, alla letteratura, fino al gaming (che lo costringe a chiudersi in camera). Insaziabile viaggiatore, specie verso Est. In segreto, di notte, prega dinnanzi ad una statua di Kefka Palazzo.