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Marvel’s Guardiani della Galassia – Episodio Finale: Don’t Stop Believin’ – Recensione Completa

PlayStationBit ha deciso di non valutare più, singolarmente, ogni singola uscita che forma titoli come quelli di Telltale, cosiddetti “a episodi”. Piuttosto, il corpo dell’articolo sarà aggiornato di volta in volta, di capitolo in capitolo, così come il voto, facendo una somma di tutto quanto visto fino ad ora.

In prima pagina troverete un paragrafo relativo all’ultimo episodio uscito, al comparto audiovisivo e ai trofei, mentre in quelle seguenti il nostro parere in merito a quanto già visto.

Come tutti già sanno, i titoli Telltale sono da sempre considerati il punto di riferimento per quanto riguarda le avventure grafiche del nuovo millennio. Questo talentuoso studio californiano è riuscito nell’ardua impresa di adattare il loro tipico stile narrativo e videoludico ad alcune delle licenze più importanti e “pesanti” di tutto il panorama. Alcune di esse, come Batman e Borderlands, hanno ricevuto la loro personale avventura che, sebbene si mantenga fedele allo stile dei Telltale, riesce a calare perfettamente il giocatore in questi due mondi, facendolo sentire come se stesse giocando a una nuova avventura del cavaliere oscuro oppure a un nuovo capitolo della serie targata Gearbox.

Episodio 5: Don’t Stop Believin’

Il quinto e ultimo episodio della serie Telltale dedicata ai Guardiani della Galassia è finalmente giunto tra noi terrestri. Dopo circa otto mesi dalla pubblicazione del primo e innovativo capitolo, questo Don’t Stop Believin’ ha l’ingrato compito di rendere epico un arco narrativo caratterizzato da fin troppi alti e bassi. Dopo un quarto episodio che congelava letteralmente gli eventi, non si può più fare finta di niente e il nostro Peter, alias Star-Lord, dovrà finalmente scontrarsi con la dura realtà. I Guardiani sono infatti ridotti all’osso per colpa dei numerosi contrasti interni partiti dopo l’uccisione di Thanos e la minaccia di Hala l’Accusatrice è sempre più vicina.

La spietata Kree si sta avvicinando a Knowhere, un osservatorio inter-dimensionale usato come base dai nostri guardiani, e non ci sarà nessuno a fermarla. I Guardiani della Galassia, come detto in precedenza, sono infatti ridotti all’osso poiché, tra abbandoni e contrasti vari, hanno preferito lasciare il gruppo di eroi. Toccherà al nostro Peter, con l’aiuto prezioso di Mantis, rimembrare i valori su cui si era fondato il leggendario gruppo e ricordarlo ai membri dissidenti. Il classico flashback introspettivo, questa volta dedicato a Groot, ci racconterà lo storico momento in cui “Stash-Lord” ha incontrato per la prima volta i suoi futuri compagni.

Dopo aver fatto pulizia nei suoi ricordi ed emozioni, Peter partirà in tutta fretta alla ricerca dei membri mancanti che avranno fatto visita a luoghi particolarmente significativi per loro. Da questo momento cominceranno due sezioni di dialogo botta e risposta che saranno necessarie per convincere i nostri compagni a tornare a far parte del team; purtroppo bisogna dire che queste sezioni non brilleranno di particolare originalità. In realtà nessun momento di questo capitolo conclusivo riuscirà a trasmetterci un senso di imprevedibilità e incertezza, tutto sembra infatti ridursi a semplici pezzetti di puzzle che vengono messi al loro posto.

Riunito il team con non poche difficoltà, per i Guardiani della Galassia è giunto il momento di organizzare un piano per fermare la violenta avanzata di Hala. A bordo dell’astronave Milano, Peter deciderà il ruolo di ogni membro della squadra che andrà di conseguenza a cambiare sensibilmente le dinamiche dell’assalto. Durante l’esecuzione del piano i guardiani avranno la meglio non solo contro l’esercito di Hala, ma una volta riuniti i nostri ritorneranno a combattere insieme per sconfiggere la spietata Kree. Le fasi conclusive dell’episodio, che non voglio intenzionalmente descrivere, oltre a mettere la parola fine sulla vicenda, lasceranno aperta la possibilità di vedere un seguito nel prossimo avvenire.

Il gameplay di questo capitolo finale offrirà il meglio di quanto visto in tutti i precedenti episodi. La componente action la farà da padrona, con diverse sezioni adrenaliniche che sapranno divertire non poco il videogiocatore. Oltre a questo, sostanzialmente, il sistema di Quick Time Event viene riproposto in diverse situazioni e toccherà a noi prendere la decisione giusta. L’esplorazione in questo episodio finale è volutamente ridotta al minimo, in modo che ci si possa concentrare interamente sul portare a compimento gli eventi principali, senza alcun tipo di distrazione.

Tiriamo le conclusioni

Il capitolo finale di una qualsiasi serie, che essa sia videoludica o televisiva, non significa necessariamente analizzare il modo in cui è stato portato avanti e concluso un particolare arco narrativo, ma vuol dire fare i conti con l’evoluzione degli eventi e di come questi sono stati percepiti dall’utente finale. Non nascondiamo il fatto che la qualità di questa serie targata Telltale abbia fatto fin troppe volte un saliscendi qualitativo non indifferente, con molte scelte che, per quanto sembrassero importanti, portavano a conseguenze fin troppo minimali rispetto alle premesse. La stessa natura del gioco veniva spesso messa in discussione poiché in molte situazioni non si aveva la sensazione che le nostre decisioni modellassero effettivamente l’universo di gioco, anche se negli ultimi due episodi la situazione è migliorata leggermente.

Dal punto di vista del gameplay questa serie ha offerto delle meccaniche di gioco abbastanza innovative nel panorama delle avventure grafiche. Oltre all’esplorazione e a pochi enigmi ambientali, la componente action è stata senza ombra di dubbio la parte più riuscita del gioco. Il combattimento finale contro Hala è il giusto esempio di come un gioco incentrato sulla narrativa possa essere anche adrenalinico e spettacolare. Certo, da un punto di vista più generale, questi aspetti appariranno arretrati e superati, ma se ci si cala nella realtà del genere questa freschezza non è del tutto scontata.

In previsione anche di una seconda stagione bisogna riconoscere che questo Marvel’s Guardiani della Galassia è stato uno dei progetti meglio sviluppati dai ragazzi Telltale, non tanto per la componente narrativa, quanto per una qualità tecnica non indifferente, non proprio il cavallo di battaglia dello studio americano. Detto questo, non ci resta che rigiocarci la serie in modo da studiare tutte le modifiche apportabili in attesa di una seconda stagione che si preannuncia spumeggiante più di quanto lo sia stata questa prima.

Quanta bella musica!

Se dal punto di vista del gameplay l’offerta non brilla particolarmente a causa delle poche novità introdotte, stessa cosa non si può dire del comparto tecnico e sonoro. Il comparto grafico vede il motore utilizzato dai ragazzi di Telltale spinto al massimo e il risultato si vede. Una pulizia grafica impeccabile che favorisce l’immersione del giocatore nell’universo di gioco. Nessuna evidente incertezza, soprattutto per quanto riguarda il frame rate, che si dimostra granitico in ogni situazione, anche quelle più impegnative. Rispetto alle precedenti serie c’è stato un notevole miglioramento e ottimizzazione, e questo è percepibile sotto ogni aspetto.

L’aspetto però più significativo e di livello, che presumibilmente accomunerà tutti gli episodi della serie, è senza ombra di dubbio l’eccellente soundtrack scelta. La componente sonora infatti, ricollegandosi alle pellicole cinematografiche, rappresenta una parte importante all’interno di questo universo che riesce a contestualizzare determinati avvenimenti e a trasmetterci sensazioni e pensieri che non ci vengono comunicati direttamente dai diretti interessati. La OST unisce tracce apparentemente diverse ma che riusciranno a trasmetterci un’unica sensazione: la consapevolezza di star giocando con i Guardiani della Galassia. Questa è l’unica cosa che conta.

Trofeisticamente parlando: io sono Groot!

La parte relativa ai trofei, come per tutti i titoli Telltale, è solo una formalità. Ogni singolo trofeo, di cui trovate l’elenco sul nostro forum, sarà ottenibile semplicemente proseguendo la storia principale e a ogni “paragrafo” completato si sbloccherà il relativo trofeo. La difficoltà, come si può intuire, è praticamente nulla; questo però vi farà godere al meglio l’avventura, senza alcun tipo di distrazione dovuta alla vostra anima da trophy hunter. Insomma, un platino piacevole da aggiungere alla vostra collezione.

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Ivan Presutto
Ivan, tra studio e basket, riesce a ritagliarsi il suo angolo della giornata per immergersi nel magico mondo dei videogiochi. Gioca un po' di tutto ma i generi preferiti sono: gli shooter (TPS e FPS) e gli action (in particolar modo quelli con una forte componente stealth). Se gli date un controller... sogna!

2 Commenti

  1. […] Dopo la nostra dettagliata recensione del quarto capitolo, è giunto il momento di dare un’occhiata al primo trailer del quinto e ultimo episodio intitolato “Don’t Stop Believin'”. Oltre al video del trailer, disponibile subito in calce all’articolo, dobbiamo informarvi che il download di questo quinto capitolo sarà disponibile a partire dal prossimo 7 Novembre. […]

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