Medieval Dynasty – Recensione

Sviluppatore: Render Cube Publisher: Toplitz Productions, GS2 Games Inc Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS5) Genere: Manageriale Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 29,99 € Italiano: Sottotitoli

Medieval Dynasty è un videogioco particolare da definire: ha elementi di un RPG, di un gestionale, di un gioco di sopravvivenza, fino ad arrivare ad elementi sandbox. Esiste su altre piattaforme già dal 2021, ma è disponibile per PlayStation 4 solo dal 20 aprile 2023. Ci troveremo ad interpretare Racimir, un diciottenne che in seguito al più comune dei prologhi, ovvero un attacco da parte di banditi che ha annientato la sua casa e la sua famiglia, si trova a dover ricominciare una nuova vita in un nuovo luogo. Dare un giudizio oggettivo a Medieval Dynasty sarà molto difficile, in quanto le particolari dinamiche che lo caratterizzano sono capaci di dividere facilmente il pubblico. In questa recensione proveremo ad analizzare tutti i punti chiave.

Un simulatore di vita medioevale

Dopo un breve filmato introduttivo ci troveremo nel mezzo di un bosco, pronti a raggiungere un villaggio vicino in cerca di un nostro zio che ha fatto fortuna. Giunti al villaggio, il castellano senza troppi giri di parole ci dirà che nostro zio è morto: si comincia, fai quello che vuoi in questa vasta valle. Medieval Dynasty non propone una trama o una strada da seguire, ma è disseminato di una infinità di quest, che siano definite capitoli, storie o missioni secondarie. Una grande nota a sfavore è che non solo i dialoghi non sono parlati, con scambi di battute totalmente muti, ma i testi degli NPC sono molto lunghi e scritti in un modo non proprio leggero da leggere. Dunque, è molto probabile che inizierete da subito a saltare tutti i dialoghi, anche perché non racconteranno niente di interessante.

Il gioco, tra l’altro, non presenta tutorial: si limiterà a dirigervi in cosa fare attraverso alcune missioni denominate capitoli. Nel menù è presente anche una scheda piena di informazioni, ma spesso queste non trovano utilità nel concreto. Lo scopo principale sarà comunque quello di fondare il nostro villaggio e creare una dinastia. Il villaggio e la sua popolazione cresceranno in base a cosa decidiamo di costruire e come, mentre in giro per la valle potremo corteggiare una donna e renderla nostra moglie, al fine di avere un erede che prenderà in mano la situazione quando Racimir morirà, se morirà… Medieval Dynasty propone infatti un’interessate modalità di scorrimento del tempo. Ogni personaggio ha una età definita e ogni anno trascorre attraversando le quattro stagioni: ogni stagione dura tre giorni di gioco, ogni giorno dura circa quarantotto minuti reali. Durante le stagioni, la mappa e i bisogni del nostro personaggio cambieranno contestualmente.

Roma non è stata costruita in un giorno…

Se amate il crafting e i gestionali, Medieval Dynasty è il gioco che fa per voi. Se è vero il contrario, lo odierete. Il gameplay è estremamente lento, così come il sistema di progressione del personaggio e del villaggio. Ma è proprio lo sviluppo del vostro villaggio il cuore pulsante del gameplay. Vi ritroverete a costruire, dove volete, case per i vostri abitanti, i quali a loro volta possono generare figli, e decine di altri edifici dalle funzionalità più disparate: capanni per la caccia e la pesca, segherie, edifici per l’agricoltura, magazzini, fucine e qualsiasi altra cosa vi venga in mente, adatta all’epoca medioevale. La gestione degli edifici e dei bisogni degli abitanti è estremamente articolata e presenta una scheda dedicata nel menù di pausa. Purtroppo, l’assenza di un tutorial efficace renderà un incubo le prime ore di gioco, proprio a causa della profondità di questa componente gestionale.

Il sistema di crafting è a tratti esagerato. Il mondo di gioco è stracolmo di risorse e ci sono centinaia di oggetti che possono essere creati, ma anche una mansione semplice come portare l’acqua nell’abitazione di un abitante risulterà molto dispendiosa in termini di tempo: per portare l’acqua serve un secchio, il quale è composto da delle assi, le quali sono ricavate da un tronco, il quale è stato ottenuto abbattendo un albero con un’ascia, creata da un bastone e delle pietre. Il tutto è rallentato in modo estenuante dal limite massimo di peso che il personaggio può trasportare. A fronte di questi fattori ed in base al vostro stile di gioco, Medieval Dynasty propone contenuti che vi possono tenere impegnati tra le trenta e le cento ore. L’ampiezza di questo intervallo trova risposta nel paragrafo seguente.

… però magari con qualche aiuto si faceva prima

Così come il nostro villaggio ed i suoi abitanti avranno continuamente bisogno di essere sostentati, in quanto incapaci a farlo da soli, anche il protagonista avrà una serie di indicatori da tenere sott’occhio per prevenirne la morte. Infatti, Racimir soffrirà la fame e la sete, dovrà stare attento al freddo invernale e all’intossicazione che alcuni cibi possono provocargli. Dovrà lavarsi per non essere evitato dai suoi interlocutori ed avrà parametri di salute e vigore, che sono influenzati consequenzialmente da tutti gli altri. A parte i parametri vitali, le uniche altre minacce presenti sono i banditi che attaccheranno il nostro villaggio man mano che cresce e gli animali aggressivi: ci è andata bene, considerando le avversità che c’erano nel medioevo. Medieval Dynasty presenta nello specifico una flora ed una fauna non troppo variegate, ma la caccia e la raccolta delle piante saranno fondamentali per il sostentamento.

Un ottimo aspetto, che contraddistingue questo simulatore e che lo rende adatto a tutti, è che gli sviluppatori hanno messo a disposizione una serie di importanti modificatori attivabili a piacimento. Parliamo di molte modifiche sostanziali, tra le quali citiamo ad esempio la rimozione di bisogni come fame, sete e temperatura corporea. Quelle più importanti sono però la possibilità di rendere infinito il peso massimo trasportabile e la possibilità di ridurre drasticamente il tempo di creazione. Fare una spedizione nel bosco e dover tornare dopo aver raccolto cinque tronchi, poiché pesano tanto, è molto limitante rispetto al poter trasportare mille tronchi contemporaneamente. Inoltre, dover creare cento oggetti che richiedono cinque secondi l’uno rallenta estremamente il gameplay rispetto al poterne creare cento negli stessi cinque secondi. La libertà è lasciata al giocatore: preferite penalizzare il realismo o la vostra pazienza?

Il comparto tecnico ed i contenuti

Medieval Dynasty non propone grafica ed animazioni particolarmente sorprendenti, ma sono comunque adeguate per un’esperienza di gioco molto godibile. Oltre alla già citata mancanza di voce nei personaggi, sono assenti alcune animazione per determinate azioni: perlopiù si tratta delle animazioni della creazione di oggetti, ma è comprensibile data la loro varietà. In altri casi invece sono stati usati degli stratagemmi: considerando ad esempio l’acqua dei fiumi, questa non sarà mai più alta del nostro personaggio, di conseguenza si potrà attraversare ogni fiume camminando e senza dover mai ricorrere al nuoto.

Il mondo di gioco è vasto e pienissimo di risorse, ma non sono presenti grandi città: anzi, probabilmente il villaggio più grande diventerà il nostro. Questo forse è un peccato, perché trattandosi del periodo medioevale si poteva osare di più, proponendo più castelli e simili. Allo stesso modo, anche le missioni sono molto scarne. Che siano principali o secondarie, si tratta solo di completare continuamente richieste di consegna di determinati oggetti, salvo rari casi. Le musiche di sottofondo sono poche e ripetute in loop, ma non risultano fastidiose. Gli effetti audio invece sono promossi, primo fra tutti il respiro affannato del protagonista quando si affatica, che tra l’altro può essere anche disattivato dalle opzioni.

Si, ma i trofei?

Il Platino di Medieval Dynasty, per il quale stiamo preparando una guida, può risultare abbastanza scomodo ed estremamente lungo. Sebbene non sia presente una vera e propria trama, innanzitutto viene richiesto di completare quella che viene definita la storia principale. Alcuni trofei sono legati allo sviluppo del villaggio e al miglioramento delle abilità. Gran parte dei trofei, riguarda il completamento di varie e specifiche azioni, alcune tra le quali sono mancabili. Uno dei trofei più fastidiosi nei confronti del giocatore è sicuramente quello legato alla raccolta dei mille tronchi, che risulta essere una vera e propria presa in giro e metterà a dura prova la vostra pazienza. A questo, si aggiungono un trofeo per il quale bisogna possedere un milione di monete ed uno per il quale bisogna giocare nei panni di vostro figlio: vi porteranno via una quantità disumana di tempo.

VERDETTO

Dare un voto oggettivo ad un gioco come Medieval Dynasty risulta complicato. Le dinamiche che lo contraddistinguono non lo rendono un videogioco adatto a tutti, ma sono comunque di ottima qualità, dando libertà al giocatore e offrendo un'ottima rigiocabilità. Basti pensare, ad esempio, che il nostro villaggio è edificabile in qualsiasi punto della mappa: risulterà quindi interessante anche soltanto vedere come ogni diverso luogo possa influenzare il nostro sviluppo. Se vi piacciono i giochi gestionali, con sfumature di survival e RPG, Medieval Dynasty potrebbe essere per voi anche un gioco da 8. Al contrario, se siete amanti dell'azione e della frenesia, non durerete nemmeno mezz'ora in questa valle medioevale. Una piccola nota di demerito va al prezzo, forse leggermente alto per attirare un grande pubblico.

Guida ai Voti

Gianmarco Zizzo
Mia madre mi racconta sempre che ho imparato a leggere prima di andare a scuola perché ne avevo bisogno per poter giocare alla PlayStation 1 da solo: da allora il mio amore per i videogiochi non è mai svanito (e neanche la mia capacità di leggere).