Megaton Rainfall – Recensione

Sviluppatore: Pentadimensional Games Publisher: Pentadimensional Games Piattaforma: PS4 Genere: Simulazione Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 15,99 € Italiano:

Essere un supereroe è il sogno di tutti, grandi o piccini che siano, e allo stesso tempo tutti amano vivere l’emozione di vedere un eroe in azione. Questo lo dimostra l’incredibile successo dato da innumerevoli videogiochi e pellicole pubblicate nel corso degli anni. In ambito videoludico ne abbiamo viste di tutti i colori sia in ambito supereroistico, con l’incredibile saga di Batman sviluppata da Rocksteady o con l’ultimo capitolo dello spara-ragnatele di Insomniac, sia invece di antieroe come lo era il buon vecchio Cole McGrath nella saga di inFAMOUS, che ci permetteva di compiere azioni buone o malvagie in base alle scelte del giocatore.

Tutte queste opere sono state acclamate da critica e pubblico per l’enorme libertà data al giocatore e per il senso di potere che trasmettevano perché, ammettiamolo, lanciare una tempesta di fulmini sui nemici in inFAMOUS, usare tutti i gadget di Batman o oscillare per Manhattan a caccia di cattivi non è cosa da tutti i giorni. E’ così che lo studio indipendente di Pentadimensional Games, composto esclusivamente dallo sviluppatore spagnolo Alfonso del Cerro, ha deciso di creare Megaton Rainfall, titolo che si vanta di essere il perfetto simulatore di supereroi… anche se con qualche magagna tecnica di troppo.

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Da grandi poteri…

Siamo sulla Terra, un tunnel di luce ci cattura e una creatura che afferma di essere nostro padre annuncia una devastante invasione aliena. Per fronteggiare la minaccia ci vengono donati alcuni incredibili poteri come l’immortalità e il volo; così, dopo un breve tutorial che ci spiegherà come muoverci attorno al pianeta, l’invasione ha inizio. Prima però ci verrà donato un ulteriore potere: una sfera di energia capace di disintegrare qualsiasi oggetto nella sua traiettoria. Qui inizia la nostra estenuante difesa contro alcune macchine aliene pronte a distruggere tutte le forme di vita sulla Terra e con le nostre incredibili abilità saremo chiamati a salvare la razza umana dalla completa distruzione, prestando però attenzione a sfruttare i poteri in modo adeguato, così da non distruggere involontariamente un intero quartiere.

Le abilità che ci vengono donate sono estremamente potenti e distruttive e una semplice sfera, se non si centra perfettamente l’obiettivo, può causare la distruzione totale di un grattacielo, portare quindi innumerevoli morti e conseguentemente la fine della missione. Sarà compito del giocatore tenere sempre sott’occhio la barra laterale, che mostra le vittime civili, in modo da non farla mai azzerare e causare così il game over. Le città presenti sul pianeta sono inoltre tutte generate proceduralmente e risultano davvero enormi, per questo un attacco nemico può causare danni di proporzioni nucleari. Se ad attaccare è una delle astronavi madri, sarà proprio l’intero suolo terrestre a venire deformato, creando un’onda d’urto catastrofica e la fine del genere umano.

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… derivano grandi responsabilità!

Seppur il pianeta Terra sia davvero immenso (anche se al 90% totalmente deserto), con tanto di possibilità di uscire dall’atmosfera, visitare il Sistema solare e atterrare su qualsiasi pianeta o stella presente, va comunque detto che Megaton Rainfall è tecnicamente arretrato con una realizzazione grafica che strizza l’occhio ai titoli cross-platform dell’epoca PlayStation 1 e 2, almeno per quanto riguarda i modelli poligonali dei civili a tratti imbarazzanti per un titolo odierno, e texture inesistenti su qualsiasi palazzo o nemico. Certo, passeremo la maggior parte del tempo in volo distruggendo nemici (dato che non è possibile camminare) ma, toccando il suolo o volando tra i palazzi, si nota una grave insufficienza tecnica, ad eccezione degli edifici reali come il Colosseo o la Burj Khalifa. Anche i casi di compenetrazione poligonale sono eclatanti: ogni edificio, albero o nemico che sia è completamente vuoto ed è possibile passarci attraverso senza il minimo sforzo. Lo stesso discorso vale per i pianeti presenti, dove atterreremo su una superficie non meglio precisata, senza mai entrare effettivamente nell’atmosfera come invece avviene con la Terra.

Sono un Dio benevolo!

Per quanto riguarda le missioni principali, il titolo è composto da cinque diversi obiettivi da completare che si fanno mano a mano più difficili e in circa sei ore, in base alle nostre abilità di giocatore, porteremo a compimento quella che è la trama principale, se di trama vogliamo parlare. Ogni missione prevede sempre lo stesso procedimento, ovvero: andare al punto A, distruggere qualche alieno, piccolo inseguimento fino al punto B e distruggere i nemici rimanenti, purtroppo senza alcuna differenziazione se non in alcuni nuovi nemici che porteranno sempre più distruzione. Quello che cambia è la loro collaborazione a ogni missione, aumentando così il grado di sfida. Di pari passo con i nemici, anche noi apprenderemo nuove abilità come il blocco del tempo, un raggio laser distruttivo o una delle migliori abilità del gioco: l’esplosione gigatonica. Questa permette di disintegrare qualsiasi nemico con un singolo colpo ma, come suggerisce il gioco, è sempre cosa buona e giusta lanciarla in aria, perché se l’esplosione tocca il suolo le vittime saranno innumerevoli, oltre a causare la totale devastazione di tutti gli edifici presenti nel raggio di chilometri.

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Bisogna comunque far presente che Megaton Rainfall, nonostante sia completamente giocabile normalmente, è un titolo pensato quasi esclusivamente per il PlayStation VR. Senza il caschetto di Sony difficilmente riuscirete ad apprezzare alcuni dettagli come quello di volare tra le nuvole, attraversare gli anelli di Saturno o scendere in picchiata sulla Terra in una palla di fuoco. Giocato in realtà virtuale il titolo offre diverse opzioni per i più deboli di stomaco, come la possibilità di ridurre la vibrazione delle esplosioni o i paraocchi per i combattimenti nel bel mezzo dei palazzi. Non manca la possibilità di sparare muovendo le mani o l’opzione di attraversare l’atmosfera in modo più fluido; insomma, il titolo offre tutte le migliori possibilità per godere appieno del vostro visore.

Arrivati a questo punto starete sicuramente pensando di non poter causare morte e distruzione a vostro piacimento, dato che il titolo, grazie alla totale distruttibilità degli ambienti, si presta perfettamente a tale scopo; ebbene, una volta completata la storia principale verrà sbloccata la tanto agognata modalità libera, che permetterà di combattere le orde nemiche senza la benché minima preoccupazione del genere umano, in modo da sfruttare tutte le abilità senza nessun freno e diventare quindi proprio come Superman nella serie Injustice.

Trofeisticamente parlando: zero megatoni finali

Megaton Rainfall permette ai cacciatori di trofei di recuperare quattordici trofei; purtroppo, però, senza alcuna coppa di Platino alla fine del viaggio. Tra i trofei sbloccabili, oltre agli immancabili derivanti dal completamento del titolo, possiamo trovare il superamento di tre missioni senza causare alcuna perdita civile, viaggiare ai limiti dell’universo, trovare tutti i collezionabili e, a dimostrazione che il titolo è davvero breve, completare una run in meno di due ore.

VERDETTO

Megaton Rainfall è un ottimo simulatore di supereroi che permette a tutti di diventare Superman per un giorno e non avere limiti in fatto di abilità. Va comunque detto che il tutto sembra una grossa demo di cinque livelli per sfruttare le potenzialità del PlayStation VR; infatti, nonostante lo spazio sia liberamente esplorabile, l'invasione avviene esclusivamente sul pianeta Terra e anche sotto l'aspetto grafico il titolo pecca sotto molti punti. In ogni caso, vista la spesa non eccessiva, è consigliato a chiunque voglia provare un'esperienza diversa dal solito, a patto di avere un PlayStation VR a portata di mano, dato che Megaton Rainfall è un titolo unico solo grazie a questa periferica.

Guida ai Voti

Nicola Raiola
All'interno del mondo del Bit fin dal suo stato embrionale di UPSBlogit. Ha iniziato a giocare alla tenera età di quattro anni. Appassionato a ogni genere videoludico segue con passione, oltre ai videogame, anche film, anime e manga. Questo, purtroppo, è causa della sua instabilità mentale.