Memories of Mars – Recensione

Sviluppatore: Limbic Entertainment Publisher: 505 Games Piattaforma: PS4 Genere: Sandbox Giocatori: 1 (Online: 2-32) PEGI: 12 Prezzo: 19,99 € Italiano:

Pronti a sopravvivere su Marte? In Memories of Mars ci sveglieremo nei panni di un clone che è appena sbarcato sul pianeta rosso e sapremo davvero poche cose a riguardo. Infatti ci viene spiegato solo che diversi anni prima, alcuni colonizzatori avevano tentato di insediarsi su questo pianeta, ma tutto è andato a scatafascio lasciando solo edifici diroccati e qualche rovina come segno del loro passaggio. Per il resto è rimasta solo la desolazione, tutto attorno a noi non è rimasto nulla se non sabbia rossa e, come se non bastasse, in dotazione avremo solo una pistola e una stampante 3D. Un po’ pochino per chi vuole sopravvivere su un pianeta alieno e inospitale, non credete?

memories of mars

Chi sono? Dove vado? Cosa faccio?

Con questo senso di angoscia e precarietà, non ci resta altro che esplorare i dintorni e accorgerci che facendo ciò consumeremo preziose risorse vitali quali l’ossigeno e, più lentamente, il cibo. Fortunatamente, però, recandoci vicino a delle rovine troveremo sempre rifornimenti d’aria. E non solo, esplorando potremo raccogliere anche ferro e flops (in pratica la valuta del gioco) che ci serviranno per sbloccare le varie abilità che il nostro clone può apprendere. Ma, attenzione, l’esplorazione non è priva di pericoli, infatti incontreremo sulla nostra strada alcuni insetti marziani poco amichevoli che cercheranno di mangiarci. Nelle prime battute del gioco è meglio evitarli e scappare, ma quando poi saremo meglio equipaggiati ci si divertirà a disinfestare il nostro nuovo mondo.

Raccolti i flops per iniziare a scegliere come far evolvere il nostro personaggio, dovremo tenere il considerazione il fatto che l’albero delle abilità è veramente ampio e dovremo quasi necessariamente decidere quale specializzazione prediligere per progredire velocemente. Proprio sotto questo aspetto Limbic Entertainment, lo sviluppatore del gioco, sembra suggerirci di seguire il motto “insieme si vive, soli si muore!”.

memories of mars

In Memories of Mars infatti non saremo soli soletti su questo desolato pianeta, ma troveremo a incrociare la nostra strada fino ad altri trentuno avventurieri online. Sta a noi decidere se collaborare con loro o se aggredirli per rubare le risorse di cui dispongono e che saranno prelevabili dai loro cadaveri. Sembra che collaborare sia molto produttivo per velocizzare la creazione di un quartiere generale, essenziale punto di sopravvivenza e luogo in cui potremo costruire, grazie alla nostra stampante 3D e le risorse faticosamente guadagnate, moltissimi elementi utili per il continuo del gioco.

In primis la camera di stasi dove ritorneremo in caso di morte accidentale, ma anche le bombole di ossigeno, le munizioni o le razioni per sfamarci. Da questo punto di vista il gioco diventa forse un poco ripetitivo perché non avendo una missione vera e propria da seguire non resta altro che far crescere il nostro centro di comando, esplorare il pianeta per raccogliere le risorse o ingaggiare una battaglia con gli altri giocatori sempre al fine di accumulare preziose risorse.

Cosa c’è sotto la sabbia rossa?

I limiti e i pregi di Memories of Mars sono le facce della stessa medaglia. Essendo un gioco survival non si deve far altro che sopravvivere e superare gli ostacoli che ci si parano di fronte, ma, una volta imparato a gestire cibo e ossigeno e a evitare o uccidere i mostri marziani che incontreremo, la strada è in discesa e con un gruppo di altri giocatori collaboranti si può sopravvivere facilmente. Però chi vuole alzare il livello di sfida può sempre scegliere l’eremitaggio e costruirsi il proprio centro di comando per difenderlo da sicure invasioni nemiche tutto da solo.

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Parlando del lato tecnico, in questo gioco spicca il sistema di crafting e building molto vasto. Le possibilità sono molteplici e richiederà parecchio tempo esplorarle tutte; il menù che utilizzeremo è abbastanza chiaro e dopo un po’ di studio diverrà facile da usare. La grafica del gioco risulta buona ma sicuramente non mozzafiato; probabilmente le lande desolate di Marte non aiutano sotto quest’aspetto.

Il limite più grosso risiede nella mancanza di una modalità offline e anche la mancanza di una storia da seguire alla lunga si fa sentire, mentre è intrigante il fatto di potere cambiare l’approccio del nostro gioco da PvP a PvE (e viceversa). Anche se, volendo sfidare altri giocatori, il comparto riguardante il combattimento avrebbe bisogno di alcuni miglioramenti, come ad esempio il fatto che alcune volte, nonostante il bersaglio sia al centro del mirino, eviti misteriosamente i colpi. Il reparto audio non è affatto male, con una colonna sonora gradevole, anche se alla lunga i brani diventano abbastanza ripetitivi. Ripetitive sono anche le strutture abbandonate in cui andare a raccogliere risorse, che alla lunga stancano.

Trofeisticamente parlando: quanto tempo hai?

I trofei di Memories of Mars sono piuttosto semplici da ottenere ma avremo bisogno di tantissimo tempo per conquistarli tutti. Sbloccare tutte le abilità, completare il miglioramento di un edificio e apprendere come creare tutte le costruzioni e le fabbricazioni sono obiettivi alla portata di tutti quelli che hanno voglia di investire molto tempo nel tentare di sopravvivere sul pianeta rosso.

VERDETTO

Memories of Mars è un gioco survival multiplayer che va affrontato con spirito di avventura e una buona dose di pazienza. L'esplorazione e la raccolta di risorse sono fondamentali per la crescita del nostro personaggio e il suo quartier generale. La componente multiplayer. infine, aggiunge imprevedibilità e ci permette di scegliere tra la collaborazione o lo scontro diretto con gli altri giocatori.

Guida ai Voti

Daniele Citerio
Lo zio "citte", avete presente quello zio strano che fa cose strane in posti strani? Arrampica pareti di roccia su alte montagne, scala le cascate di ghiaccio, fa yoga in mezzo alla spiaggia e poi, ve lo trovate in salotto attaccato alla play a giocare senza manco considerarvi? Ecco, sono io!