Micro Machines World Series – Recensione

Sviluppatore: Codemasters Publisher: Codemasters Piattaforma: PS4 Genere: Corse Giocatori: 1-4 (Online: 2-12) PEGI: 7 Prezzo: 29,99 € Italiano:

Per tutti coloro che nella loro infanzia hanno toccato i giocattolini Hasbro e avevano nella loro cameretta intere armate di veicoli da far gareggiare, rivedere quel nome sulla propria PlayStation 4 è un colpo di nostalgia e affetto. Ecco Micro Machines World Series, il nuovo gioco di corse targato Codemasters che riporta alla luce la fantasia di un bambino mischiata alla competizione e tutto quello che può offrire un videogioco nel 2017. Codemasters aveva il compito di creare non solo un gioco divertente basato sui marchi Hasbro, ma anche di rendere il tutto appetibile al mercato odierno, caratterizzato dagli immancabili comparti competitivi online. Ci è riuscita? Probabilmente sì, probabilmente no.

Benvenuti in Micro Machines

Dopo una pausa durata poco più di un decennio, i modellini Micro Machines tornano a sfrecciare sulle nostre PlayStation, ma non aspettatevi di ritrovare per filo e per segno una rimasterizzazione dei vecchi titoli. Non fatevi prendere dalla nostalgia e dai ricordi, perché non è quello che vi spingerà a comprare questo gioco. Le modalità di gioco disponibili all’avvio sono: Partita veloce, Partita (dal livello 5 in poi), Schermaglia e una modalità dedicata agli eventi speciali che si tengono ogni settimana.

Tutte le modalità suddette si dividono ulteriormente in tre categorie: gara, battaglia ed eliminazione, e in ognuna di esse avrete la possibilità di utilizzare le potentissime armi NERF, sotto licenza Hasbro.

Nella modalità Gara avrete la possibilità di sfrecciare in tracciati completamente fedeli a quelli che probabilmente, da piccoli, avete costruito nelle vostre camerette utilizzando gli oggetti più disparati, per la gioia delle vostre mamme. I tracciati disponibili sono 10 in tutto per 12 veicoli utilizzabili in totale… pochini? Ma affronteremo più tardi questo discorso. Ogni tracciato possiede le sue caratteristiche con più o meno ostacoli che insieme alla telecamera dall’alto, tipica dei giochi della serie, vi faranno imprecare non poco sin dall’inizio. Ma è proprio questo il bello, Micro Machines non è mai stato un gioco semplice e ha mantenuto le sue caratteristiche anche stavolta.

Dal livello 5 in poi si sblocca la modalità Partita, che permette di affrontare stagioni competitive classificate, ma a parte questo piccolo dettaglio non abbiamo notato differenze se non nella difficoltà leggermente maggiore dei bot. La modalità Battaglia è la più frenetica delle tre, si divide in: Cattura la bandiera, Sgancia la bomba e Re della collina. In “Battaglia” ogni modellino ha abilità differenti e più o meno utili per raggiungere lo scopo e vincere, come per esempio l’abilità “Estintore” o “Occultamento”; elemento cardine di questo tipo di partita è il gioco di squadra. Tuttavia crediamo che le abilità tra i diversi tipi di veicoli non siano ben bilanciate, infatti vi capiterà più volte di essere spazzati via senza possibilità di poter contrattaccare.

La modalità Eliminazione è quella che tutti considerano come il “vero” modo di giocare a Micro Machines. Questo perché richiama del tutto quella dei vecchi giochi. In questo caso sarete costretti a correre il più veloce possibile con la telecamera fissata sul giocatore in prima posizione, molto più alta e poco angolata rispetto alla modalità Gara, cercando di non farvi spazzare via dagli avversari e posizionarvi in testa appena possibile. Perde chi rimane indietro ed esce fuori dal raggio della telecamera.

Meglio soli che male… anzi no. Meglio insieme

Nella nostra analisi manca un punto fondamentale, il gameplay. Convince? Diverte? E’ in grado di tenervi incollati per ore? Dipende. La carenza di contenuti porta il giocatore ad annoiarsi dopo poche ore di gioco, e il motivo è semplice; tutto sembra già fatto, si faticano a trovare gli stimoli necessari per continuare a dedicare tempo al titolo. A ogni competizione conclusa si guadagnano punti esperienza utili a salire di livello e a ogni livello raggiunto ci vengono date delle casse di oggetti, nelle quali però potrete trovare solo crediti di gioco, skin per i veicoli e sbloccabili vari, tutto tranne dei potenziamenti, che di fatto non esistono. Non esiste una modalità single player e il multiplayer in locale è invece ridotto a sole due modalità: Battaglia ed Eliminazione fino a un massimo di 4 giocatori… ci aspettavamo molto di più in questo senso. Senza dubbio, Micro Machines World Series è stato concepito per essere giocato in multiplayer online dove sicuramente tira fuori il suo meglio, per quanto possibile.

Basta l’essenziale

Il comparto grafico Micro Machines World Series è molto sobrio, nessun effetto speciale in grado di tritare la GPU della vostra PlayStation 4. Meglio così, non ce ne è affatto bisogno. I tracciati sono riprodotti in modo accurato; divertenti e caotici, sono uno dei motivi che spingono il giocatore a giocare e rigiocare per imparare a memoria le scorciatoie, soprattutto in modalità Battaglia. Il comparto audio è ottimo, con tutte le voci localizzate in italiano, tra le quali spicca quella carismatica e coinvolgente di Claudio Moneta.

Riprendendo la domanda che ci eravamo posti all’inizio di questa recensione, Micro Machines World Series non convince, e non ha convinto gli stessi utenti che lo hanno acquistato. Le motivazioni sono tante e abbastanza scontate, pochi veicoli ma anche poca diversificazione tra essi, accentuata solo in modalità battaglia, pochi i tracciati e pochi i motivi che spingono il giocatore a passarci decine di ore.

Trofeisticamente parlando: Micro Maestria

In totale avrete a che fare con 44 trofei, Platino compreso. Alcuni di essi sono piuttosto ardui ma ottenibili durante il normale svolgimento delle modalità di gioco. Abbastanza impegnativi i trofei che vi chiederanno di arrivare fino al livello 30 e 40, dove sicuramente sarà molto utile partecipare a eventi speciali e a tutto ciò che vi darà in cambio molti punti esperienza.

VERDETTO

Abbiamo voluto valutare Micro Machines World Series per quello che offre, senza cascare nella nostalgia legata ai titoli passati, e ci sentiamo di non andare oltre la sufficienza. Il lavoro di Codemasters è apprezzabile ma pecca di contenuti. Dopo qualche ora di gioco, potreste abbandonare il titolo e non riprenderlo più in mano. Non aiutano i server, poiché abbiamo faticato a trovare utenti reali. Ci auguriamo che gli sviluppatori prendano in considerazione queste critiche per rilasciare sempre più aggiornamenti e contenuti scaricabili utili a colmare le lacune. Per ora, rimane un titolo da acquistare solo se in forte sconto.

Guida ai Voti

Salvatore Terlizzi
Scopre i videogiochi con Monkey Island e Indiana Jones, per poi rimanere legato a vita al genere delle avventure grafiche. Grazie a PlayStationBit scopre, quasi per caso, la serie Yakuza e finisce per innamorarsene. Ha ancora l'immenso piacere di farsi sorprendere da un settore in continua evoluzione. Ehi guarda laggiù! Sisi, c'è una scimmia a tre teste...