Monster Energy Supercross – The Official Videogame – Recensione

Sviluppatore: Milestone Publisher: Milestone Piattaforma: PS4 Genere: Corse Giocatori: 1 (Online: 2-12) PEGI: 3 Prezzo: 69,99 € Italiano:

Se si parla di videogiochi di moto non si può non nominare nella stessa frase anche Milestone; il team milanese, infatti, da qualche tempo a questa parte, è diventato un vero e proprio punto di riferimento per le due ruote e ci porta, con il suo nuovo titolo, nell’adrenalinico mondo del supercross.

Monster Energy Supercross

Fango statunitense

Le ultime due fatiche di Milestone sono state decisamente diverse l’una dall’altra: il divertente MXGP3 ci ha infatti fatto vivere l’esperienza del motocross, mentre l’apprezzato MotoGP 17 ci ha portato su pista permettendoci di sfidare i campioni più blasonati; Gravel, inoltre, è uscito proprio in questi giorni e presto ne pubblicheremo la recensione.

Monster Energy Supercross ci catapulta nuovamente nel fango, elemento in cui i ragazzi milanesi sembrano letteralmente sguazzare anche grazie al passaggio all’Unreal Engine, motore grafico che proprio in MXGP3 si era fatto apprezzare senza far rimpiangere il sistema proprietario. Ma mettiamo subito in chiaro una cosa: motocross e supercross non sono la stessa cosa, a partire da due differenze molto semplici, su tutte le altre. Le gare di supercross si tengono solitamente al chiuso e vantano la presenza (anche) di ostacoli naturali, a differenza del motocross che offre gare all’aperto e con soli ostacoli artificiali. Tutto questo rende la prima disciplina più pericolosa e bisognosa di cautela, specie per quanto riguarda un sapiente dosaggio di freno anteriore e posizionamento del corpo del pilota.

Decisamente più semplicistiche le premesse che ci accompagneranno nella modalità Carriera. Il gioco, infatti, partirà in medias res mettendoci al comando di un pilota esperto, salvo poi ributtarci, è proprio il caso di dirlo, nel fango, dandoci modo di iniziare la nostra scalata per diventare uno dei migliori piloti di supercross del mondo. Ancora una volta è doveroso sottolineare fin da subito che la nostra vita da piloti non brillerà per varietà, dato che anche qui ci verranno proposti in maniera quasi impersonale una serie di obiettivi da centrare per soddisfare sponsor e tifosi e ottenere crediti da spendere per migliorare la nostra moto e il nostro alter ego virtuale.

Monster Energy Supercross

Il pignone mettilo verde mela

Proprio le modifiche sono una delle parti che il team di Milestone ha maggiormente approfondito insieme, come vedremo più in là nella recensione, all’editor delle piste. Gli appassionati di due ruote non potranno che rimanere estasiati dalla miriade di prodotti su licenza perfetti per modificare moto e pilota. Se cercate il casco che usate tutti i week-end per scappare dalla città e rifugiarvi nella campagna oppure il copri-manubrio marchiato Fox che avete montato sulla vostra KTM, è molto probabile che sia stato inserito anche nel catalogo virtuale di Monster Energy Supercross e possa quindi essere acquistato e utilizzato. La cura maniacale dei dettagli si riflette sulla possibilità di modificare e personalizzare aspetti generalmente trascurati come leve, tubi e motore su un parco moto non vasto come il catalogo accessori, ma comunque in grado di soddisfare tutti i palati.

Sfortunatamente aggiustare ogni singolo pezzo della nostra moto richiederà svariati milioni di crediti e di conseguenza parecchio tempo da dividere tra la carriera, le prove a tempo e l’immancabile online, che ci permetterà di sfidare fino a un massimo di dodici giocatori su piste già esistenti o create dagli utenti. Delle tre la modalità a tempo risulterà ovviamente quella più particolare, dato che avremo la possibilità di mettere alla prova le nostre abilità alla guida senza avere l’ansia di dover superare degli avversari ma lottando solamente contro il cronometro.

Mangia la polvere

Quello che ovviamente interessa maggiormente in un titolo di moto è come tali moto reagiscano alle sollecitazioni della pista e soprattutto quanto risultino divertenti da guidare, compito assolto in maniera eccellente da Monster Energy Supercross. La fisica delle due ruote risulta notevolmente migliorata, soprattutto per quello che riguarda gli scontri tra i piloti, specie rispetto al precedente MXGP3, in cui il nostro Ivan si era appunto lamentato dello scarso realismo degli stessi. Pressoché immutata e sempre su altissimi livelli invece è la flessibilità delle moto durante i salti, sui quali sarà fondamentale saper dosare l’acceleratore e il freno per riuscire a rimanere in aria per il giusto periodo di tempo ed evitare di andare lunghi.

Monster Energy Supercross

Gli effetti particellari contribuiscono a immedesimarci nell’ambiente mentre vanno sottolineati eccessivi cali di frame rate, soprattutto in fase di avvio delle gare e più in generale nelle fasi concitate; sarà peraltro decisamente difficile vincere, come da tradizione per i prodotti Milestone.

Riuscire infatti ad arrivare sul podio richiederà un notevole impegno sia che scegliate di utilizzare le opzioni semplificate, sia che vogliate giocare in maniera più realistica possibile, dato che per comprendere le meccaniche con cui affrontare i salti e soprattutto con cui dosare freno anteriore e posteriore vi servirà ben più di qualche partita. Merito del gioco è infatti anche quello di farci assaporare la vittoria; dovendo impiegare svariate gare per raggiungere la vetta, farcela ci farà sentire come se avessimo compiuto una vere e propria impresa e ci stimolerà a continuare per migliorare ancora, fattore da non dare per scontato.

Monster Energy Supercross

Chi non sa fare insegna

Una delle migliorie più grandi riscontrate in Monster Energy Supercross è sicuramente legata all’editor dei circuiti, mai così completo e in grado di regalare agli appassionati ore e ore di divertimento tentando di creare la pista perfetta. Inserire salti doppi, tripli, i tipici tabletop e gli immancabili whoop (ossia una serie di gobbe in sequenza) sarà relativamente semplice e permetterà a chiunque di dar vita a un circuito che, però, non potrà però essere messo immediatamente online.

Per evitare di generare piste sproporzionate oppure con problemi nei salti, infatti, il team ha inserito una funzione di prova in cui un pilota controllato dall’IA eseguirà un giro della pista evidenziando eventuali problemi strutturali o errori di percorso, dando quindi modo all’utente di correggere il tiro in poche mosse e rendere tutto perfetto. Pochissimi o quasi nulli invece gli aspetti negativi del titolo. Al netto di una carriera che come detto non passerà alla storia per brillantezza e di qualche calo di frame rate, infatti, il supercross di Milestone risulta pulito, curato e soprattutto ricco di adrenalina proprio come questo sport dovrebbe essere.

Trofeisticamente parlando: parafanghi incrostati

Il lungo elenco trofei di Monster Energy Supercross offre una vasta gamma di coppe che spazieranno dalle vittorie nelle varie modalità di gioco fino alla creazione di piste e al completamento di eventi online su circuiti creati da altri giocatori. Non mancano anche trofei legati al completamento di gare senza aiutini, ma il Platino sembra essere decisamente più lungo che difficile.

VERDETTO

Se siete appassionati di supercross e state cercando un prodotto in grado di farvi vivere tutte le emozioni di questo sport americano, allora sarete felici di sapere che ancora una volta il team di Milestone ha colpito nel segno. Monster Energy Supercross vanta una fisica realistica, un parco moto e accessori da far invidia a un'officina specializzata, licenze a non finire e mette in gioco tutta l'adrenalina tipica del supercross. Se a questo aggiungiamo un editor che ci permetterà di dar vita a tutti i nostri sogni fangosi, possiamo dire che questo è un prodotto che gli appassionati delle due ruote non devono farsi scappare.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.

1 commento

Comments are closed.