Monster Hunter: World – Recensione

Sviluppatore: Capcom Publisher: Capcom Piattaforma: PS4 Genere: Action RPG Giocatori: 1 (online 2-16) PEGI: 16 Prezzo: 69,99 € Italiano:

Dopo poco meno di 70 ore di gioco siamo pronti a scrivere questa recensione. 70 ore e non abbiamo nemmeno scalfito la superficie di quello che l’ultimo titolo Capcom ha da offrire perchè, credetemi, in Monster Hunter c’è così tanta roba da fare, da farmare, da craftare e soprattutto da cacciare che possiamo senza dubbio definirlo il titolo della saga definitivo.

Un mondo di opportunità

Siamo nel Nuovo Mondo, il temibile drago anziano Zorah Magdaros sta avanzando inesorabilmente verso il continente e siamo subito chiamati a fermarlo. Da quarant’anni nessuno è riuscito a bloccare l’antico mostro e adesso, grazie alla sua presenza, l’ecosistema si sta evolvendo, l’habitat naturale di alcuni mostri sta cambiando e altre creature dimenticate stanno tornando alla luce causando enormi disastri; ha inizio così il nostro percorso nel tentativo di scoprire perché i draghi anziani compiono questo enigmatico viaggio ogni dieci anni.

Non appena avvierete il gioco avrete subito a che fare con l’editor del personaggio, dove potrete scegliere tra maschio o femmina e cambiare e/o modificare tutto ciò che riguarda l’aspetto estetico del cacciatore. Purtroppo il tutto è limitato al viso; non potrete infatti modificare l’altezza, la robustezza, il peso e, per i più sporcaccioni, nemmeno il seno della vostra personale eroina. Potrete però aggiungere la barba al personaggio, maschio o femmina che sia. Dopo aver creato il cacciatore si passa subito al compagno (o Palico, se più vi aggrada); qui le modifiche sono ancor più limitate e si basano solo sul colore, il tipo di occhi, le labbra e su quanto debba essere folto il pelo del vostro fedele amico.

Che la caccia abbia inizio!

Il titolo inizia nella Foresta Antica sulla strada che porta alla base di Astera. Nel viaggio faremo subito la conoscenza dei primi due terribili nemici: l’Anjanath (un mostro simile a un T-Rex) e il Gran Jargas (un enorme lucertolone), che si combattono a vicenda. Il combattimento tra i due mostri non deriva da un semplice evento scriptato ma, in Monster Hunter: World, grazie alla creazione di un reale ecosistema, troveremo una catena alimentare a tutti gli effetti. Sfortunatamente per lui, il Gran Jargas è l’animale più in basso della piramide, e verrà inevitabilmente cacciato da tutti i mostri più grandi.

Una volta raggiunta la base di Astera saremo pronti per affrontare la nostra prima caccia, e qui inizia il vero divertimento. Ci verranno assegnate sin da subito tutte le quattordici classi di armi, che vanno dallo spadone all’arco, dalla lancia-fucile alla spada lunga, dal martello pesante al corno da caccia, e qui il giocatore potrà sbizzarrirsi come più gli aggrada. Ogni arma sarà completamente diversa dall’altra, non solo sotto l’aspetto estetico e delle combo, ma soprattutto per lo stile di gioco e, se con l’arco potete tenervi a debita distanza dai mostri, con il falcione kinsetto il compito principale di ogni cacciatore sarà quello di salire sulla groppa dei mostri e stenderli, in modo tale che i compagni possano causare più danni possibili.

Quelle che ci verranno assegnate inizialmente, però, saranno semplici armi di ferro e andranno bene esclusivamente per iniziare a padroneggiare lo stile unico di ogni classe; cacciando o catturando i vari mostri, tramite la forgia, sarà possibile evolvere l’arma a disposizione non solo potenziando il danno, ma anche aggiungendo vari elementi come tuono, fuoco, acqua, ghiaccio, scoppio e drago, che vi torneranno utili per affrontare le varie tipologie di mostri. Perchè ogni singolo mostro sarà forte o debole a un determinato elemento. Per potenziare le armi, però, sarà necessario prima recuperare i pezzi di mostro richiesti, e inizierà così la lunga spirale del farming estremo di Monster Hunter.

Lo stesso procedimento riguarda le varie armature in gioco; all’inizio dell’avventura ne avrete solo poche a disposizione, a ogni mostro ucciso se ne aggiungeranno nuove e sarà solo il giocatore a scegliere quale equipaggiare. Certo, sarà possibile indossare un singolo set e avanzare indisturbati, ma la complessità di Monster Hunter non si ferma qui; ogni singolo pezzo avrà una sua specifica abilità e potrete mescolare vari pezzi di diversi set per creare l’armatura che più si addice al vostro stile di gioco. Sarà quindi il giocatore a scegliere quali parametri aumentare senza dover obbligatoriamente essere limitati a uno specifico set predefinito.

Un ecosistema pulsante

Una volta scelto il percorso da affrontare con una determinata arma e armatura, non vi resta che iniziare a raccogliere parti di mostro e oggetti vari. Non possiamo far altro, allora, che parlare della composizione delle varie mappe e delle creature presenti al loro interno, con tanto di piante uniche e oggetti altrimenti introvabili altrove. In Monster Hunter saranno presenti inizialmente quattro mappe (poi sbloccherete la quinta e più ostica area di gioco, ma ci torneremo successivamente) e ogni mappa ha un proprio ecosistema con una propria catena alimentare, con mostri unici e, come dicevamo in precedenza, con elementi introvabili altrove; è quindi necessario spostarsi continuamente da mappa a mappa sia sfruttando la moltitudine di cacce a disposizione, sia sfruttando l’utilissima modalità Spedizione. Ogni caccia avrà un suo tempo limite, che va a modificarsi esclusivamente nelle taglie, dove non solo avrete un tempo inferiore ma anche limitazioni sul numero massimo di giocatori. La modalità Spedizione, invece, permette di girare liberamente per la mappa in tutta tranquillità senza alcun limite, né di tempo, né di morti, e sarà quindi possibile recuperare tutti i materiali necessari senza alcuna pressione.

A venirci in aiuto, inoltre, nella nostra base di Astera, c’è il biologo, un utile personaggio che permette di coltivare alcuni elementi così da poterli successivamente raccogliere senza più andarne in cerca; in questo modo la creazione e produzione di oggetti base come pozioni, proiettili e i sempre utili baccelli lampo potrà continuare senza sosta semplicemente completando alcune missioni. Oltre al biologo, una volta fatta la loro conoscenza, nei nostri alloggi troveremo anche i cacciaprede, utilissimi gattini che andranno a caccia al posto nostro (un po’ come accadeva in Assassin’s Creed: Brotherhood con le missioni dedicate alla confraternita) recuperando materie prime utili alla creazione di armi e armature, così da rendere il farming molto meno frustrante. In questo modo potrete dedicarvi senza troppi problemi agli incarichi, alle spedizioni, alle taglie e alle missioni facoltative.

Vita da cacciatore

In Monster Hunter: World disporrete di un grado cacciatore; all’aumentare di questo livello, aumenterà anche la difficoltà delle missioni che si dividono in basso grado e alto grado. Le missioni di basso grado serviranno sostanzialmente da tutorial per approcciarsi la prima volta contro alcuni mostri, mentre con quelle di alto grado inizia la caccia vera e propria. Ogni mostro avrà molta più energia, sarà più aggressivo e disporrà di attacchi che precedentemente non utilizzava, giusto per non farci mancare nulla. Inoltre troveremo nuovi rami per le armi, e le armature diventeranno sempre più potenti e migliorabili.

Raggiunto l’alto grado avrete anche l’opportunità di creare nuove armature uniche, con la possibilità di scegliere tra Alpha e Beta, dove nella prima versione avrete a disposizione due abilità predefinite per pezzo, mentre nella seconda sarà possibile incastonare una gemma con l’abilità che preferite. Anche le armi potranno essere modificate con alcune gemme una volta raggiunto un certo livello di rarità; in questo modo queste potranno ottenere abilità uniche che ci aiuteranno nelle battaglie più ostiche.

Sempre attraverso la forgia sarà possibile potenziare le armi sfruttando apposite modifiche ricevute casualmente dall’uccisione dei mostri. All’aumentare del grado, aumenterà il livello delle armature e sarà possibile potenziarle sempre più avanzando nel gioco, ma non solo; quando incontrerete i mostri temprati, questi vi lasceranno, sempre casualmente, una pietra dell’eroe. Non appena otterrete per la prima volta questa pietra, sbloccherete una nuova voce nella forgia che permetterà ai giocatori di potenziare ulteriormente le proprie armi in modo tale da poter abbattere i mostri più duri e difficoltosi.

L’alto grado non è solo modifiche e migliorie ma, con lo sblocco di un’area di gioco, porterà anche nuovi mostri sempre più grandi e potenti come il mostruoso Nergigante, un drago anziano divoratore di draghi. Tutti questi nuovi nemici daranno accesso a nuovi rami per le armi e, ovviamente, nuove armature da craftare.

Mai andare a caccia a stomaco vuoto!

Le missioni di Monster Hunter: World non sono tutte basate sulla caccia e sulla cattura di mostri, alcune missioni sono molto più rilassanti e permettono di ottenere una grande quantità di denaro oppure oggetti in pochissimo tempo. Oltre alle classiche missioni da caccia troviamo infatti anche missioni di recupero dove, per conto dello chef o di qualche altro membro della quinta divisione, dovremo andare a cercare qualche oggetto raro o, perché no, tentare di rubare un uovo di Rathalos senza essere scoperti; queste missioni sono un ottimo passatempo per spezzare la tensione tra una caccia e l’altra, e sono sempre utili per ottenere un gran quantitativo di oro al fine di costruire le armature o anche solo per ottenere nuovi piatti dalla mensa che aumentano le statistiche del cacciatore.

La mensa e le relative missioni sono utilissime per andare a caccia, questo perché ogni piatto aumenterà la vostra salute massima, la resistenza, l’attacco e la difesa; in questo modo sarà più semplice affrontare la caccia e le missioni assegnate dallo chef serviranno per ottenere nuovi ingredienti nella cucina, così da rendere ancora più efficace ogni pasto.

Quattro è meglio di uno

Il punto di forza di Monster Hunter: World è senza ombra di dubbio il comparto online; ogni singola missione potrà essere avviata da un massimo di quattro giocatori e ognuno sarà libero di esplorare la mappa e raccogliere quante più informazioni possibili sui mostri. Chiaramente la caccia diventerà più difficoltosa e il mostro otterrà più energia per adattarsi al nostro gruppo, ma giocando in quattro la preda non avrà mai speranze di vincita. Giocando online, inoltre, il bottino non sarà mai condiviso (ad esclusione del premio in denaro finale); in questo modo, chiunque potrà raccogliere tutto senza dover badare agli alleati. Al contempo, però, non bisogna essere avidi con la cassa scorte, dove troverete oggetti utili alla caccia in comune. Inoltre anche il numero di morti è condiviso, se quindi ci saranno un totale di quattro morti per missione, questa fallirà inesorabilmente per tutti i partecipanti.

Giocando online potrete sbizzarrirvi sulle varie tattiche da utilizzare contro un determinato boss oppure sfruttare diversi tipi di armi e trappole per non dare tregua al mostro in questione; insomma, in compagnia il divertimento aumenta a dismisura soprattutto perché potrete reimpostare a vostro piacimento le frasi predefinite e giocare a suon di frecciatine con i vostri compagni di squadra.

Altro punto interessante sono le sessioni online; sarà possibile entrare in una qualsiasi sessione e unirsi agli ormai 6 milioni di giocatori, ma se avete un gruppo di gioco fisso sarà possibile creare una sessione di gioco e questa rimarrà sempre salvata. In questo modo, a ogni accesso, i giocatori facenti parte della suddetta sessione potranno entrare e incontrarsi senza bisogno di alcun invito, e potranno partecipare alle varie cacce semplicemente aggiungendosi tramite la bacheca di caccia.

Sotto il comparto grafico Monster Hunter: World non stabilisce alcuno standard, e infatti notiamo fin troppo spesso texture a bassissima risoluzione e compenetrazioni poligonali, che però vengono perdonate da un enorme lavoro fatto sul lato artistico: ogni mostro è curato sin nei minimi dettagli e gli ambienti sono tutti spettacolari da vedere. Su PlayStation 4 Pro abbiamo anche l’opzione di scegliere tra grafica o frame rate dove la prima, giocata su un televisore adatto, supporta una risoluzione 4K, ma purtroppo non riesce a mantenere un frame rate stabile e oscilla intorno ai 30 fps. La modalità frame rate è sicuramente migliore e, seppur con una definizione grafica bassa, riesce a mantenere un’ottima fluidità, anche se non raggiungeremo mai lo standard dei 60 fps fissi.

Piccola nota anche per la colonna sonora che accompagna i nostri viaggi in maniera eccelsa, con musiche epiche e adatte a ogni occasione. Per quanto riguarda invece il parlato, Monster Hunter: World è stato completamente doppiato in italiano e, per i fan di vecchia data, nelle opzioni sarà possibile anche switchare nella lingua di fantasia utilizzata nei precedenti capitoli.

In conclusione, Monster Hunter: World toglie tutto ciò che nei vecchi capitoli poteva risultare frustrante e riesce a portare sia ai nuovi giocatori che ai vecchi una ventata di freschezza, con una quantità pressoché infinita di cose da fare tra missioni, taglie, consegne, armature e la bellezza di quattordici tipologie di armi diverse che riescono a tenere il giocatore incollato allo schermo senza mai un attimo di noia.

Trofeisticamente parlando: la stella di Platino

In ambito trofei Monster Hunter: World è punitivo e rende il Platino uno dei più difficili della generazione. La lista trofei vede ben 50 ricompense e, per quanto la maggior parte si ottengano semplicemente giocando, sono i trofei legati alle varie cacce che renderanno il tutto davvero traumatizzante. Innanzitutto dovrete cacciare ben 50 mostri temprati che avranno una forza senza pari rispetto alla controparte normale, inoltre dovrete recuperare una mini corona e una grande corona per quasi tutti i mostri presenti in gioco, e purtroppo non c’è alcun modo per determinare la dimensione di un nemico. Tutto il processo sarà quindi casuale; infine non vi resterà che raggiungere il grado cacciatore 100. Se siete fortunati e vi focalizzate su un singolo set di armi e armature dovreste riuscire a sbloccare il trofeo di Platino nel giro di circa 500 ore (se la fortuna delle corone è dalla vostra parte), altrimenti il numero può tranquillamente raddoppiare.

VERDETTO

Monster Hunter: World potrebbe non attirare tutte le tipologie di giocatori, questo è vero, soprattutto a causa dell'estremo farming. Detto questo, l'enorme quantità di missioni, armi e armature sbloccabili riescono a tenere i giocatori sempre attivi e fanno di Monster Hunter: World, senza ombra di dubbio, il miglior gioco di questo inizio 2018. Che la stella di zaffiro vi guidi, cacciatori!

Guida ai Voti

Nicola Raiola
All'interno del mondo del Bit fin dal suo stato embrionale di UPSBlogit. Ha iniziato a giocare alla tenera età di quattro anni. Appassionato a ogni genere videoludico segue con passione, oltre ai videogame, anche film, anime e manga. Questo, purtroppo, è causa della sua instabilità mentale.

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