Dopo un primo capitolo dal sapore agrodolce e che ha ricevuto pareri molto contrastanti tra critica e utenza, Rainbow Studios ci riprova e pubblica Monster Jam Steel Titans 2, a base di mezzi spinti da motori esagerati, acrobazie ai limiti della fisica e una varietà di ambientazioni più ampia. Lo abbiamo provato a lungo per voi e le cose sono decisamente migliorate. Ecco la nostra recensione.
Monster Truck, i mezzi più pazzi del mondo
Monster Jam Steel Titans 2 si presenta da subito con un corposo ma snello e veloce tutorial che insegna le basi della guida al fine di catapultare il giocatore nel primo mondo per farlo scorrazzare tra montagne, laghi, numerosi elementi distruttibili e una serie corposa di competizioni da portare a compimento.
Ognuno dei cinque ambienti è fortemente diverso e presenta un tema. Il primo è legato alla vita di campeggio in montagna, il secondo ai cani, il terzo alla fantascienza in stile Blade Runner e così via. Questi mondi, collegati tra loro mediante grandi portali e strade di collegamento (qualcuno ha detto Crash Team Racing?), diventano esplorabili mano a mano che si portano a compimento i campionati, quattro per ogni location, i quali vanno a sbloccare nuovi mezzi durante il prosieguo della carriera.
Sono ben trentotto i monster truck presenti all’interno del titolo, tra cui figurano anche nomi celeberrimi a livello mondiale come Grave Digger, El Toro Loco o Backwards Bob.
Divertimento alla portata di tutti
La fisica della guida e dei mezzi è di stampo prettamente arcade e consente di trovare facilmente un divertimento sano, immediato e che dà soddisfazione anche dopo molte ore. Ogni risposta è fedele all’input e non sono necessarie correzioni alla sensibilità di guida, essendo il modello ben tarato da subito. Anche utilizzando lo sterzo delle ruote posteriori le reazioni sono sempre prevedibili, bilanciate e in definitiva godibili.
La carriera è costellata di gare di diverso stampo, legate tra loro in campionati necessari all’avanzamento, tra cui avremo Testa a testa, Freestyle in cui produrre acrobazie in combo è fondamentale, Distruzione in cui sfasciare elementi presenti nell’arena. Esistono poi competizioni da punto a punto o attraverso numerosi checkpoint, questa volta all’interno dei mondi di gioco e non in semplici stadi. Avremo modo di sperimentare anche qualche piccola follia come gare in cui tre auto correranno in un senso di marcia mentre altre tre saranno contromano, dedicate a chi non è debole di cuore.
Mezzi scintillanti e panorami mozzafiato
Pur con i suoi limiti tecnici (che probabilmente con una ottimizzazione migliore si potrebbero minimizzare) Monster Jam Steel Titans 2 presenta un impatto grafico di tutto rispetto. I mezzi sono molti, variegati, fedelmente riprodotti e realizzati con cura. La fisica della distruzione della carrozzeria è pregevole, sia per mezzi senza appendici che per quelli che le posseggono (bandiere, orecchie o chele).
Ogni mezzo ha però uno stile di guida uguale all’altro e non si percepisce differenza fra truck appartenenti a categorie diverse. I mondi di gioco sono ricchi di dettagli, seppur questi compaiano mano a mano che ci si avvicina loro, e sono realizzati con attenzione e perizia. Le lande desertiche, evidentemente ispirate a Rage e Mad Max, sono impressionanti per la varietà e la qualità delle atmosfere, innalzandosi a nostro avviso a migliori tra tutte le ambientazioni. In ogni caso il titolo è solido, stabile e tecnicamente buono, mostrando il fianco a critiche solamente nelle transizioni tra i mondi in cui alcuni cali di frame rate e piccoli freeze si fanno presenti pur non andando a impattare sul gameplay.
Ruggire dalla mattina alla sera
Il comparto audio di Monster Jam Steel Titans 2 non ha nulla da invidiare a nessuno, basando la sua colonna sonora su sonorità rock e metal oltre che su pezzi di estrazione elettronica, in base ai contesti. Ogni mondo ha la sua sonorità che contraddistingue l’atmosfera e che aiuta a entrare in sintonia con il paesaggio. I motori V8 da ben 1.500 sono ruggenti, ignoranti ed esagerati, perfettamente riprodotti nelle sonorità delle controparti reali. Qualche piccola sbavatura si può notare nei momenti in cui il gas viene chiuso e poi riaperto: il suono del motore cambia di tono anche se velocità e numero di giri sono gli stessi.
Non esiste solo la carriera
Con una filosofia abbastanza discutibile, all’avvio si viene introdotti nei mondi esplorabili legati alla carriera e, dopo un iniziale smarrimento legato alla mancanza di un menù principale, si scopre che quest’ultimo è inglobato nel menù di pausa. Da qui è possibile accedere allo schermo condiviso, alle varie tipologie di gare singole e alle sfide campionato, oltre all’online (che non abbiamo potuto provare in sede di recensione). Riteniamo questa scelta abbastanza discutibile in quando genera confusione. La longevità si attesta circa sulle quindici o venti ore, a seconda di quanto velocemente si riesce a procedere nella carriera, tenendo presente che la difficoltà è selezionabile prima di ogni competizione.
Trofeisticamente parlando: il giro del mondo in ventinove trofei
La lista trofei di Monster Jam Steel Titans 2 si avvale di ventinove coppe, Platino incluso. Il completamento delle sfide richieste si snoda attraverso tutta la campagna, necessitando lo sblocco di tutti i monster truck, di completare i due campionati mondiali, di collezionare tutti gli oggetti sparsi nei mondi e di raggiungere un certo moltiplicatore combo in freestyle. Il Platino necessiterà di venti ore o più per il suo ottenimento, ma non sarà nulla di particolarmente impegnativo per un appassionato di racing game.
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