MXGP PRO – Recensione

Sviluppatore: Milestone Publisher: Milestone Piattaforma: PS4 Genere: Corse Giocatori: 1 (Online: 2-12) PEGI: 3 Prezzo: 69,99 € Italiano:

E’ passato un anno da quando lo studio di Milestone ha abbandonato il motore grafico proprietario e ha mostrato i muscoli con l’Unreal Engine 4 sul suo MXGP3; siamo qui oggi, invece, a parlarvi del quarto capitolo della saga fuoristrada per eccellenza, MXGP PRO, dove il team nostrano è andato a limare tutti i difetti che pesavano sul precedente capitolo, portando così ai giocatori qualcosa di veramente superbo, anche se possiamo ancora scorgere un ampio margine di miglioramento.

Join the race

Come si può facilmente notare dal titolo, il team italiano ha abbandonato la numerazione sequenziale (almeno per quest’anno) e ha cercato di regalare ai suoi fan una simulazione di guida fuoristrada che ha dell’incredibile. Avviando il gioco, infatti, dopo aver superato indenni il primo, interminabile caricamento, un tutorial ci introdurrà alle nuove dinamiche di gioco, spiegandoci passo passo tutte le modifiche implementate alla fisica di gioco, andando a toccare svariati punti come il peso del pilota, della moto, la struttura del terreno, la gravità e tutto ciò che ruota intorno alle nostre moto. Il tutorial stesso ci farà provare fin da subito il sistema di guida Pro, che, rispetto al classico sistema di guida, disabilita tutti gli aiuti, lasciandoci totalmente liberi di controllare ogni minimo dettaglio, dall’angolo di sterzata in curva all’atterraggio, facendo felici, senza ombra di dubbio, i giocatori più hardcore che chiedevano a gran voce tutte queste piccole, ma necessarie modifiche per poter apprezzare al meglio una simulazione il più reale possibile.

Terminato il tutorial, il gioco ci lascerà scorrazzare per quella che è sicuramente la più grande aggiunta di quest’anno: il compound, un enorme area free roaming immersa nei boschi che ci darà l’occasione di imparare a padroneggiare al meglio la nostra due ruote, oltre a darci la possibilità di attivare sfide e gare, grazie alla presenza di ben due differenti circuiti situati al suo interno. Il compound, però, per quanto inizialmente interessante, permetterà esclusivamente di gareggiare contro l’IA e funzionerà sostanzialmente solo da tutorial libero prima di affrontare quella che è la modalità principale del titolo: la Carriera.

Tra polvere e fango

La Carriera vi metterà nei panni del vostro pilota personalizzato, iniziando nel campionato MX2 e, successivamente, continuando a vincere gare e far felici gli sponsor, passando al campionato ufficiale MXGP. La Carriera è quanto di più classico possa esistere; questa vi porterà infatti tra i diciannove circuiti del campionato, facendovi affrontare tutti i piloti ufficiali come il nove volte campione del mondo Tony Cairoli. Avanzando nella suddetta modalità, però, oltre a competere per la vittoria in campionato sarà inoltre possibile, attraverso gli sponsor, sbloccare nuovi modifiche per le moto da cross, estetiche e non, andando quindi a modificare tutto ciò che concerne non solo la bellezza delle due ruote, ma anche le statistiche di velocità, aderenza, maneggevolezza e così via.

La modalità Carriera ci permette inoltre di selezionare tra due distinte difficoltà: Standard ed Extreme. Selezionando la prima avremo la possibilità di modificare, a ogni singola gara, tutto quello che riguarda la difficoltà dell’IA e della guida in generale, come l’attivazione o meno del rewind; in modalità Extreme, invece, tutti gli aiuti alla guida saranno disabilitati e avrete l’occasione di gareggiare alla difficoltà massima, avendo così un feeling molto più realistico, dove il controllo della moto è essenziale e non basterà più semplicemente accelerare e frenare in curva per vincere una gara, ma sarà necessario dosare al meglio peso, accelerazione, frenata (anteriore e posteriore), ingresso e uscita dalla curva, salti e quant’altro, oltre a trovare la totale disattivazione del rewind.

L’engine che ci piace!

Passando oltre la carriera, in gioco troviamo ben poco; possiamo partecipare a un breve Time Attack su un circuito a scelta per migliorare il tempo sul giro o affrontare un ghost avversario, prendere parte a un campionato personalizzato vestendo i panni di un pilota ufficiale o, infine, partecipare a un GP a scelta; al di fuori di queste modalità, poco ispirate, ma immancabili per un titolo simile, troviamo il comparto multiplayer che ci permette di accedere alle medesime modalità (a esclusione della carriera), ma online.

Il passaggio all’Unreal Engine 4 è sicuramente il balzo in avanti più grande fatto e graficamente MXGP PRO è meraviglioso sotto ogni aspetto. Entrare nel compound e correre all’impazzata tra gli alberi è qualcosa di meraviglioso tra terra, fango e giochi di luce eccezionali; su circuito, invece, si nota qualche piccola debolezza, ma nulla che faccia gridare allo scandalo, come svariati pop-up nelle texture quando si corre ad alte velocità. Tutto il contorno resta di grande levatura tra cartelloni, sponsor, pubblico, clima e sfondi. Altro protagonista indiscusso del titolo è il tracciato, che muta, giro dopo giro, in base a dove le ruote di ogni singola moto circolano. Se proprio dobbiamo trovare un difetto, sicuramente la modifica del tracciato, per quanto interessante, non impatta più di tanto sulla fisica della moto e i solchi fatti sono più estetici che incisivi.

Per quanto riguarda il reparto audio, bisogna ammettere che questo pecca parecchio, almeno per quanto riguarda la soundtrack generale. La musica può essere ascoltata esclusivamente all’interno dei menù mentre in gara, a farci compagnia, avremo solo il rombo della moto e le urla del pubblico, lasciando un po’ l’amaro in bocca. Segnaliamo inoltre che tutti i problemi relativi ai suoni delle moto in gara, che tanto affliggevano i precedenti capitoli, sono finalmente stati eliminati.

MXGP PRO è sicuramente un grandissimo titolo che pecca esclusivamente sulla pochissima innovazione da parte di Milestone ma che, comunque, almeno sotto l’aspetto simulativo, ha fatto passi da gigante. Peccato inoltre per i caricamenti, davvero eterni, almeno su PlayStation 4 Slim, e che sfiorano per qualche decimo il minuto totale (cronometro alla mano).

Trofeisticamente parlando: un trofeo di fango

MXGP PRO, in questo senso, è relativamente semplice, dato che non vi sono trofei riguardanti il comparto online. Dei cinquantuno totali che il titolo ha da offrire, la maggior parte si basa esclusivamente sul vincere una gara su ogni circuito, diventare campioni del mondo e, infine, completare tutte le sfide nel compound.

VERDETTO

Nonostante le varie limature, le migliorie concrete apportate al titolo riguardano esclusivamente il motore grafico e la fisica di gioco. MXGP PRO resta sostanzialmente identico al capitolo precedente. Lo stile di guida Extreme provato nella modalità Carriera è senza ombra di dubbio un enorme passo in avanti sulla strada della perfetta simulazione fuoristrada e l'inserimento del compound, al netto di tutto, è anch'esso un'interessante novità che potrebbe portare la serie in un mondo più "open".

Guida ai Voti

Nicola Raiola
All'interno del mondo del Bit fin dal suo stato embrionale di UPSBlogit. Ha iniziato a giocare alla tenera età di quattro anni. Appassionato a ogni genere videoludico segue con passione, oltre ai videogame, anche film, anime e manga. Questo, purtroppo, è causa della sua instabilità mentale.