Neon Chrome – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: 10tons Entertainment Developer: 10tons Entertainment
Piattaforma: PS4 Genere: Top-down shooter Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 14,99€

Nel 1980 lo scrittore Bruce Bethke coniò per la prima volta il termine “Cyberpunk”, volto ad indicare una corrente che mischiava la cibernetica ed appunto il punk. A questo concetto sono stati accostati film, libri e molto spesso anche videogames tra cui Neon Chrome, fulgido esempio di come il cyberpunk sia ancora attuale.

L’attacco dei Cloni

Ci troviamo in un futuro forse non troppo lontano, in cui la terribile Neon Corp ha fondato una torre-città in cui gli esseri umani possono barattare la loro libertà con un’apparente vita di comfort, la Neon Chrome da cui prende anche nome il gioco.

Il giocatore impersonerà un giovane hacker, il cui obiettivo sarà sconfiggere la mente dietro questo folle progetto, l’Overseer, e liberare le milioni di persone intrappolate all’interno della torre. Purtroppo però il nostro non ha dalla sua brillanti capacità combattive come potrebbe essere per un Solid Snake o per un Leon Scott Kennedy, ecco allora che il pirata informatico decide di mettere in funzione il cervello e sfruttare le sue capacità per entrare nei server della torre e svegliare innumerevoli umani dal loro sonno criogenico, per utilizzarli come delle marionette e comandarli a distanza.

Con numerosi “volontari” a disposizione però, ognuno dotato di caratteristiche uniche, ogni morte non sarà una sconfitta bensì un altro piccolo passo verso il successo e la sconfitta dell’Overseer, ben nascosto all’ultimo piano della Neon Chrome. Le premesse, insomma, ci sono davvero tutte. Vediamo quindi più nel dettaglio cosa ci verrà richiesto di fare per sopravvivere.

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Fuoco alle polveri

La meccanica alla base di Neon Chrome ricorda per certi versi titoli come il ben più blasonato Rogue Legacy, sempre indie game ma comunque molto apprezzati sia da critica che utenti. Alla base del titolo di 10tons Entertainment troviamo infatti il concetto di “morte utile”: le partite, per quanto brevi, non saranno infatti mai fini a loro stesse ma permetteranno di migliorare e soprattutto di puntare a sbloccare nuovi potenziamenti grazie alle risorse che accumuleremo durante i nostri playthrough.

Dopo che uno dei nostri risvegliati verrà eliminato quindi potremo, prima di ricominciare la scalata alla torre, spendere i materiali faticosamente recuperati per ottenere varie migliorie per i personaggi che verranno, rendendo così più semplice proseguire nel gioco. Il tutto mentre saremo catapultati in un’esplosiva sequenza di livelli con grafica a volo d’angelo, in cui il malcapitato personaggio di turno darà battaglia ad una serie di robot pronti a far di noi carne da macello, se non sfrutteremo a dovere le nostre abilità e le svariate armi che il gioco ci metterà a disposizione.

Come in Hotline Miami, altro titolo da cui Neon Chrome prende liberamente ispirazione, più potenza di fuoco significherà più facilità nell’eliminazione dei nostri nemici. Ma come usare queste armi al meglio? Fortunatamente i controlli del titolo sono decisamente intuitivi, e ci permetteranno di calarci fin da subito nell’azione, mettendoci a sparare a più non posso contro i robot che si opporranno alla nostra scalata.

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Mira e spara

Come nel più classico degli sparatutto con visuale dall’alto, Neon Chrome sarà essenzialmente un twin-stick shooter in cui ci sposteremo con la levetta sinistra e spareremo con la destra, salvo decidere di utilizzare alcune delle armi speciali (dotate di carica limitata) che recupereremo durante le nostre partite.

Quello che ovviamente perde con la mancanza di fantasia nei controlli il titolo di 10tons Entertainment lo riguadagna grazie al fattore distruzione, decisamente elevato grazie anche alla possibilità di smontare a colpi di arma da fuoco le pareti dei vari livelli oppure ancora di sfruttare barili esplosivi per far deflagrare grosse parti di scenario, possibilmente con nemici annessi, così da risparmiarci tempo e fatica.

La nostra sete di distruzione e morte cibernetica potrà essere appagata in ben 20 piani della torre, dalla base fino all’epica battaglia finale, spostandoci in una serie di scenari che andranno da stanze di lusso ad uffici cabinati, con una grafica decisamente colorata e molto neon (e visto il titolo non poteva essere altrimenti) che non fa però purtroppo gridare al miracolo soprattutto per via del fatto che questi colori, che rispecchiano comunque la natura cyberpunk del titolo, creano molto spesso confusione, soprattutto in momenti concitati del gioco. Ottima invece la colonna sonora, che come in tutti gli indie game è di pregevole fattura e riesce a catturare il giocatore.

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La cromatura dei neon

Abbiamo quindi visto come Neon Chrome sia un buon twin-stick shooter che mette alla prova il giocatore e nel contempo lo premia permettendogli di accedere a potenziamenti per le run successive. Tutto questo però, pur andando a ricalcare una meccanica già utilizzata con successo da altri titoli indie, non riesce a coinvolgere il giocatore anche a causa di una curva di difficoltà non calibrata alla perfezione.

La scalata dei 20 piani sarà infatti tutt’altro che semplice e, dopo alcuni tentativi a vuoto, ci accorgeremo che le migliorie che sbloccheremo andranno a modificare solo in minima parte le caratteristiche dei personaggi, rendendo quanto meno frustrante ripetere più e più volte gli stessi piani senza notare un deciso miglioramento, salvo ovviamente influenza del “fattore C” che unito al personaggio giusto darà vita ad una run oltre le aspettative.

L’aspetto che più rovina l’esperienza di Neon Chrome è però l’assenza del fattore che scatena nel giocatore la voglia di fare un’altra partita, per vedere se una diversa abilità possa cambiare le sorti dello scontro, come appunto accade nel già citato Rogue Legacy ma anche in titoli come Downwell e molti altri, abbassando quindi notevolmente l’interesse e di conseguenza il fattore rigiocabilità, fondamentale per un top down shooter. Mentre dovrebbe essere naturale pensare “Dai, faccio ancora un tentativo!”, in Neon Chrome questo semi-automatismo si perde in un gameplay fin troppo noioso, penalizzando forse anche in maniera eccessiva il buon lavoro dei ragazzi di 10tons Entertainment.

Trofeisticamente parlando: cybercoppe

Come da tradizione (anche se ultimamente siamo stati abituati decisamente bene), l’elenco di Neon Chrome comprende solo 14 trofei, tra cui spicca l’assenza non solo del Platino, ma anche di una qualsiasi coppa d’Oro. 9 trofei di Bronzo e 5 d’Argento il magro bottino del gioco, che vi richiederà comunque di raggiungere la vetta della Neon Chrome, sconfiggere il boss finale e, come se non bastasse, sbloccare tutto ciò che ci sarà da trovare nel titolo. Se puntate al 100%, preparatevi ad una bella faticata…

VERDETTO

Neon Chrome è un twin-stick shooter che prende a piene mani dai maggiori esponenti del genere e tenta di distinguersi grazie ad un'ambientazione cyberpunk ed una trama ispirata. Impresa, quella dei ragazzi di 10tons Entertainment, riuscita solo in parte dato che Neon Chrome si macchia della grave colpa di non invogliare alla rigiocabilità anche a causa di una curva di difficoltà e di scelte spesso non azzeccatissime, perdendo quindi molto sotto il profilo ludico. Consigliato solo se amate il cyberpunk e gli sparatutto top-down e siete in grave astinenza da titoli simili.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.